The Proper Ornaments
Wooden Head
Lalbum di debuto dei The Proper Ornaments, Wooden Head, mette assieme alcuni degli ingredienti migliori della cucina meta-folk/rock psichedelica degli ultimi anni, dalla Beta Band ai Django Django passando per i Toy e i The Horrors da una parte elemento psichedelico - e Ariel Pink e Tame Impala da unaltra lato polveroso e ipnagogico. Ciò volendo tralasciare gli archetipi, i punti di riferimento e di immediata derivazione degli artisti succitati, che ci sono ovviamente tutti (Beatles, Velvet Underground, Byrds, Beach Boys, ecc.).
The Proper Ornaments era il titolo della traccia numero 4 nellalbum Kites are fun (1964) dei The Free Design, tra gli esponenti di spicco di quel filone baroque pop, velatamente psichedelico, che imperversava appunto in quegli anni e che influenza pesantemente lapproccio, quanto meno quello prettamente canoro, di questa band, di base a Londra.
Niente di drammaticamente nuovo dunque, ragion per cui per farsi notare bisogna fare necessariamente un buon lavoro. Quello che non è sempre così scontato in questi casi è infatti la riuscita, piena, nel tirar fuori pezzi di assoluto valore. Gone e Now I understand, ad esempio, sono già entrambi nella mia top ten personale dei brani del 2014 e altri momenti come Magazine e Stereolab stanno bussando pesantemente a questa porta. Splendida poi l'accoppiata finale di You shouldn't have gone e You'll see. Ritmo perlopiù lento (ma ci sono anche episodi più movimentati, come Step into the Cold) voci sgranate adagiate su cori morbidi, sempre discrete ma dal fascino antico, chitarre delicate sempre pronte ad aggredire le tue corde più sensibili, ora con riff di chitarra elettrica nuda (o quasi) ora con soffici accordi acustici.
Niente di nuovo dunque, ma che piacere quando finalmente si ritrova un disco che si ha voglia di riascoltare. Più volte al giorno.
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