Clock Opera
Ways To Forget
Nel panorama della musica inglese del 2012 è impossibile non notare due album desordio, ossia An Awesome Wave degli Alt-J e Ways to Forget dei Clock Opera. I due album in questione sono di genere totalmente differente: indie-pop-folk per gli Alt-J, indie-rock-elettronica per i Clock Opera, ma entrambi si caratterizzano per loriginalità della composizione e per la ricerca della perfezione negli arrangiamenti.
La band utilizza campionamenti di rumori della vita quotidiana per ottenere i suoni desiderati, ma è errato pensare che lalbum viva su questo artificio, anche se probabilmente il sound così ottenuto è ciò che poi rende così unico ogni loro brano. Del resto il leader Guy Connelly è uno che di arrangiamenti se ne intende, in quanto oltre ad aver suonato in due gruppi musicali (Fallout Trust e Corrections) ha anche curato numerosi remix.
A differenza di prodotti ben confezionati che però non sono in grado di creare emozioni Ways To Forget è un album che prende anche dal punto di vista emotivo, proprio perché la forza dellalbum si trova anche e soprattutto nella linea melodica dei suoi brani.
Lalbum parte con Once and for all, brano che, se non fosse per il ritmo dapprima pacato e poi sempre più incalzante, potrebbe ricordare la dance degli anni 80. Il successivo brano, Lesson n.7, scelto come primo singolo dellalbum, riesce a creare unatmosfera cupa nonostante il forte sostegno di batteria e basso specialmente nella parte finale.
E forse proprio una caratteristica della band quella di iniziare molti brani in maniera molto pacata per poi crescere e farsi trascinanti nella parte finale, come i Foals di Spanish Sahara o i Deus di Ghost. Anche il successivo 11th Hour non sfugge a questo tipo di trama, con il canto ripetitivo di Connelly su un tappeto di tastiera mentre la batteria tiene un ritmo indiavolato, ed è proprio la dicotomia di molti brani, melodici e nel contempo rock, che rende molto piacevole lascolto.
La successiva Man Made è un brano dance elettronico molto orecchiabile e ballabile, mentre il quinto brano dellalbum, Belongings, secondo singolo, è il capolavoro. Belongings inizia con un giro di piano ripetitivo, che è poi la trama su cui è costruito lintero brano, sul quale Connelly intona un motivo particolarmente melodico. Piano piano entrano nuovi strumenti in una escalation sempre più suggestiva che porta sempre più in alto grazie a un coro che continua ad aggiungere tensione; tutto esplode poi in un finale di rock elettronico che è un peccato ascoltare a basso volume. Il video ufficiale accompagna il singolo con immagini scelte proprio per rappresentare la musica , ma il video alternativo (documentario sui pinguini con sorpresa finale) è altrettanto emozionante.
E difficile riuscire a mantenere lo stesso livello con il brano seguente, e infatti White Noise vive più sui campionamenti che sulla melodia, mentre si torna ad alti livelli con A Piece Of String, un esempio di math-rock particolarmente riuscito. In Lost Buoys sono evidenti i riferimenti, specialmente nel ritornello, alla dance degli anni 80. Move to the Mountains è una ballata pop che nella melodia, ma non nellarrangiamento, ricorda alcuni brani degli Arcade Fire di Suburbs. Lalbum si conclude con Fail Better, brano che, come in Belongings, mira a creare tensione grazie alla ripetitività del coro sostenuto da una base musicale ossessiva e in crescendo.
In definitiva un lavoro di alto livello, composto da brani validi e ben confezionati, orecchiabili ma non banali; Ways To Forget è un album che non stanca neanche dopo molti ascolti.
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