V Video

R Recensione

10/10

Radiohead

Kid A

Nel 2000 i Radiohead dopo tre anni di lavoro spesi a buttar giù una trentina di canzoni fanno uscire Kid A. Otto mesi dopo con l’ennesima scelta commerciale suicida viene pubblicato l’ideale seguito Amnesiac. E’ la rivoluzione. Poche volte si è assistito a una svolta così radicale nel sound di un gruppo. E sinceramente non mi viene in mente un solo caso in cui ciò sia avvenuto in un momento di assoluto successo artistico e commerciale mondiale come quello che aveva baciato i Radiohead nel 1997. Osannati e beatificati come i nuovi messia del rock tutto faceva presagire che Yorke e soci avrebbero continuato a sfornare classiche canzoni di successo sullo stampo di Karma Police. Nessuno li avrebbe condannati, anzi tutti si aspettavano e desideravano ardentemente un approfondimento di quel campo sonoro.

Succede invece esattamente il contrario: i Radiohead se ne fregano di tutto e di tutti e decidono di portare avanti la loro ricerca sonora arrivando a esplorare nuove frontiere della musica conosciuta. L’importanza e la pienezza di Kid A e Amnesiac verranno comprese solo dopo qualche anno, perché in fondo questi due dischi sono avanti di almeno dieci anni rispetto al panorama musicale contemporaneo, allo stesso modo in cui erano troppo “evoluti” i Velvet Underground nel 1967 o gli Stooges nel 1969 nei loro rispettivi esordi.

Quasi impossibile trovare una classificazione soddisfacente, se non accontentadosi di un generico rimando all’elettronica indie, di lì a un paio d’anni etichettata come indietronica. Sarebbe riduttivo limitarci a questa generizzazione stilistica comunque, tanti sono gli stimoli e gli influssi che troviamo nell’opera, dalle tendenze jazz (già riscontrabili parzialmente negli album precendenti e qui chiaramente presenti, ad esempio in un pezzo come The National Anthem) all’arte minimalista (l’eterea Everything In Its Right Place e l’aliena Treefingers), dalla moderna dance (rimodellata in chiave personale nella martellante Idioteque il cui punto di forza è però nel contrasto tra un organo sintetico piatto e il canto passionale e devastante di Yorke) all’influsso degli sperimentatori colti del genere (Brian Eno, Tangerine Dream e, più recentemente, Aphex Twin).

Le canzoni “tradizionali” sono davvero poche: How To Disappear Completely (struggente ballata che non avrebbe sfigurato in Ok Computer), Optimistic (in cui torna a brillare la chitarra di Greenwood e il canto metafisico di Yorke) e la conclusiva Motion Picture Sound Track, ennesima dimostrazione di alienazione rispetto a un mondo irriconoscibile (“I think you're crazy, maybe”). Più spesso tentare una classificazione delle composizioni riesce impossibile: si pensi al pastiche sonoro In Limbo o alla claustrofobica Morning Bell.

A differenza del più “instabile” Amnesiac, Kid A è album a modo suo solido e compatto, sia a livello musicale che “testuale”, tanto da poter parlare nuovamente (dopo Ok Computer) di concept album. Emerge in generale un’atmosfera di gelo, di glaciale estraneità nella storia del bimbo “A”, in un clima che si fa ancora più artificiale rispetto alla malinconia digitale di Ok Computer. Kid A è il tentativo di uscire completamente dagli schemi del ritornello-riff-ritornello e di creare un’opera d’arte che innova plasmando ai suoi scopi il modernariato elettronico, assoggettandolo ad una visione divenuta definitvamente onirica. Yorke e soci riescono ancora una volta nell’impresa di trasporre le ansie che li affliggono in musica.

Ecco che allora viene fuori la paura, meglio il terrore per i lati oscuri della modernità, per “l’era glaciale” (Idioteque) che sta arrivando e nei confronti della quale il “Kid A” (che altri non è se non l’anima dei Radiohead, che non ho timore a far coincidere in primis con Thom Yorke) non riesce ad adeguarsi (“I spiral down…I'm lost at sea…I've lost my way” da In Limbo) e che porta quindi al desiderio di scomparire, di fuggire prima che sia troppo tardi (il “Release me Please Release me” di Morning Bell). Se Ok Computer aveva chiuso tristemente un secolo cupo Kid A sembra aprirne uno ancora più impersonale e incolore.

V Voti

Voto degli utenti: 8,8/10 in media su 103 voti.
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Grind 10/10

C Commenti

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Alfo alle 17:47 del 19 gennaio 2007 ha scritto:

Recensione analitica, con cui in gran parte concordo. Uno dei dischi di maggior rilievo degli ultimi anni.

Bravo Peasy!

