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R Recensione

7/10

Snowman

Absence

Un peccato che l’epilogo degli Snowman corrisponda al loro lascito migliore. Un melting pot musicale - Andy Citawarman, Indonesia; Joseph McKee, Inghilterra; Olga Hermanniusson e Ross DeBlasio, Australia -, già in partenza destinato ad una fisiologica conclusione, se è vero che le distanze contano (e qui, purtroppo) ancora qualcosa in questo mondo di fluido post-modernismo.

“Absence” sa di avanscoperta negli oblii del rimosso, di perlustrazioni (psico)dinamiche nell’ossessione del ricordo, attraverso ampie lenti dal filtro dark/psych. Intriso di automatismi ritmici primordiali, e uniformi crescendo electro, l’album è l’incarnazione di uno spaesamento cosmico, sublimato in oscurità no wave (Liars), abbandoni – ben poco – dreamy (Dead Can Dance; Esben and the Witch, The Antlers) ed epicità esoteriche (These New Puritans; Radiohead; NIN). E così, il lavoro pare porsi aldilà del tempo e dello spazio, risultando un ibrido di asetticità anedonica - la componente electro e ambient - e pulsioni primigenie  - quella ritmica e le parti vocali.

Nel disco, gli Snowman giocano spesso su circolarità chitarristiche e interposizioni ambient tra il quieto e il lugubre, con bailamme ritmico annesso, ora chiassoso ("Hyena") ora più calibrato ma ugualmente efficacie ("Vanish Act", "White Wall"). Si immergono, poi, in un minimalismo sciamanico da era glaciale ("Seance", così come nella meccanica "A"), riemergendo, di contrasto, tra bassi corposi su cunicoli cyber-punk (“Memory Lost”; la coda del pezzo è scuola Antlers), o in controtempi percussivi e perpetui andirivieni di - dense - dissolvenze ambient ("Snakes and Ledders", imbrigliata in incorporee sovrapposizioni vocali). 

Permangono, in forme meno aggressive, le turbe emotive del precedente, abrasivo The Horse, The Rat and The Swan: ma qui, i nostri, trovano una forma più accessibile e “melodica” di manifestarsi in musica, da catarsi completa. Con “Absence” gli Snowman raggiungono l’alchimia sperata, ma rompono – per implosione interna al gruppo - l’incantesimo: e la cosa, per chi ha ascoltato e apprezzato il disco, sa davvero di beffa.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 1 voto.
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Teo 7/10

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