John Foxx
Metamatic
Il passaggio dagli anni '70 agli '80 ha dato vita ad una corposa evoluzione della musica elettronica, creando una vera e propria svolta nella direzione del grande successo popolare. Tra i dischi che hanno scalfito il muro dell'avanguardia e aperto uno squarcio tra gli ascolti del grande pubblico, Metamatic occupa sicuramente uno spazio di prim'ordine.
Il background che sta all'origine di questo disco è chiaro: John Foxx si è appena separato dagli Ultravox, storico gruppo new wave di cui è stato fondatore e leader, e col quale ha realizzato 3 album. Ciò dà origine a un caso più unico che raro, in cui un divorzio artistico dà origine a un capolavoro. Anzi, due. La scissione permette a entrambi di intraprendere un percorso stilistico autonomo, in cui poter liberare le proprie tendenze sonore da ogni compromesso. Così nascono Vienna, uno dei migliori lavori di synth-rock in assoluto, e Metamatic, apice stilistico non solo del synth-pop, ma dell'intero sound sintetico.
Con Metamatic, Foxx porta alle estreme conseguenze l'utilizzo del sintetizzatore e realizza un disco ad altissima componente elettronica, dando continuità ai canoni sonori teorizzati solo pochi mesi prima dagli Human League. Il risultato è un caleidoscopio di onde artificiali, un universo alienante in cui l'ascoltatore naviga sperduto.
E nello stesso tempo, un continuo susseguirsi di pezzi di eccelsa qualità: si parte con Plaza, ritmo trascinante e compulsivo, seguita da He's A Liquid, una guglia esemplare dell'atmosfera gotica del disco. Ma è una sequenza fittissima di perle, perchè arriva subito Underpass, primo singolo e perfetto emblema dell'album: Foxx è come un abile navigatore straniero che spazia senza paura nell'oceano del non-umano, e la sua voce è un canto esaltato che scolpisce nel ghiaccio le emozioni che scaturiscono dai suoni percepiti. Un'impresa che richiede "A new Kind Of Man" (altro splendido brano del disco), un replicante futurista che ha il coraggio di affrontare il proprio presente, sè stesso.
I brani degni di nota sono numerosi. Metal Beat, un battito metallico spersonalizzante, ma anche il nome dell'etichetta associata alle uscite di Foxx per la Virgin. No One Driving, un urlo d'angoscia che si dissolve nella nebbia di una metropoli industriale. Blurred Girl, un malinconico lamento verso le distanze imposte dalla modernità. E, traccia di chiusura del disco, Touch And Go, un delirio spasmodico di ribellione contro la povertà emozionale dei tempi odierni.
I veri capolavori non hanno una dimensione temporale. Questo disco appartiene all'oggi perenne, e suona attuale adesso, come sarà tra 10 anni. Potere dell'avanguardia sperimentale.
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