Neu! (ha votato 4 questo disco) alle 17:07 del 27 ottobre 2007 ha scritto:

.

gruppo mediocre, disco mediocre

Nucifeno (ha votato 9 questo disco) alle 10:52 del 26 dicembre 2007 ha scritto:

Il meglio.

Per me è il capolavoro dei Radiohead, insieme ad Amnesiac, gli altri album non mi prendono a parte canzoni sparse in quà e là.

Lux (ha votato 6 questo disco) alle 12:12 del 18 aprile 2008 ha scritto:

Tipico disco da 6 spacciato per opera immane e innovativa...

Lupetto (ha votato 10 questo disco) alle 10:33 del 18 luglio 2008 ha scritto:

Capolavoro che diede nascita al loro stile maturo...

Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 15:39 del 30 ottobre 2008 ha scritto:

Album coraggiosissimo per i Radiohead, che da un lato ricevette i complimenti e gli apprezzamenti della critica per la sua spiccata voglia di tentare un originale commistione fra elettronica ricercata e rock in chiave sperimentale e di andar oltre i ''classici'' stilemi della band, dall’altro rese i fan di vecchia data, delusi e amareggiati dall'opera in questione... (mah!) ...

lev (ha votato 10 questo disco) alle 13:11 del 10 novembre 2008 ha scritto:

capolavoro!!! non serve aggiungere altro

Dr.Paul alle 15:24 del 25 novembre 2008 ha scritto:

ma che è la nuova moda votare da "commenta" senza dire niente?? c'è anche l'opzione vota il disco, x chi vuole votare muto!! ))

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 15:39 del 25 novembre 2008 ha scritto:

c'hai ragione.

La recensione è fatta bene.

Kid A è semplicemente il disco della mia vita

Io son convinto che la musica inglese stia pagando ancora lo shock dell'accoppiata kid a - amnesiac...(aggiungerei anche xtrmntr dei primal scream). Da quel momento sembra che sia esploso qualcosa, cioè si sia interrotto il lungo cammino intrapreso dalla musica inglese a partire dalla metà degli anni '80 cioè dall'epoca dei mancuniani Morrissey & co. . Dal 2000 in Inghilterra sono usciti altri capolavori, intendiamoci, ma comunque isolati e abbastanza di nicchia, vedi voce Patrick Wolf e Divine Comedy (che peraltro c'erano già prima). L'unico grandissimo disco inglese con un seguito ampio è Third dei Portishead, ma son passati otto anni! E in questi otto anni? a livello di massa si è viaggiati con arctic monkeys, kaiser chiefs e gruppi siffatti. Insomma i radiohead e in seconda battuta i primal scream han fatto saltare il banco. E' una mia teoria e vorrei che qualcuno mi controbattesse.

hotstone alle 11:51 del 17 gennaio 2021 ha scritto:

ti rispondo dopo quasi 13 anni

Il tuo commento impeccabile ha solo un limite che gli stessi Radiohead hanno creato e poi frantumato con l'album In Rainbows.... Kid A 10, In Rainbows 10+ !

target alle 16:24 del 25 novembre 2008 ha scritto:

Ti controbatto io, anche se non sarei la persona adatta a farlo per varie ragioni, tra cui due in particolare: 1. perché preferisco alla doppietta kid a/amnesiac quella the bends/ok computer. 2. perché nella sostanza sono d'accordo con te (anche se porrei la questione senza la distinzione della nicchia-non nicchia). Ma provo a controbbatere lo stesso. "Disaffected" dei Piano Magic (2005) è un gran disco, ad esempio. E già altrove citai l'album solista di Beth Gibbons ("Out of season" 2002) come una capolavoro assoluto da cinque stelle. Quanto a Kid A, ecco, come dire, senza volerne sminuire l'importanza, ma a me non è mai andato giù più di tanto. Rimarrò per sempre in disparte col mio problema a guardare gli altri bimbi saltare dall'emozione.

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 19:54 del 25 novembre 2008 ha scritto:

RE:

beh certo disaffected è un capolavoro fantastico, ma è nicchia

da kid a in poi si è ampliata la forbice tra qualità e successo. Pensa agli anni '90, ai blur, agli suede, ai mansun...

Dr.Paul alle 21:15 del 25 novembre 2008 ha scritto:

io ancora devo capire xche è ritenuto innovativo sto album, lol! o tipo achtung baby degli U2, tutti li a meravigliarsi per la straordinaria fusione di rock ed elettronica, boh! si ottimi album, ma non da perderci la testa ecco...ora anche io posso dire di preferire bends/ok computer )

Riguardo la forbice io non credo che il merito sia da imputare a radiohead o chi x loro, nn riesco a credere che siano ancora tutti sotto sberla da "kid a" tanto da rimanere paralizzati creativamente, o intimiditi da tanta magnificenza! gibbons, piano magic o wolf nn meriterebbero la nicchia in realtà...poi sai, è il pubblico a decretare la fortuna di un disco, magari è solo questione di vento....

