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R Recensione

6/10

Murder by Death

Good Morning, Magpie

Sono un gruppo un po' strano, particolare, irrisolto i Murder By Death. C'è questo cantante, Adam Turla, che è anche chitarrista e compositore, una via di mezzo fra un bardo pulp alla Nick Cave e un personaggio straccione e barbuto del western all'italiana (o di un Sukiyaki Western di Takashi Miike). C'è una violoncellista dal viso angelico, Sarah Breillat, tocco raffinato e diploma del conservatorio, che di colpo si trasforma in amazzone e usa l'archetto come una frusta per spronare al galoppo la sessione ritmica composta dal coriaceo Matt Armstrong (basso) e dall'energico Dagan Thogerson (batteria). Ed è strana, particolare e un po' irrisolta anche la loro musica. “Americana noir and dramatic post punk”, così la definiscono loro. In pratica suonano canzonacce post punk ma con uno stile forbito, teatrale, quasi classicheggiante e uno spiccato senso dell'epica e della melodia.

Nonostante l'alto potenziale cinematico non si sciolgono mai nella soundtrack vera e propria o nella trama strumentale, come fanno ad esempio Black Heart Procession e Calexico che pure hanno un retaggio simile, ma restano fedeli al cantato e alla forma canzone che articolano in una sorta opera-southern, di musical western. Ispirandosi a storyline che possono variare dal fumetto gotico-sudista di Who Will Survive ann What Will Be Left Of Them (2003), alle citazioni colte di In Bocca Al Lupo (2006) e Red Of Tooth And Claw (2008), tratte rispettivamente da “La Divina Commedia” e “L'Odissea”. Non sono molto famosi ma ogni anno macinano decine di paesi in almeno tre continenti con i loro tour (sono molto affezionati alla Sardegna, per quanto riguarda l'Italia).

A dimostrazione che oggi giorno tanti piccoli pubblici sparsi ai quattro angoli del mondo valgono quanto un grande seguito nazional-popolare. E hanno fan d'eccezione, come Quentin Tarantino che ha inserito la travolgente Comin' Home (tratta dall'ottimo Red Of Tooth And Claw) nella clip del trailer americano di “Inglorious Bastards”.

Coordinate stilistiche che rimangono una costante anche nel nuovo Good Morning, Magpie, quinto album del quartetto di Bloomington, Indiana, sebbene temperate da spunti di maggiore eclettismo e da una scrittura più libera ed episodica rispetto alla classica forma del concept. Sono entusiasti e pieni di buone intenzioni, i Murder By Death, qui più impellenti e cromatici, forse, che nel recente passato, e di carne al fuoco, in effetti, ne mettono in abbondanza anche se non tutta portata al giusto grado di cottura. L'ubriaca e poguesiana As Long As There Is Whiskey In The Wood, digressione square che non sembra esattamente nelle loro corde, come pure sanno di trito il patchanka di fanfare ispaniche su passo cow-punk di On The Dark Streets Below, la giga western di Yes che sembra buona per la sigla di “Bonanza” o de “La Casa Nella prateria”, gli archi magniloquenti e l'indulgenza pomp di Foxglove.

Va un po' meglio quando la band si concentra sul cabaret da saloon di You Don't Miss Twice (When You're Shaving With A Knkife), con Turla che sembra Mackie Messer con due pistole da cowboy al posto del classico coltellaccio da pappone, o nella crepuscolare e variata King Of The Gutters, Prince Of The Dogs. Meglio ancora se cambiano passo per lanciarsi sul sentiero dell'epica western post-moderna con Piece By Piece, sferzante, tumultuosa e piena di cambi, nel barocco-sudista della title-track, struggente deguello in cui Morricone incontra i Moody Blues, e poi la lugubre, ferale, chiaroscurale White Noise che sarebbe piaciuta al William Blake di “Dead Man”.

Un disco riuscito per poco più della metà per un gruppo strano, particolare e un po' irrisolto che ha fatto ben di meglio in passato ma che un ascolto (e una menzione) se lo merita comunque.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 2 voti.
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C Commenti

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tarantula (ha votato 8 questo disco) alle 20:50 del 23 aprile 2010 ha scritto:

Quando ho visto il voto, ho temuto il peggio: un gruppo, di cui ho amato ogni album ha fatto uno scivolone...ed invece no. Certo, non hanno la drammaticità di un Nick cave ma per chi ama certe sonorità, due pezzi come le finali "White noise" e "The day" valgono oro!!!