R Recensione

7/10

Hot Chip

Why Make Sense?

Sesto lavoro in studio per gli Hot Chip, “Why Make Sense?’” (Domino). Disco immediato, di nuova maturità (dopo le prove impalpabili degli ultimi anni): e ciò equivale, per chi scrive, al loro lavoro più compiuto.

Ché mai come in questo momento la band inglese sembra esprimere un electro pop easy listening di profonda e formale sincresi estetica: compatto ed equilbrato (regolo di dance music e pastiche pop), dal songwriting finalmente efficiente e in cui gli eccessi si piegano in strutture dalle forme piene e lineari. Strutture permeate di spinte funky e R’n’B, ritmica incalzante; giocosità sparsa e, al contempo, mood melanconico – se non addirittura dark.

Si prenda “Need You Now”, con quel coro (spettacolo) tenuto latente tra beat e nebbie deep house; oppure il pop perfetto di “Dark Night”, apice del disco, dai rintocchi di funky ripiegato in melodie d'archi e textures dal fascino notturno/tribale. Oppure “Huarache Lights” (<<machines are great but best when they come to life>>), opener di fluidi robotici à la Daft Punk - l’aura di “RAM”, anche in altri passaggi (vd. “Why Make Sense?”), nei meccanismi di una produzione convincente.

Ad ogni modo il synth pop più scanzonato emerge ancora (“Cry For You”: di cromatismi ‘80s e Pet Shop Boys): nella cornice del solito tiro funky  (“Started Right”: Metronomy e altro art pop uk mesciato funk; nella coda dance deep di "Easy To Get"), oppure (caso isolato) in ancoraggi rap non proprio convincenti - "Love is the Future”. Così come emergono le ballate (“So Much Further To Go”, “White Wine and Fried Chicken”), a questo giro gli episodi meno memorabili.

È un disco, “Why Make Sense?”, di moratoria: la caduta delle certezze, l'ossessione e le spirali oscure (<<I'm calling for an angel to bring me a dark night, to band me / in my daydreams darkness finds me). Il titolo esemplifica il paradossale disimpegno nella ricerca di quel "senso" che è stato un demone pauroso nel lavorio esistenziale di Alexis Taylor.

Dal caos, questa volta made in the dark davvero, Taylor si domanda <<why make sense when the world around refuses?”. Un mondo che, d’altra parte, oggi non si oppone, ma anzi celebra il ritorno su questi livelli degli Hot Chip.

V Voti

Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 4 voti.
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B-B-B 7,5/10
Lelling 7,5/10

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