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 14:49 del 26 novembre 2008 ha scritto:

RE:

per me invece è sicuramente da perderci la testa. E francamente stiamo parlando di un livello nettamente superiore a Achtung Babe, un disco che ha fatto il suo tempo, ma che non ha rivoltato ogni convenzione del pop-rock facendola letteralmente a pezzettini con una operazione di destrutturazione. Forse l'unico pezzo che non è totalmente staccato dal passato è optimistic.

lev (ha votato 10 questo disco) alle 12:56 del 26 novembre 2008 ha scritto:

questo disco è sicuramente innovativo, visto che quando è uscito in giro mi sembra non ci fosse niente del genere. infatti all'inizio non fu x niente capito, se non da pochi. anche molti fan rimasero spiazzati, mi ricordo di un sacco di gente che aveva amato "the bends" e "ok computer" rimanerci piuttosto male x quello che avevano davanti. ma poi il tempo penso abbia dato ragione ai radiohead.

Dr.Paul alle 14:44 del 26 novembre 2008 ha scritto:

RE:

be in giro c'era già qualcosa del genere invece, loro hanno avuto il merito di rielaborare ed offrire il piatto al loro gia nutrito zoccolo di fan e spargere cosi il "nuovo" verbo, ma gia alcune cose della beta band potevano avvicinarsi, anche i boards of canada prima di diventare famosi (anche se loro erano un po piu spinti), senza contare la scena tedesca...nn quella anni 70 (fin troppo ovvia) ma quella del tempo: notwist (prima di neon golden), i tarwater, i lali puna...

target alle 15:00 del 26 novembre 2008 ha scritto:

Secondo me non fu allora (e non è tuttora) questione di capirlo o non capirlo, questo disco, ma di apprezzarlo o non apprezzarlo. Like it or not. A me non schifa (come vedo a qualcuno qui sotto), ma di certo non mi fa sballinare. E non credo che non mi piaccia perché non l'ho capito, sennò sarìa proprio mona, perché da capire non c'è tantissimo. D'accordo, poi, ripeto, sull'importanza oggettiva, d'accordo sul fatto che fu un disco di qualità che fece un rumore incredibile, ma rimarrò sempre convinto che qui c'è del sovraccaricamento. 7,5. Ne approfitto per salutare caramente tutti i confratelli della bri(t)gata, che spero non mi faranno trovare una testa di cavallo sul letto!

Dr.Paul alle 15:16 del 26 novembre 2008 ha scritto:

ahah ma a me nn schifa assolutamente, anche io sono per il 7.5, vogliamo fare i pazzi e dare 8? e diamogli 8, quello che dico io è che nn ha stravolto nulla, ha solo popolarizzato una "tendenza" già esistente, e non ha fatto venire i complessi a nessuno sopratutto, anche io sono d'accordo con target con il "non c'è niente da capire", mica è trout mask replica!

target alle 15:31 del 26 novembre 2008 ha scritto:

No, paul, non mi riferivo a te, ma a votoni polemici ancora più sotto, che sono esagerati all'opposto, esasperati da chissà quale battaglia antiradioheadiana da portare avanti in nome del bastiancontrarismo. Io, per capirci, voglio allo zio Thom un bene della megamadonna, tanto che siamo nati lo stesso giorno, e quando ho iniziato a strimpellare la chitarra, anno domini 1997, non c'era altro modo di creare cose nuove se non ispirandosi a "ok computer", e la visionarietà autistica di quei testi me la sognavo di notte. Bella paul e bella thom!

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 15:40 del 26 novembre 2008 ha scritto:

Mi permetto: se vogliamo dire che questo disco (e questo gruppo) ha aggiornato in chiave più moderna, più accessibile certe tendenze, occulte o meno, che allignavano nella musica cosidetta colta, penso che siamo tutti d'accordo, se sosteniano che hanno scoperto la penicellina o la fusione a freddo no.

Sdoganamento e proselitismo sono frutto, oltre che di un'indubbia bravura, dell' abilità comunicativa con cui hanno sempre fatto credere (alla maggior parte dei critici e degli ascoltatori) che prima di loro non si fosse mai udito nulla di simile.

target alle 15:52 del 26 novembre 2008 ha scritto:

...E bella simò. D'accordo con te.

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 15:56 del 26 novembre 2008 ha scritto:

"anno domini 1997, non c'era altro modo di creare cose nuove se non ispirandosi a "ok computer"....il segreto dei radiohead sta tutto in questa frase di Target. In quel periodo si faceva davvero fatica a trovare in classifica un prodotto rock pionieristico ( tra Prodigy, grunge diventato peggio dell'AOR etc etc), logico che un album del genere avesse fatto provare le vertigini a tanti. Anche se poi, scavando un po' nell'undergrouund, si trovava di meglio. Su "Kid A", album discreto, preferisco di gran lunga "amnesiac", in cui l'avanguardia si tramuta in grandissime canzoni.

