R Recensione

7/10

Robert Gomez

Brand New Towns

Un nome abbastanza anonimo da apparire finto, una vena cantautoriale malinconica e sofferta, voce riverberata e ispirazione Beatlesiana come se piovesse. No, non stiamo parlando di Elliott Smith ma di un suo promettente epigono, Robert Gomez, songwriter texano, al secondo disco solista con questo Brand New Towns, grande amico dei Midlake con cui condivide l’etichetta (Bella Union) e l’approccio delicato alla materia pop.

La stoffa non manca, come dimostrato da Closer Still, traccia d’apertura del disco, che si sfoglia come una fiore rivelando, dietro una partenza oscura e ossessiva, un ritornello dalla natura agrodolce: svelato il mistero, Gomez gioca a carte scoperte e, per tutta la durata del disco, non perde mai il vizio per la melodia tonda ed il cruccio da giovane romantico.

E anche nelle sue oscillazioni tra pop cameristico e lo-fi il nume tutelare resta lui, sua maestà Elliot Smith, citato e ripreso con una fedeltà all’originale che non si sentiva dai tempi dell’efebico Jeff Hanson: dove però Hanson si alleggeriva del pesante fardello musicale virando verso un folk pop etereo e leggero, Gomez decide di scandagliare gli abissi della discografia Smithsiana (neologismo in grado di creare equivoci pesanti), e abbandonarsi ad essi anima e corpo.

Nel passaggio ereditario inevitabilmente qualcosa si perde, ma quando ci si mette di mezzo l’ispirazione il nostro si fa notare e strappa applausi a scena aperta: come nella già citata Closer Still, nell’ amabile lo-fi di The Same Sad Song, nella struggente Back To Me o nel pop finemente cesellato di Mistress. Altrove, dove la vena calligrafica diviene eccessivamente ingombrante o l’andamento si fa stancamente monocorde, affiora un pò di noia e l’entusiasmo iniziale si stempera un po’, relegando istintivamente autore e disco nell’affollata zona delle promesse.

La speranza, in questo caso, è che prima o poi la promessa venga mantenuta del tutto.

V Voti

Voto degli utenti: 6,7/10 in media su 3 voti.
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rael 6/10
REBBY 6/10

C Commenti

Ci sono 2 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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DonJunio alle 22:30 del 2 febbraio 2007 ha scritto:

elliott

essendo un grande fan di elliott smith, mi ha molto colpito questa recensione, sopratutto quando parli di abuissi della discografia smithsia...ti riferisci ad album come "roman candle" o "elliott smith" ? Questo devo assolutamente procurarmrlo....

tramblogy alle 22:18 del 27 settembre 2013 ha scritto:

Non c'è risposta.sembra tutto cosi isolato, triste, una domanda senza risposta per tutti questi anni...cosa succede...?...dove sono le persone?...non sto bene....ci siete?...non so...