R Recensione

6/10

Grand National

A Drink And A Quick Decision

Dopo lo scontato ma freschissimo “Kicking The National Habit”, i Grand National ritornano quest’anno più agguerriti che mai.

Era facile perdersi nelle loro atmosfere venate di quel mood synth-pop anni ’80, mascherato come se dovesse far da colonna sonora ad un documentario sugli anni 2000; ispirati da un’attitudine alla melodia molto spiccata, dimostravano di saper ben assemblare le strutture che dovevano sorreggere l’integrità dei loro brani.

Con il nuovo lavoro le cose cambiano un po’: prolisso sembrerebbe l’aggettivo più adatto a descrivere un album, che se fosse stato racchiuso in una minore durata avrebbe potuto dire la sua, invece riesce a disperdersi nelle sue stesse ambizioni.Il loro atteggiamento un po’ “snob alla moda” stavolta non li salva e la loro ricerca del refrain perfetto non va del tutto a buon fine; comunque sia non si butta ogni cosa.

Di buono ci sono i bassi ultra synth e le drum machine super impostate di “Reason to hide in”, la melodia sensuale di “Animal sounds” (che pare però scippata alla ben più famosa hit dei Beloved “Sweet harmony”), il dub-pop di “Going to switch the lights on” e il riff di chitarra-jingle e basso-jungle della trascinante “News pace to throw”.

Il resto purtroppo appare l’elenco dei cliché dell’attuale alt-pop e niente di più.

Tentare la via del successo è quello che sta frullando per la testa di Rupert Lyddon e Lawrence 'La' Rudd e il proverbio “chi ha tempo non aspetti tempo” deve sicuramente essere uno dei loro preferiti.

Vedremo cosa ci riserberanno per il futuro.

V Voti

Voto degli utenti: 6/10 in media su 1 voto.
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