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 16:10 del 26 novembre 2008 ha scritto:

mmmmh, io sarei molto più abbondante di Don Junio

(vabbe sono un fan dei Radiohead), ma concordo con

lui: preferisco Amnesiac a Kid A (preferisco il

tartufo al caviale s'intende)

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 16:24 del 26 novembre 2008 ha scritto:

Mah, io quest'aura di capolavoro futurista non ce la sento proprio. "How To Disappear Completely" è smithsiana fino al midollo e può giusto piacere ai talebani brit-pop, "Optmistic" sembra un outtake da "The bends". Ci sono tanti effetti elettronici mutuati dalla Warp sparsi qua e la', ma soltanto "national anthem" e "idioteque" tengono botta rispetto all'hype generato. Concordo invece su "Amnesiac", in cui le idee qui presenti in forma embrionale si realizzano in un'opera perfettamente capace di stare in piedi da sola.

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 9:48 del 27 novembre 2008 ha scritto:

RE:

how to disappear completely associata agli smiths mi pare un accostamento al limite del paradosso. Addirittura fino al midollo poi... Gli arrangiamenti di archi greenwood si rifanno alla musica contemporanea (Penderecki se non erro), la linea di basso è fluttuante (una delle migliori linee di basso mai concepite) e non pulsante o ritmata. Poi il climax emotivo...gli smiths non lo utilizzano particolarmente (mi viene in mente solo i know it's over da the queen is dead), mentre i radiohead ci hanno costruito una carriera sopra. Se mi trovi una canzone degli smiths a cui radiohead si sono particolarmente ispirati per how to disappear completely se ne può parlare. Ma così la tua è la frase da un sapore un po' vago.

lev (ha votato 10 questo disco) alle 22:18 del 26 novembre 2008 ha scritto:

beh, il mondo è bello perchè è vario. giustamente ognuno ha le proprie idee ed i propri gusti.

comunque, innovativo o no, x me è uno dei capolavori della musica rock. amnesiac? bellissimo pure quello.

p.s. comunque io ero tra uno di quelli che sto disco non lo aveva proprio capito.

lev (ha votato 10 questo disco) alle 22:20 del 26 novembre 2008 ha scritto:

"tra uno di quelli"??!! cavolo, dovrei fare un corso di italiano!

Dr.Paul alle 22:23 del 26 novembre 2008 ha scritto:

ma il gusto personale in tutta questa discussione non c'entra!

swansong (ha votato 7 questo disco) alle 11:56 del 27 novembre 2008 ha scritto:

Insisto...

Ok Computer e, soprattutto, The Bends (per me il loro vero ed unico ca-po-la-vo-ro) rimangono irraggiungibili. Questo è un'ottimo lavoro, ma scompare se paragonato ai precedenti...alla fine, come sempre, è solo questione di gusti. Semplicemente Kid A/Amnesiac/Hail../In rainbows, pur essendo lavori di indubbia qualità, mi emozionano (molto) meno di The Bends

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 12:06 del 27 novembre 2008 ha scritto:

RE: Insisto...

mi pare giusto, se ti piacciono di più quei due dischi (che peraltro io adoro dato che sono un fanatico) mica devi cambiare idea. I problemi sorgono quando si vogliono dare delle giustificazioni musicali insolite (ovviamente non sto parlando di te).

lev (ha votato 10 questo disco) alle 12:57 del 27 novembre 2008 ha scritto:

x dr.paul

i gusti c'entrano x il fatto che ognuno ascolta quello che gli piace. poi ho scritto anche idee.

su questo disco tu tieniti pure le tue, che io mi tengo le mie. questo penso che c'entra

DonJunio (ha votato 7 questo disco) alle 15:43 del 27 novembre 2008 ha scritto:

A prescindere dagli arrangiamenti con cui Greenwood l'ha intarsiato, per me la struttura del pezzo è smithsiana ( "I know it's over" certamente può essere un referente, ma anche molte ballate eteree e fluttuanti da "Strangeways here we come"). Il che non è certo un insulto dato che gli Smiths hanno influenzato decine di gruppi, anche se è risaputo che per molti i Radiohead hanno inventato pure l'acqua calda e sono infastiditi da paragoni di questo tipo. Ad ogni modo, preferisco di gran lunga le composizioni di "Amnesiac", tipo "Dollars & Cents" o "Like spinning plates". Alla fine siamo sempre nell'alveo del de gustibus come vedi.

