The Datsuns
Headstunts
Quella dei neozelandesi Datsuns e’ una storia ricca di alti bassi: lanciati come "una delle rock band piu’ promettenti del pianeta" grazie all’album di debutto omonimo datato 2002 non riuscirono a ripetersi con il seguente “ Outta Sight , Outta Mind “ ma seppero poi risalire la china con “ Smoke e Mirrors “ del 2006 .
Questo nuovo “ Headstunts “ e molto piu’ vicino al suono degli esordi che inizia lanciando missili garage e hard rock densi di chitarre come l’open track “Human Herror “ , che centrano in pieno il bersaglio infiammandolo grazie alla grande e grezza carica garage di pezzi come “ Hey ! Paranoid ! People ! “ che si attacca alle orecchie come le api al miele.
Non mancano le grandi cavalcate hard-rock che contraddistinguono molte band della terra natia: in questo caso “ Your bones “ sembra partorita dai Wolfmother e “ Yeah , yeah just another mistake “ sputa fuoco dalle sue chitarre ruvide e distorte, che ripassano per bene la lezione dai maestri Ac-Dc e ZZ Top, arricchendo il tutto dal’uso di Fender Rhodes e organi Hammond, andando ad arricchire il suono di una band brava anche a concedersi alla psichedelica nottambula di “Eye of the needle “ e 60’s di “ Cruel , cruel fate”.
Headstunts è un album che per certi versi sembra rivolto alla massa di rocker malinconici degli anni d'oro dell' hard rock, dei Black Sabbath e fratelli Young: i Datsuns non possiedono nessuna dote musicale sovrumana ma suonano semplicemente un rock n roll ruvido senza troppe sfumature ed orecchiabile, che scorre senza annoiare o ripetersi. Il disco riesce a sparare bene le sue cartucce, che colpiscono fra riffoni incendiari e attraverso ritmiche semplici e quadrate, ad ccompaagnare combo e le cadenze garage che da sempre hanno contraddistinto il suono del gruppo. Solo rock'n roll, insomma, ma come sempre in grado di eccitarci almeno un pò.
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