R Recensione

4/10

Rooney

Calling The World

Copiare, nel pop, è cosa buona e giusta: riprendere i propri ascolti, le proprie influenze, e rielaborarle in modo nuovo è da sempre una prassi che consente alla musica “leggera” di riciclarsi senza sosta e di sopravvivere placidamente allo scorrere del tempo. Il termine utilizzato, rielaborare, non è però casuale. Prendete i Rooney, per esempio.

In soldoni una versione apocrifa degli Weezer, power pop suonato in modo morbido e di presa immediata, ritornelli che occhieggiano ai '60s e a certo brit pop, pezzi tagliati su misura per le radio dei college meno pretenziose o per qualche colonna sonora di ambito teen, i Rooney sembrano avere solo una cosa in mente: mantenere un approccio il più possibile easy listening, arruffianarsi con sapienza l'ascoltatore. Sono così presi dalla loro missione da dimenticarsi per strada la necessità di provare a suonare, almeno per un paio di secondi, vagamente originali.Perchè sarebbe ingeneroso definire i Rooney una cover band, ma risulterebbe anche piuttosto difficile dedurre cosa dovrebbe distinguere il sound e i pezzi della band da altri due milioni di pezzi analoghi.

Come se non bastasse la tipica power ballad alla Weezer la ritroviamo svuotata di quell'autoironia che rendeva la band di Rivers Cuomo speciale, più vicina al passo falso di Make Believe che alle primizie del Blue Album. Suggestioni ed assonanze si rincorrono, ma deve ancora passare del tempo prima che vengano digerite ed assimilate: spuntano gli Oasis (Calling The World), Ben Folds e Electric Light Orchestra (I Should 've Been After You), Cars (Are You Afraid?), Cheap Trick (Paralyzed) ma tutto confluisce e viene irrimediabilmente banalizzato nell'immancabile power chorus e da testi che per generosità d'animo definiremo solamente imbarazzanti.

Nessuno vuole giocare al fighetto qui: le regole del power pop le conosciamo tutti e non andremo mai a chiedere a questi ragazzi di mettersi a fare avanguardia: solo che, davvero, qui più che battere un po' il piedino e dondolare docilmente il testino, proprio non si fa.

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Voto degli utenti: 5,3/10 in media su 3 voti.
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mannaz 6/10

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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mannaz (ha votato 6 questo disco) alle 7:51 del 2 settembre 2007 ha scritto:

Eppure 2-3 pezzi rimangono interessanti.Poi se consideri tutte le vicissitudini che l'album ha vissuto prima di sbarcare nei negozi..

Il loro primo album rimane più ricco cmq..

Marco_Biasio (ha votato 6 questo disco) alle 20:32 del 14 settembre 2007 ha scritto:

Leggerini, copioni e nonostante tutto godibili...

...ma non oltre la sufficienza.