Nucifeno (ha votato 9 questo disco) alle 15:52 del 27 novembre 2008 ha scritto:

Oh rega mi stanno arrivando da giorni decine di mail di gente che commenta sto disco e nessuno si fila la mia rece sui Napalm Death Va bene che è un ottimo cd ma sprecarci sopra parole mi sembra esagerato, anche perchè tutto è fuorchè futuristico ed innovativo, non ha inventato niente che non sia già stato sperimentato dai gruppi sotto Warp Records o etichette simili. Dai, venite a fare baldoria nella mia rece dei Napalm così ci divertiamo D

Nucifeno (ha votato 9 questo disco) alle 15:54 del 27 novembre 2008 ha scritto:

Ovviamente volevo dire: sprecarci sopra FIUMI di parole mi pare esagerato.

lev (ha votato 10 questo disco) alle 20:55 del 27 novembre 2008 ha scritto:

giusto o no, accostare i radiohead ai mitici "smiths" non è x niente offensivo. anche se secondo me i primi sono superiori.

Dr.Paul alle 10:18 del primo dicembre 2008 ha scritto:

si smac ognuno si tiene le sue idee, ma siamo qui per scambiare pareri, in questa discussione in particolare si cercava di oggettivizzare (x quanto possibile) il tutto, se dobbiamo limitarci al de gustibus x te è un capolavoro kid a, x me è un capolavoro l'ultimo della aguilera...

lev (ha votato 10 questo disco) alle 21:15 del primo dicembre 2008 ha scritto:

RE:

mi devi scusare, forse sono stato un pò troppo brusco. solo che con il mio intervento, volevo tagliare la testa al toro, perchè mi sembrava non si andasse da nessuna parte. allora ho detto che ognuno ha i propri gusti e le proprie idee. tu mi hai risposto che i gusti non c'entrano niente, e a me sono cascate le p... sei ironico sulla aguilera, vero??!! comunque mi scuso ancora, e spero in futuro di avere discussioni interessanti con te.

Dr.Paul alle 21:52 del primo dicembre 2008 ha scritto:

ma questa è una discussione interessante, nn sei stato brusco figurati, anche io sono stato stringato perche scrivevo dal lavoro, sulla aguilera non sono per niente ironico..se vale la regola del de gustibus a tutti i costi. qui stavamo analizzando il fatto che molti fan credono che i radiohead abbiano inventato la lampadina, cosa c'entrano i gusti in tutto cio? tu stesso sei partito dicendo che questo disco è innovativo e che prima di allora nn c'era niente di simile in giro, invece nn è cosi, dipende sempre dal metro di paragone che si ha! poi che kid a sia ottimo album anche senza essere innovativo in senso stretto ok, ma da qui al miracolo d'inventiva ce ne passa!!

lev (ha votato 10 questo disco) alle 12:35 del 2 dicembre 2008 ha scritto:

beh, l'esempio della lampadina calza a pennello. perchè un conto è costruirla, e un conto è farla funzionare. ecco, per me con "kid a" i radiohead l'hanno fatta funzionare. ti faccio un esempio jazzistico se mi è permesso, forse qualcuno potrà inorridire, ma è solo x fare capire il mio concetto. charlie parker e dizzy gillespie non sono stati i primi a suonare il bep-bop. altri prima di loro avevano suonato "la nuova musica" come si diceva allora. cosa voliamo dire che è un'ingiustizia se loro sono considerati i padri di questa musica? o che parker sia stato sopravvalutato e che non sia stato innovativo? direi proprio di no. "semplicemente" loro sono quelli che sono riusciti a renderla celebre, a costruirci attorno dei capolavori, in poche parole ad accendere la luce. ora, fatte le dovute proporzioni, capisci cosa voglio dire.

Dr.Paul alle 12:42 del 2 dicembre 2008 ha scritto:

comprendo cosa intendi, forse per i beatles si puo fare un discorso del genere, parere mio! bye!

george (ha votato 10 questo disco) alle 15:25 del 24 gennaio 2009 ha scritto:

arrivo dopo

arrivo dopo....perchè sono iscritto da poco al sito!! comunque questo dico mediocre di un grupo di mediocre si infila cosi clamorosamente tra i capolavori.....

