theNemo
Dagli Snap! al crack
Emanuele Emma è un musicista brianzolo che si fa chiamare theNemo e dichiara di fare un «pop elettronico con attitudine punk», unaffermazione che, ascoltando la sua prima uscita ufficiale, è difficile migliorare. In effetti le sonorità di "Dagli Snap! al crack" stanno a metà tra le morbidezze pop dei Thegiornalisti e lasprezza rock dei primi Subsonica, tra la sperimentazione dei Bluvertigo e il melodismo binario del "Disco volante" dei Soerba; ma è altrettanto chiaro che quel mood irriverente e spesso dark il nostro theNemo lo deve ai Krisma, padri fondatori, assieme ai Righeira, dellelettropop italiano. A ciò si aggiunga che, a partire dal titolo di questo EP, bisogna comprendere che theNemo nutre una qualche forma di debito perlomeno nellimmaginario nei confronti della dance anni 90.
Il disco consta di soli quattro pezzi (più un cut edit), il primo dei quali è "Lavorare di notte", caratterizzata da un lungo ed ossessivo synth a forma di boomerang ma soprattutto da una produzione impeccabile: qui è ben fatto sia limpianto musicale, con un riuscitissimo climax ritmico, sia quello autorale, con un testo intimo che ci lancia dritti nella notte, dove la nostra stessa presenza fisica si fa sublime e ansiogena («ai bordi della strada cè il mondo / e non si fermerà / neanche per noi»). Il disco prosegue con "Mi ricordo" ma il sound è decisamente abbruttito da un synth che trovo un tantino desueto; il tenore dellEP torna subito su livelli medio-alti con "Teca" e ancor più con "Grazie lo stesso", la prima dai risvolti apertamente romantici e segnata da influenze germanofone Apparat o Ellen Allien per intenderci , la seconda decisamente più rockeggiante, con un riff di chitarra che fa il paio col sintetizzatore. theNemo non è infatti solo in questo disco: lui canta, suona le tastiere, la chitarra elettrica e programma le macchine digitali ma non può fare a meno dellaiuto di Roberto Sarzi Amadè alla batteria e del factotum Luca Urbani, un nome che è una garanzia in fatto di elettropop.
Giudicare theNemo sulla base di quattro canzoni è riduttivo, se non fuorviante. Di certo "Dagli Snap! al crack" merita la sufficienza e anche qualcosina in più ma restiamo in attesa di una prova discografica di maggior spessore, sia in termini di timing sia per quanto concerne levoluzione del suono elettronico.
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