V Video

R Recensione

8/10

Metronomy

The English Riviera

Nights Out”, secondo full-length di Joseph Mount & co., proponeva un synth pop poliedrico (Late of the Pier, Klaxons, Hot Chip, Phoenix, Friendly Fires) preda ora di squilibri electro punk (Devo) e new rave, ora di fascinazioni indie rock (Franz Ferdinand): il tutto, impreziosito da uno squisito appeal catchy (“Radio Ladio”, “Heartbreaker”, “A Thing for me”, ad esempio). Dopo il buon successo di critica ottenuto e tra un remix e l’altro, nel 2009 la band del Devon ha dato avvio ad un’importante metamorfosi: via il sassofonista Gabriel Stebbing (verso i, parrebbe estinti, Yours Twenties), nella line-up storica (Mount- Oscar Cash) entrano a far parte ora Gbenga Adelekan (Akira) e Anna Prior (Lightspeed Champion), rispettivamente in veste di bassista e batterista. Ed il primo frutto di questo nuovo corso è “The English Riviera”, licenziato ad aprile di quest’anno per la Because Music.

Cosa cambia nell’economia del sound? Quali, invece, le invarianti? Per prima cosa, i Metronomy riducono il tiro ‘dancefloor’ della proposta, e parallelamente maturano la loro propensione ‘indie’. In modo specifico, in “The English Riviera” gli inglesi fanno proprie le influenze AOR (Fleetwood Mac), amalgamandole alla perfezione con la naturale inclinazione pop del gruppo. Quindi: a prendere forma è un sound, soprattutto nella prima parte, dalla forti suggestioni soft rock lussuose e dal gusto vintage - che paiono condurre verso una gestalt British Pop -, che però non rinuncia a certi istrionismi electro e momenti (anche in termini di arrangiamento) meno ‘canonici’ (nell’ultima parte). Questi elementi, coabitano sempre entro i brani, con estremi variabili e di rado definiti.

Il disco parte come meglio non si potrebbe: “We Broke Free”, inizialmente caratterizzato dalla tesissima ma composta ritmica - che diviene a dir poco febbrile in coda - si dispiega in un bailamme di tastiere, che irrompono sulla scena a braccetto con abrasioni chitarristiche inquiete. “Everything Goes My Way” spedisce nel dimenticatoio vecchie nevrosi sentimentali (<<And now everything goes my way/ it feels so good to have you back my love/ I'm in love again>>), attraverso un sound fresco dal lievissimo sapore Motown, in cui spicca la voce rasserenante di Roxanne Clifford - spettacolo il sax, in coda, a tenere congiunta la ritmica in mid-tempo; insomma, sublime ‘bozzetto’ pop. In “The Look” incanta soprattutto l’incorporeo effluvio delle tastiere; “She Wants”  è, invece, un vortice decadente dall’insospettabile piglio dark-wave, che si immerge in un refrain energico à la Roxy Music post “For Your Pleasure”. Gli intrecci ‘soft’ di chitarra e basso in “Trouble” dalle decise reminiscenze smithsiane lasciano il posto a “The Bay”, il pezzo più legato all’estetica electro del precedente disco - insieme a “Loving Arm”. Qui i Metronomy metteno insieme New Order e Daft Punk, diluendoli in calderone squisitamente dance-pop, in cui tastiere raggianti, coretti, ritmiche conturbanti e beat cadenzati donano al pezzo un piglio decisamente solare (<<It feels so good in the bay>>); il tutto, si poggia su una bassline dalle ‘fondamenta’ new wave, ma patinata e resa cool dall’impostazione ‘spontaneamente’ funky di Adelekan.

Ottimo l’experimental pop di “Loving Arm” - brano perfetto per gli ‘ultimi’ Yeasayer, decisi a suonare col freno a mano tirato; così come lo stravagante piglio acid (dall’inizio vagamente bossanova, che prosegue sulle ali di un concerto per kazoo) di “Some Written”. Lo space-pop di “Corinne” confluisce in un giro che pare, essenzialmente, un compromesso tra uno stile à la Johnny Marr e il piglio chitarristico anarchico di Dave Longstreth. Magia. Il massimo dell’eccentricità e della sperimentazione di “The English Riviera” lo si raggiunge con l’ultimo pezzo, l’eccellente “Love is Underlined”: pezzo art (space)pop dalle movenze afro-beat; roba da Everything Everything che scelgono il rigore estetico dei Wild Beasts, cedendo qua e là ad una naturale epicità electro.

