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10/10

Japan

Gentlemen Take Polaroids

Con "Gentlemen Take Polaroids", i Japan, ensemble londinese formato da David Sylvian (vero nome David Batt), dotato di un cantato carico di fatalismo degno del miglior Brian Ferry, dal fratello batterista Steve Jansen e dal suo drumming ossessivo, dal basso fretless di Mick Karn (vero nome Anthony Michaelides), cipriota di nascita, autore di un suono "Funk" unico e ricercato, dalle struggenti tastiere di Richard Barbieri (ora membro stabile dei Porcupine Tree) ed infine dal chitarrista Rob Dean, sanciscono l'approdo al synth-pop più atmosferico e decadente di sempre.

Partiamo con ordine : "G.T.P." è il quarto album della band e, a modo di vedere di chi scrive, il loro disco più riuscito,  il loro "Masterpiece". L'album è fortemente caratterizzato dalla cultura giapponese frutto dei continui viaggi in sol levante e dai rapporti che la band strinse con i maggiori New Waver locali. Artisti come il chitarrista leader degli Ippu-Do, Masami Tsuchiya, da Akiko Yano, Dai Sandii & The Sunsetz, ma soprattutto dalla band di colui che di li a poco sarebbe diventato uno dei guru della musica ambient, o meglio della Yellow Magic Orchestra del grande Ryuichi Sakamoto che collabora con Sylvian alla stesura della suggestiva "Taking Islands In Africa" e cura gli arrangiamenti della Title-Track.

L'album è un perfetto insieme delle caratteristiche precedentemente elencate dei componenti che da vita a un suono esotico e misterioso a tratti spettrale "Burning Bridges" o come nel secondo dei tre pezzi strumentali, dove il tappeto sonoro creato da Barbieri risulta all'orecchio così "Liquido" da rendere una perfetta spiegazione del titolo assegnato al pezzo in questione "Experience Of Swimming", splendida lo è anche la decadenza della Title-Track, e quella di "Methods Of Dance" caratterizzata da un suono irresistebile frutto dell'insieme delle atmosferiche tastiere di Barbieri e dal Sax di Mick Karn (si non ho sbagliato strumento perchè quest'ultimo è anche un funambolico polistrumentalista), connubbio che si ripresenta nella gradevole "My New Career", ma senza dubbio il capolavoro dell'album resta la struggente "Nightporter" che si innalza su una melodia per pianoforte e orchestra d'archi dove gli idilliaci gorgheggi di Sylvian raggiungono picchi da sogno e fanno di questo pezzo assieme a "By This River" di Brian Eno le miglior canzoni da pioggia scritte di sempre. Completano la scaletta la cover di "Ain't That Peculiar" di Marvin Gaye e l'ultimo dei tre strumental "Width Of Room".

Gentlemen Take Polaroids è la perfetta commistione di sperimentazione elettronica e fruibilità pop dove la raffinata ricercatezza delle liriche ma soprattutto delle intelaiature sonore, risultato di una classe cristallina dei membri al Top della loro ispirazione nonchè di una attenzione e di una cura pressochè certosina, per non dire maniacale, dei particolari , fanno sì che questo album entri di diritto nell'olimpo dei capolavori senza tempo della musica mondiale.

Grazie Mille Japan!

 

V Voti

Voto degli utenti: 8,6/10 in media su 28 voti.

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Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 12:54 del 12 luglio 2008 ha scritto:

Un ponte tra la suburbia di Londra e i giardini di loto giapponesi, tra i pub fumosi della Mitteleuropa e le risaie di Canton,

Una grandiosa opera influenzata dalla moderna cultura giapponese, conosciuta grazie alle frequentazioni con le nuove band nipponiche e in particolare con Ryuichi Sakamoto, agli inizi di una lunga carriera di culto, che aiuta il leader del gruppo; Sylvian ad arrangiare la title-track e scrive la suggestiva ''Taking Islands To Africa''. Fra i brani, a mio giudizio, spiccano la malinconica Nightporter, (una delle più belle canzoni dei Japan, in assoluto) e la sorprendente cover di Ain't That Peculiar, di Marvin Gaye. Etichettarli pertanto nel movimento "new romantic", come molti fanno, è forse limitativo, così come per gli Ultravox, band antesignana di questa new wave elettronica a cavallo tra il punk e la dance più atmosferica... complimenti per la recensione

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 14:59 del 22 dicembre 2008 ha scritto:

i Japan di gentlemen e di tin drum sono la band più raffinata della storia del rock, senza dubbio. poi possono piacere o non piacere ma il primato nella categoria è loro.

dario1983 alle 18:05 del 23 marzo 2009 ha scritto:

perdonatemi

il disco è di un'importanza unica, e mi rendo conto dell'influenza che è riuscito ad esercitare negli anni Ottanta, specialmente in gruppi come i Depeche Mode,ma purtroppo non riesco a farmelo piacere. Non è il mio mondo, non posso farci nulla.Specialmente la voce di Sylvian è a tratti intollerabile.