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 1:50 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

sembra proprio che la band, fedele alla sua linea suicida dal punto di vista commerciale, in quelle mitiche session abbia inserito in kid A le canzoni più "difficili" dal punto di vista melodico, ossia le meno adatte a un vasto pubblico, e riservato ad amnesiac quelle più orecchiabili e "da singolo", trattandole come scarti o, se vogliamo usare un termine più tecnico, outtakes. Un'autentica prova di coraggio e indifferenza ai canoni del music business che ha donato due splendidi capolavori che mettono in evidenza i due volti dei radiohead: quello più sperimentale ed elettronico e quello melodico legato al pop-rock britannico. Due volti che si sintetizzeranno alla perfezione in hail to the thief. la migliore band degli unltimi quindici anni.

lev (ha votato 10 questo disco) alle 22:07 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

'azzz!!! mi accorgo solo ora di aver scritto "bep-bop" invece di "bebop"... che vergogna!

bargeld (ha votato 9 questo disco) alle 12:40 del 2 aprile 2009 ha scritto:

adoro le band che non restano ferme... apprezzai paradossalmente addirittura la svolta "Pop" degli U2... figuriamoci un album come Kid A. La musica moderna, come la voglio io.

DucaViola (ha votato 3 questo disco) alle 10:11 del 28 luglio 2009 ha scritto:

Ciò che dico sarà pure impopolare, ma questo disco lo trovo bruttissimo... una parentesi forse necessaria per loro, ma sono i Radiohead che meno mi piacciono... che poi se quest'album l'avessi fatto io me lo avrebbero tutti tirato in faccia, invece così divent colto e sperimentale... per me è solo triste e palloso.

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 10:25 del 28 luglio 2009 ha scritto:

Cerchi rogna Duca? mmm, l'importante è che mi lasci stare Amnesiac, ma anche questo ... Vabbè

pensa quel che ti pare (eheh), ho visto che in genere andiam d'accordo qui no.

DucaViola (ha votato 3 questo disco) alle 18:21 del 28 luglio 2009 ha scritto:

RE:

non so che dire... questo disco non mi è mai piaciuto e non sono riuscito a cambiare idea col tempo... non riesco a vedere la maestosità ne' di questo ne' di Amnesiac... anzi, la prima volta che l'ho messo nel lettore sono rimasto malissimo, poi c'ho provato ancora, ma nulla da fare, è andata sempre peggio... quando arrivò "Hail to the Thief" fui felicissimo, lo considerai l'album del ritorno... preferisco quei Radiohead lì... adoro anche "in Rainbow"

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 18:59 del 28 luglio 2009 ha scritto:

Ah si ... e a me il colore viola non piace (eheh).

DucaViola (ha votato 3 questo disco) alle 19:30 del 28 luglio 2009 ha scritto:

RE:

... sopravviverò

Cas (ha votato 9 questo disco) alle 10:24 del 30 agosto 2009 ha scritto:

Dopo nove anni dall'uscita è impossibile negare a Kid A lo status di capolavoro! Splendido davvero, nient'altro da aggiungere...

Utente non più registrato alle 1:01 del 5 dicembre 2009 ha scritto:

Bigmouth strikes again

I Radiohead oltre che prendere in consegna la generazione post-nirvana seduce anche quelle seguenti. Kid A non è semplicemente un album sperimentale, con questo lavoro il gruppo sperimenta il tutto e per tutto producendo tutta una serie di mini video clips volti a spingere più avanti le possibilità di questo mezzo di comunicazione. I radiohead spingono avanti la comunicazione in toto arrivando a soluzioni di ermetismo e cripticismo lirico (yesterday i woke up sucking a lemon, sono stata mesi su questo verso) da fare invidia a quello letterario. Musicalmente invece innalzano barriere architettoniche che se scardinate mostrano la virginea purezza della composizione (è il caso di Motion Picture Soudtrack). I Radiohead sono una religione, non si possono trattare come un gruppo musicale qualsiasi. I'm sorry.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 18:38 del 13 aprile 2010 ha scritto:

Il capolavoro dei Radiohead, Punto.

salvatore (ha votato 8 questo disco) alle 19:02 del 13 aprile 2010 ha scritto:

7.5 The bends e ok computer sono un'altra cosa

gigino (ha votato 6 questo disco) alle 17:18 del 30 aprile 2010 ha scritto:

sopravvalutato

Nel suo genere non è male, anche perchè ci vuole un coraggio immenso far uscire questo dicso dopo OK Computer, ma dai diciamo la verità: a chi piace davvero questo disco per la bellezza delle canzoni ? Un disco bello è un disco composto da belle canzoni. Quante di KID A possono fregiarsi di tale aggettivo ? A prescindere dalle valenze culturali che può assumere KID A nel contesto in cui è stato immesso sul mercato, non mi sembra questo grande capolavoro...

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 18:16 del 30 aprile 2010 ha scritto:

RE: sopravvalutato

How to disappear completely non è oggettivamente una bella canzone? Idioteque non è oggettivamente un capolavoro? Everithing in its right place e Morning bell sfigurano di fronte a Lucky o a Paranoid android? Secondo me no.

gigino (ha votato 6 questo disco) alle 22:57 del 28 giugno 2010 ha scritto:

RE: RE: sopravvalutato

Mah........ L'unica bella canzone è anche l'unica "tradizionale" ovvero "how to disappear completely".

