V Video

R Recensione

7/10

Belle And Sebastian

The BBC Sessions

Da sempre appassionato della band scozzese, ho avuto anche la ”fortuna” di poterli vedere live poco prima che Isobel Campbell lasciasse il gruppo nel bel mezzo del tour americano del 2002. Irresistibile l'appeal dell'immaginario neo romantico a tinte pastello offerto da questi ragazzi, in completa antitesi con l'ormai retrivo stereotipo di pop-rocker ribelle, oltraggioso, nichilista. Ragazzi educati, timidi, colti, imbrigliati nell’ ossessione di ricerca del puro amore totalizzante e in sogni di adolescenza protratta.

Poi il giocattolo si guasta, l'effetto sorpresa si esaurisce: mi trovo nella scomoda posizione dell'appassionato incapace di perdonare il "tradimento" perpetuato con le ruffiane aperture al mercato statunitense di The Life Pursuit e, in maniera minore, di Dear Catastrophe Waitress; per lungo tempo non riesco più ad ascoltare nulla della loro produzione.

Oggi, con la pubblicazione di The BBC Sessions, torno sui B&S e ritrovo la band nel suo momento migliore, quello che va dal 1996 al 2001. Qui c'è tutto quello che può piacere a vecchi e nuovi estimatori della band capitanata dal fantasista Stuart Murdoch, c'è Isobel Campbell in rifinitura, c'è Stuart David (fino al '00) a fluidificare la manovra, c'è una manciata di brani storici (vedi poker iniziale) capace di mettere in riga tutti gli epigoni del twee pop / bedroom pop / indie pop movement forgiato dai ragazzi di Glasgow e nato dalle ceneri di Orange Juice, The Smiths, Felt, c'è la sensibilità folk e la mai sopita nostalgia sixties di Sleep the Clock Around e Slow Graffiti, ci sono quattro tracce mai pubblicate ufficialmente (tra le quali spiccano Shoot The Sexual Athlete e la già ampiamente bootleggata Magic Of A Kind Word), versioni alternative di The Wrong Girl e Lazy Line Painter Jane.

In sostanza, questo doveroso ripescaggio dagli archivi radio BBC, è il regalo di Natale ideale per i già avvezzi: per tutti gli altri la prima scelta rimane quella degli album in studio.

Consigliabile la versione doppio cd, che contiene la registrazione del concerto tenuto a Belfast il 21 dicembre ’01, qualità audio superba, audience molto ricettiva, hits a go-go e spazio per tre cover: Boys Are Back In Town dei Thin Lizzy, Here Comes The Sun dei Beatles (omaggio a Harrison scomparso una ventina di giorni prima) e, addirittura, una velenosa I'm Waiting For The Man dei Velvet Underground, termina qui la sgangherata, impareggiabile, imitatissima prima parte della saga di Belle and the boy Sebastian. Altri tempi.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 1 voto.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5

C Commenti

C'è un commento. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

DonJunio alle 15:09 del 24 novembre 2008 ha scritto:

My wandering days are( not) over...

Ho un debole per i primissimi B&S......altri tempi davvero.