R Recensione

6/10

Bobby & Blumm

Everybody Loves...

Quasi un esperimento di laboratorio voluto da Thomas Morr in persona, il boss della brillante etichetta Morr Music fa in modo che Bobby Baby (Ellinor Blixt), svedesina venticinquenne graziosa ma non troppo, entri in contatto con Frank Schultge Blumm, chitarrista dalla faccia poco raccomandabile, nato a Brema classe ’68, già attivo da qualche tempo nel settore discografico come musicista e manipolatore di suoni.

L’incontro dà luogo ad un sodalizio che conduce rapidamente all’esordio discografico del duo Bobby & Blumm, titolo del disco Everybody Loves… (in Italia distribuito da Goodfellas), tredici canzoni per voce, chitarra elettrica e sporadici interventi elettro pianistici, inclinazione indie pop, ma anche chamber folk minuzioso dal cantato sognante, carezzevole,  per la verità non propriamente originale di questi tempi, ma gradevole, grazie anche alle competenti dita di Blumm che scorrono abili sulla sei corde, un pizzicato spesso e volentieri elegiaco a mettere in evidenza un approccio chitarristico di stampo carioca e di buon impatto emotivo.

Non mancano quindi brani dalla struttura accuratamente evoluta, fluiscono rigogliose Not At Home, Around Aground, e This Piece, allietano pomeriggi inquieti le aggraziate piroette di Breakwater, mentre In Future Present sfoggia con successo un fingerpicking vecchia scuola, diretto discendente di Donovan-Lennon-McCartney in gita in India, certo, chi non impazzisce per il genere troverà eccessivi e talvolta sonnolenti i quarantacinque minuti di Everybody Loves…, rimarrà morigeratamente soddisfatto chi aderisce senza riserve all’ormai memorabile slogan di casa Morr : “love sick? sick of life? frustrated? never forget: Morr music loves you! forever!”

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Marco_Biasio alle 21:19 del 9 aprile 2008 ha scritto:

F.S. Blumm? Quello che incise nel 2005 quel meraviglioso Summer Kling?