Loveninjas
The Secret Of The Loveninjas
Difficilmente potrete trovare in giro un gruppo in grado di rapresentare meglio dei Loveninjas le due anime delletichetta svedese Labrador: da una parte lamore per il twee, il C86 e gli Smiths, dallaltra la passione per il synth pop, per gli 80s di New Order e Pet Shop Boys. Lo stesso Johan Angengard, tra i fondatori delletichetta, milita in due gruppi come Acid House Kings e Club 8 che ben rappresentano questa apparente schizofrenia. Ma è nellesordio sulla distanza dei Loveninjas che questi due filoni trovano la loro sintesi definitiva: ascoltare per credere il singolo apripista I Wanna Be Like Johnny C o la splendida Care, dove pare di sentire i New Order alle prese con una cover dei Belle & Sebastian, o viceversa: linsostenibile leggerezza del pop che ti si insinua nelle ossa e non ti lascia più Fosse tutto così, staremmo parlando di uno dei dischi pop dellanno. Sennonché il disco si rivela un pò ondivago nella qualità e, allo stesso tempo, eccessivamente monocorde, appoggiandosi un pò troppo alle sue doti e perdendosi un pò strada facendo: come diceva lodiata professoressa di latino, il ragazzo è dotato ma non si applica.
O meglio, lo fa a sprazzi e con impegno altalenante: She Broke His Penis in Two, diverte e poco più (oltre a suscitare una certa preoccupazione per il protagonista della canzone), Little Black Friends è frizzante e intriga con la sua falsa partenza alla Flaming Lips, Its Been a Long Time è romanticismo twee ben distillato, Earl Grey With Honey è una pop song di presa istantanea che strizza qua e là locchio ai Pet Shop Boys, The End Of a Dream è new wave pop in odor di Cure e New Order, My Lust is Dead chiude con un bel muraglione sonoro shoegaze.
Avrebbe potuto essere lennesimo gioiello pop della Labrador, resta comunque un ottimo esordio di un gruppo che al prossimo giro potrebbe davvero far faville: coi tempi che corrono, non ci si può certo lamentare.
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