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 8:49 del 24 marzo 2009 ha scritto:

Dario

Da parte mia ti perdono sicuramente. David Sylvian

non solo ha una voce splendida (nel mio mondo) ed

è uno dei musicisti più importanti degli anni 80

(mentre si vivevano, intendo), ma ha saputo persino fare di meglio in seguito, sia coi Japan

(raro esempio di gruppo che è costantemente migliorato nel tempo), sia durante la sua carriera

solista (almeno 2 album). Quella di aver "generato" i Depeche Mode è semmai una colpa, non un merito (eheh). Negli anni 80 il percorso "giusto" era quello dei Japan, dei Talk Talk ...

Totalblamblam (ha votato 8 questo disco) alle 12:15 del 24 marzo 2009 ha scritto:

rece breve quindi sono riuscito a leggerla

ricordiamoci di un certo john punter alla produzione e al mixaggio di questo gioiellino pop (capolavoro senza tempo della musica mondiale mi sembra eccessivo)strano che non venga mai citato: è fondamentale il suo contributo in questo lavoro (iniziato già con il precedente quiet life)

splendida burning bridges mix perfetto di varsavia sense of doubt e moss garden;

nightporter invece è per me il momento più fiacco e scontato del disco (poi satie a me non piace proprio...)

voto 8

dario1983 alle 12:19 del 24 marzo 2009 ha scritto:

REBBY

i depeche mode a mio avviso, oltre ad essere un gruppo importantissimo e molto influente, hanno il merito di essere cresciuti costantemente e con poche cadute di stile.per quanto riguada i japan,già con Tin Drum la qualità cominciava a vacillare.I Talk Talk anche loro rispettabili musicisti, anche se in verità ho ascoltato pochissimo, ma i depeche erano e sono di un altro pianeta. Maè sempre questione di gusti.

lev alle 13:02 del 24 marzo 2009 ha scritto:

caro dario...

... sui depeche ti straquoto!!! adesso aspettiamo il nuovo disco, anche se il singolo non mi ha entusiasmato molto.

tramblogy alle 14:09 del 24 marzo 2009 ha scritto:

....mi dispiace tanto

..sui dm non quoto nessuno e mi tocca intervenire, loro si sono ispirati ad altri gruppi, come ultravox oppure foxx,OMD, e gary numan-tubway army sempre presenti ai suoi concerti con l'impossibilità economica di desiderare ardentemente un sinth costoso che suonava sul palco....altre influenze degli anni fine 70 possono starci kraftwerk, sparks,

di japan forse nemmeno l'ombra ma potrei sbagliarmi.

ciaooooooo

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 15:56 del 24 marzo 2009 ha scritto:

Mah .. i Japan e Sylvian sono di un altro pianeta

(ma poi è la stessa cosa, siamo su due pianeti diversi). In questo senso ha ragione Tramblology

a paragonare i Depeche Mode più ad altri gruppi

(e in questo caso i miei preferiti sono nettamente

J. Foox e Ultravox, no Depeche Mode, ahi ahi ahi).

Lezabeth Scott (ha votato 10 questo disco) alle 16:40 del 24 marzo 2009 ha scritto:

Altro pianeta si. E pure carino da matti.

dario1983 alle 17:00 del 24 marzo 2009 ha scritto:

lezabeth scott

sei su un sito di musica. non è la home page di novella 2000.

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 17:06 del 24 marzo 2009 ha scritto:

Sui Japan ti perdono qui dipende

Chiedi scusa a Lezabeth, lei é quì da prima di te

e sulla musica è competente almeno quanto te.

dario1983 alle 17:11 del 24 marzo 2009 ha scritto:

rebby

ohi stavo scherzando, non è il caso di scaldarsi. io nn devo chiedere scusa a nessuno perchè non ho offeso nessuno, anche a me hanno scritto cose simili su questo sito ma nn me la sono mai presa. se si è offesa mi dispiace, ma non era mia intenzione...

