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R Recensione

8/10

Chelsea Wolfe

Apokalypsis

«Goth-folk-experimental stuff; spiritual realm funeral songs with a hint of Estonian industrial». Ecco, meglio che a definirsi sia lei stessa, Chelsea Wolfe, la ragazza senza occhi sulla copertina di questo disco non-disco (finora reperibile solo in mp3 dal suo bandcamp). Perché questa è roba che scotta, e che sa di una profondità a cui è difficile dare un nome. L’atmosfera, però, c’è. La si tocca. Rock che puzza di deserti – siamo in California – e di morte, di terre desolate e sudore. Come una PJ Harvey primitiva, o una Scout Niblett in versione doom.

A me, per inciso, piace da morire (appunto). Al di là dei trenta secondi di delirio horror-paranoico di “Primal/Carnal”, tutto è rock grezzo e spartano, che però procede sempre in punta di nota, senza mai pestare, avvolgendosi piuttosto in scure spire psichedeliche. “Mer” si insinua tarantolata, “Demons” posseduta, “Moses” potrebbe piacere ai nostri funebri Father Murphy. La produzione molto simil-live e la voce calda della Wolfe impediscono che i toni si raffreddino. Anzi: si brucia. Anche nelle tregue, come in quella dolce – ma di una dolcezza dolente – di “Tracks (Tall Bodies)”.

«Burning like the sun» intona Chelsea, assieme ai compagni di band, alla fine di “Moses”. In alcuni abissi del disco, però, il sole non ci arriva proprio: “Movie Screen”, che sembra costruita, soprattutto nel primo minuto (experimental-ambient-doom?), per fare da colonna sonora a un’inumazione, fa vibrare nel midollo, e non è un caso se viene da pensare a una Beth Gibbons abbandonata nella valle della morte. Eccellente, anche perché la Wolfe riesce a scartavetrare melodie pure da questi grumi secchi di chitarre sanguinanti e disturbi di organo. Se non vengono i brividi vuol dire che si è già morti.

Lancinanti gli strappi di synth e beat affilati che scarnificano “The Wasteland”, uno degli ultimi pezzi scritti per il disco: se questa, più macchiata di elettronica e lavorata in studio, è la nuova direzione verso cui sta procedendo Chelsea Wolfe, c’è da dichiararle già ora amore eterno. Stesso discorso per i sette minuti suicidi di “Pale On Pale”, vero requiem profondo-americano, da Tiny Vipers rifatta dagli Swans. Apocalissi profonda. E buonanotte.

Qui il disco per intero. Qui e nelle viscere.

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REBBY 6/10

C Commenti

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Filippo Maradei alle 0:35 del 19 novembre 2010 ha scritto:

Ho sentito solo la prima traccia proposta... e mi è bastata: un tuffo nel vuoto, la sensazione del mio stomaco sospeso in aria; "piacere" non è la parola esatta, ma è la prima che mi viene in mente. Sento il profumo della mia Fraser, i (rin)tocchi del mio Rosenthal, le vibrazioni della mia Anja Plaschg: Cocteau Twins, Black Tape for a Blue Girl, Soap&Skin... dio mio, se sto sognando vi prego non svegliatemi... è quanto di più bello potessi chiedere al momento... Primo posto in wish-list, domani è già mio. Grazie Francesco, ne avevo davvero bisogno.

Filippo Maradei alle 1:00 del 19 novembre 2010 ha scritto:

Ok, non ho resistito, ho ascoltato anche la seconda e la terza: anche un po' di Have a Nice Life, sì sì, bene bene, godo godo, domani domani, mio mio...

crisas (ha votato 5 questo disco) alle 1:07 del 19 novembre 2010 ha scritto:

monotonia, monotonia, da questo album portami via.

gull (ha votato 8 questo disco) alle 18:15 del 19 novembre 2010 ha scritto:

Io sto con Francesco&Filippo. Anche a me questa musica entra subito nelle viscere. Ascolterò con attenzione. Grazie per averla scovata!

benoitbrisefer (ha votato 8 questo disco) alle 0:43 del 20 novembre 2010 ha scritto:

A giudicare dai tre brani in ascolto veramente ottimo... cercherò di procurarmelo per intero. Intanto non posso fare a meno di aggiungere ai nomi già fatti per i riferimenti la Siouxsie di Join Hands, non a caso il disco più dark e sperimentale della regina del punk (Demons in particolare). Certo che fra questo e lo stupendo New Love dei Former Ghost (a quando la rece?) per chi ama melanconia darkeggiante e funerei esistenzialismi si prospetta un fine d'anno col botto!!

whoisgazingatmyshoes? (ha votato 8 questo disco) alle 1:54 del 21 novembre 2010 ha scritto:

Pale on pale e movie screen tra i momenti più alti di questo oscuro gioiello primordiale/carnale.

stonmax alle 12:02 del 25 novembre 2010 ha scritto:

Davvero una bella scoperta questa. Grazie a Storia della musica per la segnalazione. Mi ricorda la Bozulich, a tratti.

Buon ascolto a tutti.

gull (ha votato 8 questo disco) alle 15:28 del 7 dicembre 2010 ha scritto:

Ripetuti ascolti mi hanno confermato appieno le prime impressioni. Gran bel disco, oscuro, carnale, vivissimo nella sua trasfigurazione dark-mortifera.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 9:05 del 18 febbraio 2011 ha scritto:

Nell'ambito della musica rock, quest'ultimo periodo a me sembra caratterizzato, tra l'altro, da esordi interessanti e da album "al femminile" spesso neri come la pece. Questo mp3 ne è un ennesimo esempio, col suo "artigianato" dark, che in California ha un sapore meno consueto rispetto alla vecchia Europa. Come dice Francesco si tratta di un'opera (ancora?) "grezza", che sembra prender spunto, perlomeno alle mie orecchie, da vecchi vinili a cavallo ta il 70 e l'80, periodo in cui operarono le prime "regine" punk (poi definite post-punk), quali ad esempio Siouxsie e Nina Hagen. A differenza degli amici entusiasti (quello sopra e quelli sotto) a me l'ascolto non ha così appassionato, ma comunque: tremate tremate le streghe son tornate...(eheh).

Steppenwolf84 alle 16:54 del 7 ottobre 2012 ha scritto:

Questo disco mi è sfuggito al momento della sua uscita ma ora lo voglio recuperare.

L'atmosfera dei brani che ho sentito è nerissima e meravigliosa, credo che un ascolto approfondito potrebbe darmi delle soddisfazioni.

target, autore, alle 19:28 del 7 ottobre 2012 ha scritto:

Approfondisci, non te ne pentirai! Il tuo commento cade a fagiuolo, tra l'altro, visto che è in uscita il disco acustico di Chelsea (domani se ne parlerà meglio su queste pagine). Ne approfitto per una postilla: "Apokalypsis", nei siti di archiviazione musicale in giro (da discogs a rate your music), appare come uscito nel 2011, ma di fatto la sua prima release, solo digitale, avvenne già nel novembre 2010 (spediva il link agli mp3 direttamente la Wolfe dal suo indirizzo privato!). Qua si recensisce quella versione. Nel 2011 il disco è uscito per Pendu, nel 2012 per Sargent House. Insomma, se ami Chelsea sei capitato nel posto giusto...

Steppenwolf84 alle 19:52 del 7 ottobre 2012 ha scritto:

Lo ascolterò di notte mentre sono in viaggio in macchina.

Dovrei entrare maggiormente in sintonia con queste atmosfere non propriamente solari .

Ascolto e vi dico cosa ne penso, bella recensioni comunque.