R Recensione

7/10

Athlete

Beyond the Neighbourhood

Si ha sempre l'impressione che gli Athlete non sappiano quale direzione prendere: dopo un primo album di indie-pop sgangherato e molto poco serioso, hanno avuto un - momentaneo - successo con una ballatona alla Coldplay, quella "Wires" unico acuto del dimenticabile "Tourist" e ora giungono alla terza prova con "Beyond the Neighbourhood".

Certo, in apertura non c'è nulla in questo nuovo sforzo che possa far cambiare idea ai detrattori : già il singolo "Hurricane" è una sorta di versione light degli ultimi Snow Patrol, e "Tokyo" è il solito mid-tempo basato su sintetizzatori e chitarre che non graffiano mai. Eppure, già con "Airport Disco" è chiaro che il songwriting dei quattro londinesi è migliorato e anche parecchio: questo brano e "The Outsiders" sono due ballate di qualità, che invece di ricalcare i Travis o qualsiasi altro gruppo affine giocano con l'elettronica e si apprezzano per l'arrangiamento maturo e le curiose sfumature Trip Hop.

La seconda parte del disco procede poi senza particolari scossoni, ma se non altro mancano le cadute di stile a cui il gruppo ci aveva (purtroppo) abituato: "Second Hand Stores" è emblematica del disco con le sue tastiere e melodia a metà fra gli Embrace e gli stessi Coldplay, pur senza la banalità dei primi e la pomposità dei secondi; il mood malinconico e riflessivo continua nel brano "In The Library", altra incursione nel tradizionale pop-rock inglese. Forse questa è l'unica critica che si può muovere al gruppo: alla ricerca di un suono che li rispecchiasse in pieno, gli Athlete hanno forse addirittura esagerato visto che lo schema chitarra acustica-pianoforte-ritmi/suoni elettronici di accompagnamento si ripete in quasi tutte le canzoni, compresa la buona "Best Not To Think About It", diventando alla lunga prevedibile.

Insomma, "This Is What I Sound Like" ci dicono gli Athlete nell'epica traccia conclusiva: speriamo che sia vero e che questa raccolta di canzoni più che discrete non sia solo l'ennesimo episodio di una carriera finora altalenante.

V Voti

Voto degli utenti: 4,5/10 in media su 2 voti.
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C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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Marco_Biasio (ha votato 4 questo disco) alle 21:09 del 12 dicembre 2008 ha scritto:

Per me sono veramente lo stampino mal riuscito degli ultimi Coldplay, il che la dice lunga sul giudizio finale.

Roberto Maniglio (ha votato 5 questo disco) alle 0:03 del 9 aprile 2010 ha scritto:

tutto il brit-rock più stanco e noioso degli ultimi anni... Nel frattempo è uscito il loro quarto album, con gli stessi risultati. Ma il loro primo album, Vehicles and animals, era davvero carino: da riscoprire per chi non lo avesse mai ascoltato