R Recensione

8/10

Le Man Avec Les Lunettes

Le Man Avec Les Lunettes?

Sono sicuramente il gruppo italiano indipendente che regala maggiori soddisfazioni, di questi tempi.

Ironici e di un umiltà disarmante i Le Man Avec Le lunettes di Brescia hanno alle spalle numerosi promo ed Ep ("Saturate It Then Reverse It" del 2004; "Qui Cherche Trouve" del 2006; "How To Improve Your Backhand?" del 2006; "Breastin The Tape" sempre del 2006) nonchè una memorabile collaborazione con le zuccherine Rough Bunnies, pazzerello duo svedese conosciuto dai quattro durante un soggiorno ad Emmaboda, località del festival del twee pop per eccellenza, tenutosi ogni anno nel mese di luglio. Pare che durante la performance delle due conigliette, i LALL, estasiati, abbiano subito cercato di aggraziarsele, e ciò oltre ad essere ovviamente accaduto, poiché entrambi i gruppi hanno suonato assieme in Italia e Svezia per un lungo periodo, il sodalizio ha dato vita ad uno splendido split in 7" "Love Is Not For Me" uscito lo scorso anno per la Honey Records.

Giunti al 2007 finalmente decidono di pubblicare il loro primo album:

"Le man Avec Le Lunettes?" contiene numerosi brani estratti dalle opere precedenti: "Sybil Vane" potrebbe orgogliosamente (e per loro stessa ammissione) essere sbucata dalla bombetta dei quattro baronetti di Liverpool, "Again Again" coinvolge energicamente ed è attinente come molte altre alla psichedelia pop bislacca degli ultimi Flaming Lips; "Tennis System & Its Stars" e "Give Her Some Flowers" proseguono verso una dimensione più dilatata ed eterea.

The Dogsitter” fa un po' il verso ai fratelli Davies, ma non cade mai nella mera reverenzialità, mentre la finale "A Tea At The Station" sicuramente ha qualcosa da spartire con gli Air di "Moon Safari" e con molta neo psichedelia anche se si resta al di sotto dei tre minuti, quasi per non perdersi completamente nel sogno che ci stanno regalando;

"Wimbledon" si trova a metà percorso, è voce pulita e poche note di pianoforte accompagnato dalla chitarra acustica. Nientedimeno che deliziosa.

La tromba in apertura di "For A Lover" sollazza e soddisfa anche il più insaziabile degli indiepoppettari, il ritornello indimenticabile cancella ogni cruccio e con l'ausilio di parole semplici e saggiamente infantili, "For a lover, it's funny just to stay with another, you have to funny now.." ;

Si raggiunge ad un tratto come per magia la città della Serenissima (epiteto azzeccatissimo in questo caso), a testimonianza di un attaccamento per le cose infinitamente belle, "Venice" parla laconicamente da sola e diventa paradossalmente twee:"I'll take the next boat to venice 'cause I've lost you and the last one and you./ I'll take the next! /Tweet Wee Twee"

Ambientazioni west coast composte da coretti, synth e Glockenspiel formano la perfetta ed apprezzabilissima stratificazione sonora di "Hallo"orientata al miglior gusto wilsoniano.

Una pop song come "Victorian Swimming Pool" non ha le caratteristiche di una vera e propria coda, forse ci si sarebbe aspettato una strumentale od una ballad dal carattere minimale, ma d’altro canto anche questo lavoro, più che un album vero e proprio sembrerà a molti piuttosto una preziosissima raccolta di parte del lavoro dei LMALL di questi ultimi tre anni, anche se sapientemente aggiustato ed equalizzato.

Più che una rivelazione i Le Man avec le Lunettes sono una benedizione per la nostra cara Italietta: questi ragazzi in meno di un lustro hanno sfatato ogni pessimismo donando un nuovo respiro, sia nei confronti della possibilità di fare indie pop in Italia, sia di essere pienamente esportabili: certo, l'inglese vacilla un pò, ma se la musica non ha confini poichè parla un idioma universale non resta che augurasi il proseguimento di questa scena, magari un giorno potremo cantare fieramente in "tweepopiano".

V Voti

Voto degli utenti: 6,5/10 in media su 2 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
REBBY 6/10

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.