In definitiva, “The English Riviera” è un disco electro pop dalla qualità eccellente, dal sound incredibilmente fluido, che ha dalla sua una serie notevole di potenziali hit - senza che questo porti a concedere un briciolo di compattezza d’insieme. I Metronomy, ed il suo leader maximo Joseph Mount, hanno confezionato il loro, piccolo, capolavoro: ed è notizia recente l'inserimento di "The English Riviera" nel listone del Mercury Prize 2011 ('Album of the Year'). Anche per chi scrive, dritto fra i dischi dell'anno: senza alcun dubbio.

V Voti

Voto degli utenti: 7,1/10 in media su 15 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Teo 8/10
ciccio 3/10
mavsi 9/10
REBBY 6/10
4AS 7,5/10
mavri 8,5/10

C Commenti

Ci sono 25 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

Dr.Paul alle 11:54 del 31 agosto 2011 ha scritto:

è un buon disco, io darei un 7,5.

nights out non mi aveva lasciato granchè proprio per la parentela con late of the pier, everything everything, klaxons. se devi fare pop fallo senza intellettualismi alla "famolo strano"...io almeno la vedo così.

per certi versi mi ricorda il debutto dei Chairlift (non so se li hai ascoltati mauro).

The Look in alcuni passaggi ricorda i Pulp di feeling called love versione suoneria polifonica, bella!!

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 11:55 del 31 agosto 2011 ha scritto:

Sexy!!! Non conoscevo... Ho ascoltato i tre brani proposti su: molto belli!!! Ora mi procuro il resto e poi ci si rivede... Peccato non averlo ascoltato prima dell'estate quando ero molto più "in the mood"... Anyway, grande Mauro

hiperwlt, autore, alle 12:23 del 31 agosto 2011 ha scritto:

no, non conosco Paul, grazie della segnalazione

Salvo: vedrai che "vestirà" alla grande lo stesso secondo me, un pezzo come "everything goes my way" ti farà impazzire !

crisas (ha votato 5 questo disco) alle 13:01 del 31 agosto 2011 ha scritto:

Everything goes my way è un pezzo caruccio, ma niente di più. Mi piace l'idea We Broke Free, rovinata dall'eccessiva ripetività. Stessa sorte per Some Written purtroppo. She Wants non è male ( certi giri di basso mi affascinano sempre ). Il resto lo reputo mediocre. Dopo svariati ascolti sposto il voto da 5 a 6 e qui mi fermo

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 13:23 del 31 agosto 2011 ha scritto:

Lo dico: potrebbe essere amore! Ebbene sì, confesso, "everything goes my way" mi fa impazzire , ma vogliamo parlare di "trouble"?

Ora come ora, vorrei vivere in questo cd

Album vario (in "Corinne", a tratti, ci sento i pixies :/), eterogeneo, ispirato, con un'attenzione particolare per la melodia: bellobellobello!

E la cosa fantastica è che stai ad aspettare mesi il cd di tizio, il cd di caio e poi una meraviglia così arriva inaspettatamente da uno (almeno per me) sconosciuto...

Vabbé non voglio sbilanciarmi troppo, che io sono così e poi becco in pieno certe tramvate, in musica come altrove... Spero l'entusiasmo regga con gli ascolti...

swansong alle 16:55 del 31 agosto 2011 ha scritto:

Mai subito il fascino di 'sti gruppetti: troppo stucchevoli e presuntuosi. Fra l'altro mi pare che dietro una forma ammiccante e forzatamente catchy (ma neanche troppo), ci sia poca sostanza (musicale). Ve li lascio volentieri, ma devo ammettere che il primo viedeo postato è veramente notevole!