In "the morning bell" c'è il buon Tom che si lamenta niente male!!!

"Everything in its right place" un capolavoro ????

Ma va lahhhhhhhhhh!

Devo dire che le mie 3 stelle sono anche esagerate...

DucaViola (ha votato 3 questo disco) alle 23:14 del 29 giugno 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: sopravvalutato

finalmenteeee!!! un altro a cui non piace Kid A... allora non sono un disadattato che non comprende la sublime arte di questo "capolavoro"... sul pianeta terra siamo almeno in due... mi consola

gigino (ha votato 6 questo disco) alle 8:25 del 30 giugno 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: sopravvalutato

Ciao Duca !

Eh sì, siamo almeno in due!! Io e te abbiamo rotto il muro di omertà che c'è attorno a questo disco. Sembra quasi ci sia una sorta di reticenza a parlarne male. Sembra quasi che chi ne parla male tema di essere bollato come "idiota". Eh, zitto tu che non capisci niente !!!!!!!

Ed invece, Kid A è una cagata pazzesca !!!!!

DucaViola (ha votato 3 questo disco) alle 23:15 del 29 giugno 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: sopravvalutato

... però non amo il termine "spravvalutato" in generale... mi fa venire i brividi.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 18:44 del 30 aprile 2010 ha scritto:

quoto dario completamente

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 9:46 del 30 giugno 2010 ha scritto:

Guarda Gigino, nessun muro di omertà! Magari ti

saranno sfuggite varie discussioni sul forum, ma

basterebbe leggere gli interventi sotto il tuo

per vedere che c'è chi l'aveva bocciato senza pietà prima di voi (es. Lux, Neu) e chi non lo considera comunque un capolavoro (es. Target, Dr.

Paul, Don Junio, Swansong, Nucifeno)!

gigino (ha votato 6 questo disco) alle 11:11 del 30 giugno 2010 ha scritto:

RE:

Rebby, sì hai ragione. Ma volevo solo fare una battuta. Anche la mia frase finale (l'avrai capito) si ispira a Fantozzi riferito alla Corazzata Potemkin.

Zio Jeff (ha votato 10 questo disco) alle 21:04 del 23 ottobre 2010 ha scritto:

CAPOLAVORO

Non il mio preferito dei Radiohead, ma sicuramente riconosco che è il loro capolavoro artistico, nonchè di tutto il rock in tutte le sue sfumature datato 2000-2009. Il miglior album uscito, avanti 10 anni, tematica impegnata e non facile, ma interpretabile, arrangiamenti visionari!

Charisteas (ha votato 5 questo disco) alle 19:38 del 24 ottobre 2010 ha scritto:

Lo acquistai assieme a OK Computer per la modica cifra di 2x10euro. Volevo finalmente capire quale fosse il motivo di tutta l'immensa (e non del tutto giustificata) quantità di sperticate lodi nei confronti dei Radiohead. Ascoltato OK Computer in parte capii: disco geniale, rivoluzionario come approccio al rock. Poi misi nel lettore questo Kid A. Dopo pochi minuti due domande mi sorsero spontanea: che è successo al gruppo di Ok Computer? E perchè a così poca distanza tra i due dischi? Trovai veramente noioso questo disco e tuttora continua a non lasciarmi nulla, non mi viene voglia di approfondirlo! E' certo che io non capisca la sua qualità e il suo apporto alla musica del nuovo millennio, ma per me rimane irritante. Salvo Everything In Its Right Place e How To Disappear Completely.

synth_charmer (ha votato 8 questo disco) alle 17:29 del 13 gennaio 2011 ha scritto:

Un gradino sotto Amnesiac, ma coppia davvero eccellente

sandra12 alle 17:58 del 2 aprile 2011 ha scritto:

9/10 a kid a e 10/10 ad amnesiac. kid a ha fatto molto discutere , ma il capolavoro è amnesiac.

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 1:31 del 16 aprile 2012 ha scritto:

La recensione centra in pieno un disco avanti anni luce quando uscì (e anche ora), intriso di suoni favolosi, irripetibili, moderni, talvolta agghiaccianti, poi maestosi, colmi di fascino, un fascino metropolitano, come se raccontassero di una civiltà, di un mondo extraterrestre ("Treefingers" ogni volta che la ascolto). E adesso me lo ritrovo conficcato nel petto, incastonato come uno smeraldo, rilucente di un estro senza limiti, la bellezza e l'incredulità ancora intatte. Uno slancio creativo incredibile, che inaugura il nuovo millennio nello sconcerto che solo i grandi riescono a smuovere. Fantamusica.

bill_carson (ha votato 5 questo disco) alle 14:57 del 17 aprile 2012 ha scritto:

semplicemente, non mi piace

non voglio neanche dire sia sopravvalutato. semplicemente, non mi piace. per me non ha mai significato e non significa nulla. dopo di che, nutro dei dubbi che lo si possa considerare una pietra miliare della storia del rock. uno dei dischi più chiacchierati della storia del "rock", quello si.

tramblogy alle 15:14 del 17 aprile 2012 ha scritto:

Ira, d'accordo con te...