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 17:16 del 24 marzo 2009 ha scritto:

Ah ... è la teoria della vittima che diventa

carnefice ... Non ci avevo pensato. Se

scherzavi no problem Dario ti "perdono" anche

questa oltre a quella dei Japan eheh

Lezabeth Scott (ha votato 10 questo disco) alle 17:41 del 24 marzo 2009 ha scritto:

No figurati, Bernardo, non mi sono offesa, sono così tranquilla che le pecore prima di addormentarsi contano me.

dario1983 alle 20:10 del 24 marzo 2009 ha scritto:

Lezabeth Scott

beh, la tua sì che è un'offesa. comunque scusa.

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 14:56 del 18 maggio 2010 ha scritto:

sì, è il loro album migliore e storicamente ne riconosco l'importanza. Mi piace, ma non mi fa strappare le vesti (come neanche Tin Drum o Quiet life). Il Sylvian di Secrets Of The Beehive invece è il vero capolavoro.

Hexenductionhour (ha votato 10 questo disco) alle 13:47 del 19 gennaio 2011 ha scritto:

voce stupenda,originalità fuori dal comune,grande stile e grande musica questi sono i Japan...band fuori dall'ordinario nonostante le apparenze da "New Romantic",influenzati dalla cultura e dalle sonorità giapponesi (c'è anche la collaborazione con il grande Ryuichi Sakamoto) così come dal funk e da vari generi musicali,dopo gli esordi con un genere musicale vicino al Glam rock tirarono fuori 2 album capolavoro (Gentleman take polaroids e Tin Drum) pieni di "gemme" musicali che si possono ascoltare anche sullo strepitoso live oil on canvas del 1983...dopo questo periodo molto prolifico i componeti del gruppo David Sylvian e i restanti Jansen,Barbieri e Karn divisero le loro strade per dedicarsi ad altri progetti (vedi Jansen-Barbieri-Karn,Dali's Car,David Sylvian,Nine Horses,Porcupine Tree)

ROX (ha votato 9 questo disco) alle 13:56 del 21 gennaio 2011 ha scritto:

Bellissimo disco per una band di lusso... averne ora di band come questa. I pezzi sono tutti bellissimi, ma la perla è Nightporter in assoluto!

dalvans (ha votato 5 questo disco) alle 21:32 del 24 settembre 2011 ha scritto:

Noioso

Mai entusiasmato

ROX (ha votato 9 questo disco) alle 7:45 del 25 settembre 2011 ha scritto:

per Dalvans

i tuoi commenti lasciano il tempo che trovano, senza nessun approfondimento del perché e del per come sono solo tuoi giudizi di gusto... oltre ad aver intasato le mail di tutti gli utenti del sito

dalvans (ha votato 5 questo disco) alle 11:42 del 25 settembre 2011 ha scritto:

Per Rox

Non devo dare conto a nessuno dei miei giudizi stringati poichè esprimo le mie opinioni come fanno tutti, anche tu... per quanto riguarda l'intasamento delle mail, basta eliminarle...

ROX (ha votato 9 questo disco) alle 11:47 del 25 settembre 2011 ha scritto:

ma va? non lo sapevo... molto utile esprimere giudizi a tappeto... ti classifichi per quello che sei

dalvans (ha votato 5 questo disco) alle 11:54 del 25 settembre 2011 ha scritto:

Per Rox

Anche tu ti qualifichi per quello che sei: una persona intollerante a cui dà fastidio che un utente nuovo voti come vuole i dischi che ha ascoltato... non capisco il problema delle mail

ROX (ha votato 9 questo disco) alle 12:00 del 25 settembre 2011 ha scritto:

intollerante? sei tu che hai risposto in maniera così maleducata, ma chi credi di essere? Dio per caso?

Cerca di essere più umile che c'è tanto da imparare da tutti

ROX (ha votato 9 questo disco) alle 12:00 del 25 settembre 2011 ha scritto:

intollerante? sei tu che hai risposto in maniera così maleducata, ma chi credi di essere? Dio per caso?