hiperwlt, autore, alle 17:16 del 31 agosto 2011 ha scritto:

rispetto la tua opinione swan, ci mancherebbe, ma la prima frase mi sembra un po' troppo ingenerosa attribuita ai metronomy, soprattutto in relazione ad un disco come "english riviera" che, per certi versi, cerca di scostarsi un po' da quanto dici: quando ostentano un determinato "atteggiamento", lo fanno in maniera abbastanza divertita, senza risultare spocchiosi (prendi il pezzo e il video di "the bay", ma anche altro nel loro repertorio recente e non) sulla sostanza musicale, beh, lì son gusti: io farei lo sforzo di ascoltarlo il disco...in caso fammi sapere

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 21:37 del 31 agosto 2011 ha scritto:

bellini dai. Il problema di questi dischetti pop electro-simpatizzanti degli ultimi tempi è che finiscono per somigliarsi tutti. Loro però offrono una buona varietà, funzionano. Per il mercury prize però devono fare i conti con James Blake e Katy B

hiperwlt, autore, alle 9:43 del 7 settembre 2011 ha scritto:

grande polly ! il disco, lo ammetto, lo devo ancora ascoltare per bene...

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 13:57 del 24 settembre 2011 ha scritto:

Per quanto mi riguarda, il più bel cd synth pop ascoltato negli ultimi tempi. Mi spiace stia passando un po' in sordina perché è veramente un gran bel disco. We broke free, everything goes my way, the look, she wants, trouble, the bay... una più bella dell'altra! Scritto, arrangiato e cantato benissimo... lasciarselo sfuggire, un peccato!

Col voto mi sbilancio perché mi piace troppissimo!

TexasGin_82 (ha votato 8 questo disco) alle 17:30 del 11 novembre 2011 ha scritto:

RE:

sono d'accordo con salvatore

TexasGin_82 (ha votato 8 questo disco) alle 17:42 del 11 novembre 2011 ha scritto:

RE:

anche se a me, quelle che mi piacciono di più, oltre a "everything goes my way", sono "loving arm" e anche "the english riviera" che chitarristicamente c'ha qualcosa del vecchio john frusciante.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 16:28 del 26 settembre 2011 ha scritto:

Indubbiamente molto vario, ma di mio gusto c'è materiale solo per un 45 (She wants/Everything goes my way).

stefabeca666 alle 21:40 del 26 settembre 2011 ha scritto:

Avevo intravisto la copertina e mi ero illuso di dover commentare Spirit of Eden dei Talk Talk . Ah, sì, sono cieco.

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 13:34 del 5 novembre 2011 ha scritto:

... che di brit è la mia preferita

La voglio come suoneria del cellulare!!!!

TexasGin_82 (ha votato 8 questo disco) alle 17:49 del 11 novembre 2011 ha scritto:

intendevo "we broke free", giornata pesante...

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 17:41 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Poi un'altra cosa: secondo te devo recuperarmi i primi due o rischio?

The bay è tra le mie preferite, loving arm forse quella che mi piace meno...

hiperwlt, autore, alle 17:52 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

ti consiglio il precedente, "nights out": electro pop dalla carica sì istrionica e "new rave" (come ho scritto nella recensione), ma che mette in fila dei pezzi dal tiro catchy ragguardevoli (su tutte "a thing for me"; "heartbreacker", "radio ladio"; "on dancefloors"). meno estremo (ma non vuol dire che non lo sia, in certi passaggi) dell'esordio, in questo senso. ps: la ragazza del video di radio ladio? ne vogliamo parlare )

hiperwlt, autore, alle 17:45 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

delizioso il video Sal, come il pezzo! la camminata di Mount sa di riflessioni lucide, da conflitti interiori alle spalle. e quindi emotivamente pacate. "i'm in love again" è riferito al cervo dominante? eheheh

hiperwlt, autore, alle 17:55 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

peraltro, Salvo: trovami un video brutto dei metronomy!? a partire da quello - quasi - esoterico di "she wants"; ma poi "the bay", "a thing for me", "heartbreacker", "the look"...davvero curati!

salvatore (ha votato 9 questo disco) alle 17:57 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

E allora parto! Merci

4AS (ha votato 7,5 questo disco) alle 10:57 del 4 maggio 2013 ha scritto:

Ottimo disco synth pop, molto curato negli arrangiamenti. I pezzi che preferisco sono quelli dove osano di più, con code strumentali raffinate (ad esempio The Look e Some Written).