Anzi...l ho dato via...ma non dico altro..capisco poco.

Dr.Paul alle 15:17 del 17 aprile 2012 ha scritto:

bah ormai è passato tanto di quel tempo che lo status di pietra miliare o discone della madonna se lo è gia conquistato e difficilmente si torna indietro! che possa non piacere ci sta per qualsiasi disco. anche io preferisco ok computer....ma questo lavoro resta un classico con o senza il mio appoggio!

REBBY (ha votato 10 questo disco) alle 16:27 del 17 aprile 2012 ha scritto:

Il mio preferito è Amnesiac, poi Ok computer e questo si gioca il terzo posto con Hail to the thief come la tua Lazio eheh

KandyKorn (ha votato 3 questo disco) alle 16:57 del 7 settembre 2012 ha scritto:

Un lamento continuo. Lagnosi a dir poco. Inutili in tutti i sensi. Dell'intera produzione, salvo giusto Amnesiac.

lizarking (ha votato 9,5 questo disco) alle 17:27 del 7 settembre 2012 ha scritto:

ricoverati!!!!!!!....sei utente da oggi e già con i tuoi voti hai combinato più danni di un terremoto.

Gli amministratori sono pregati di soppesare i suoi voti a valenza ZERO!

KandyKorn (ha votato 3 questo disco) alle 17:56 del 7 settembre 2012 ha scritto:

Io esprimo il mio parere, siamo in democrazia. O forse no?

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 18:05 del 7 settembre 2012 ha scritto:

KandyKorn, tu come ti comporteresti se uno della Redazione venisse a casa tua e dicesse, passando in rassegna le stanze: "Quel quadro fa schifo, solo un clone di altri più belli", "Questo letto fa pena", "La carta da parati è oscena, andrebbe bene per un ragazzino brufoloso". Siamo in democrazia, è vero, ma questa non preclude MAI l'educazione. Non stai a casa tua, comportati di conseguenza.

KandyKorn (ha votato 3 questo disco) alle 18:09 del 7 settembre 2012 ha scritto:

Ma cosa dici? Questo è un sito di musica, giusto? Quindi, si parla di musica e ognuno è libero di esprimere le proprie idde e i propri giudizi, non mi pare di aver offeso nessuno. Se poi in questo sito è vietato pensarla diversamente da talune persone, allora siete voi quelli chiusi.

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 18:19 del 7 settembre 2012 ha scritto:

Te lo ripeto, nessuno critica il contenuto dei tuoi commenti (anche se ci sarebbe da discutere, ma vabbè), viene soltanto messa in disappunto la forma. Le idee sei liberissimo di esprimerle: scendendo dal piedistallo, adottando un tono più conciliante, bandendo spocchia e supponenza, presentandoti - perché il tuo è un biglietto da visita - il meno arrogante e provocatorio possibile. Grazie.

KandyKorn (ha votato 3 questo disco) alle 18:48 del 7 settembre 2012 ha scritto:

ok, capito.

Lepo (ha votato 10 questo disco) alle 11:38 del 9 marzo 2014 ha scritto:

Il migliore dei Radiohead. Ha influenzato un intero decennio.

alekk alle 13:22 del 25 dicembre 2014 ha scritto:

Disco molto buono. Come la maggior parte della loro discografia. Sento pesanti influenze dei Talk Talk di Laughing Stock oltre ai Can come disse Yorke. Sul podio dei migliori con Ok computer e Amnesiac. Forse al terzo posto

baronedeki (ha votato 8,5 questo disco) alle 21:01 del 7 agosto 2016 ha scritto:

Kid a 8,5 kid a - i due strumentali + packt like + pyramid song + knives out + like spinning plates 10 e lode peccato

Robinist (ha votato 7 questo disco) alle 17:22 del 17 ottobre 2016 ha scritto:

Molti dicono che questo album ha influenzato un intero decennio ma a me non sembra, potete dirmi a chi alludete?

baronedeki (ha votato 8,5 questo disco) alle 3:36 del 18 ottobre 2016 ha scritto:

Hanno avuto il merito di far esplodere questo genere , ci sono album più influenti di questo. Essendo loro molto conosciuti raccolgono tanti meriti che in verita' non hanno. Anche se non sono stati i più influenti , nessuno può negare il loro valore .

internalvoid (ha votato 8 questo disco) alle 13:38 del 8 gennaio 2017 ha scritto:

miglior disco dei Radiohead.