Cerca di essere più umile che c'è tanto da imparare da tutti

dalvans (ha votato 5 questo disco) alle 12:07 del 25 settembre 2011 ha scritto:

Per Rox

Non capisco perché io sia maleducato o altezzoso... ho solo espresso il mio diritto di votare i dischi che ho ascoltato, tutto qui! Comunque non voglio fare polemiche e preferirei non continuare con questo inutile diverbio...

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 9:56 del 23 agosto 2012 ha scritto:

grandissimo disco! Grandissimi japan!

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 9:56 del 23 agosto 2012 ha scritto:

grandissimo disco! Grandissimi japan!

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 9:56 del 23 agosto 2012 ha scritto:

grandissimo disco! Grandissimi japan!

Lepo (ha votato 10 questo disco) alle 18:38 del 5 settembre 2013 ha scritto:

Tra i miei album preferiti in assoluto. Una classe ed un'originalità infinite per uno dei complessi più peculiari della storia del rock (ma forse qui parlare di rock è davvero limitante), qui colto al suo zenit creativo.

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 8:30 del 6 settembre 2013 ha scritto:

Ciao lepo, un gruppo veramente di classe che ricorda in qualche misura i roxy-music, si parlare di rock in questo caso e' veramente limitante!

Lepo (ha votato 10 questo disco) alle 12:44 del 6 settembre 2013 ha scritto:

Roxy, ma anche il Bowie di Low e Heroes viene preso a modello, mischiati questi agli influssi nipponici di Ryuichi Sakamoto (Taking Islands in africa è forse la ciliegina sulla torta!) e addirittura all'italo disco di Giorgio Moroder, con cui guarda caso avevano collaborato per "Life In Tokio". Genio puro.

zagor alle 13:54 del 6 settembre 2013 ha scritto:

secondo me il loro principale elemento di peculiarità era il basso di karn, non si era mai sentito un bassista così originale. per il resto si sono inseriti in un solco tracciato da altri ( roxy, bowie, ultravox)

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 15:15 del 6 settembre 2013 ha scritto:

iL COMPIANTO MICK Karn ha dato un tono caratteristico a questo gruppo ma non sottovaluterei eccellenti musicisti come Barbieri ai sinth e lo stesso jansen con la sua batteria secca.

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 15:16 del 6 settembre 2013 ha scritto:

iL COMPIANTO MICK Karn ha dato un tono caratteristico a questo gruppo ma non sottovaluterei eccellenti musicisti come Barbieri ai sinth e lo stesso jansen con la sua batteria secca.

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 15:12 del 6 settembre 2013 ha scritto:

SI, ma rispetto a Bowie siamo in presenza di rock d'arte nella sua piu' compiuta espressione.

Lepo (ha votato 10 questo disco) alle 19:03 del 6 settembre 2013 ha scritto:

Non sono d'accordo; è vero che il basso di Karn dà una marcia in più al tutto, ma come ha detto scott anche gli altri due erano musicisti coi fiocchi, in particolare jansen, capace di creare figure ritmiche tutt'altro che banali. Avevano un sound molto più peculiare rispetto a quello di formazioni quali SImple Minds o i primi Duran, effettivamente in gran debito verso gli Ultravox. Senza contare poi le canzoni: la scrittura di Sylvian è più unica che rara nel mondo del pop e lo dimostrano anche alcune sue opere soliste, come Secrets of beehive o Brilliant Trees. Insomma, possono non piacere, ma l'originalità è indubbia, secondo me.

zagor alle 14:14 del 7 settembre 2013 ha scritto:

quello che fa karn in questo pezzo ad esempio è clamoroso!

Lepo (ha votato 10 questo disco) alle 15:51 del 7 settembre 2013 ha scritto:

Assolutamente. Del basso conserva giusto l'aspetto esteriore.

scottwalker (ha votato 9 questo disco) alle 8:07 del 9 settembre 2013 ha scritto:

Quello che lodo di Karn e di tutto il gruppo di non avere svenduto affatto le loro inclinazioni artistiche 4e di non aver mai ceduto al piu' becero commerciale!

metapaolo alle 21:06 del 3 novembre 2014 ha scritto:

Pop, Rock, New Wave o qualunque altro genere, rimane il miglior disco degli anni 80' e una pietra miliare della musica tutta.

Dr.Paul (ha votato 9,5 questo disco) alle 14:19 del 4 novembre 2014 ha scritto:

disco bellissimo, soprattutto ancora fresco, moderno, capolavoro!!