Aereogramme
My Heart Has A Wish That You Would Not Go
Cè qualcosa di profondamente irritante in questultima uscita degli Aereogramme, qualcosa che non è semplice individuare, definire, ma che serpeggia tra le pieghe del disco fin dal primo pezzo, quella Conscious Life For Coma Boy, che pure sembra messa lì apposta per corteggiarti, per commuoverti. E forse e proprio lì sta il problema, non solo del pezzo, ma dellintero disco: limpressione è che gli elementi sonori siano messi lì ad arte, studiati scientificamente, anche se forse in modo inconsapevole, per far proseliti.
Non da queste parti, comunque: che di questa ruffiana via di mezzo tra emo da MTV e shoegaze di facciata possiamo fare volentieri a meno e in questa sovrapposizione di toni lacrimevoli e lamentosi, di barocchismi infiltrati metodicamente nelle maglie di un impianto pseudo rock, in queste alternanze standard tra rumore e melodia non ritroviamo il gruppo caoticamente intrigante dei dischi precedenti, ma tutti i vizi di ciò che hanno imparato col tempo a smerciarci sotto il nome di Alternative Rock.
Ed è un peccato, perché gli Aereogramme non sono il solito gruppo di plastica preconfezionato, hanno ottimi precedenti e notevoli trascorsi musicali: ma qui, davvero le cavalcate rock divengono sviolinate, e il tutto puzza un po di caccia alloro. Ci auguriamo per le tasche di Craig B che la caccia sia grossa e i portafogli del gruppo si rimpinguino, ma speriamo in cuor nostro che la band ritrovi la strada di casa, evitando di tagliare per facili scorciatoie, allettanti quanto si vuole, ma dirette irrimediabilmente verso un vicolo cieco.
Tweet