A Toys Orchestra
Midnight (R)Evolution
A distanza di poco più di un anno, gli A Toys Orchestra, ritornano in questo fine 2011, con un nuovo capitolo, il 5° per la precisione, intitolato “Midnight (R)Evolution”. Le idee e la creatività ai ragazzi originari di Agropoli, non mancano per ritornare sulle scene con un nuovo disco, dopo una stagione trascorsa in tour. All'inizio di questo anno, avevo pure avuto la fortuna di andare proprio ad un loro concerto ed ascoltare la allora inedita Midnight Revolution dal vivo. L'impressione fù subito positiva, non solo da parte mia, ma anche da un pubblico che ascoltava il nuovo brano con molto entusiasmo.
Poi sono passati un po' di mesi, per ritrovarmi oggi a recensire questo nuovo capitolo. “Midnight Talks” aveva l'infausto compito di succedere ad un gioiello, e probabilmente il miglior lavoro fin adesso pubblicato, come “Technicolor Dreams”. Compito arduo insomma, ma che comunque riuscirono a passare, anche con buoni voti. Adesso è arrivato il momento di questo ultimo lavoro, che riecheggia un po' il titolo del precedente disco, e che prova a mantenere o addirittura a migliorare la fama del quintetto campano. Il risultato finale però è sotto le aspettative. La qualità dei brani, la cura, gli arrangiamenti attuati, sono dei notevoli segni di maturità artistica acquisita tra le cose positive da segnalare. Mentre l'aspetto che non convince pienamente è l'insieme di questo disco, che non emoziona, non coinvolge come dovrebbe e non sorprende come i suoi precedessori. Ma andiamo con ordine. La title-track apre le danze, ed è sicuramente uno degli episodi migliori del disco.
Il sound degli A Toys Orchestra è subito messo in evidenza. Un brano fresco, immediato e gioioso. Toni frenetici accompagnano il brano successivo intitolato Pinocchio. Poi arriva il momento di Noir Dance e la musica sembra virare verso una dimensione più introspettiva, quasi ipnotica. Lotus ha un'atmosfera malinconica ideale, tra violini, pianoforte e xilofono. Il suo ritmo sembra trascinarsi lentamente, per poi sferrare il suo colpo di grazia verso il finale, con l'intensità tipica del gruppo.
Aphelion è un pezzo acustico, che ha la pretesa di emozionare senza riuscirci. Per fortuna successivamente arriva il momento migliore del disco con Welcome To Babylon. Qui le sonorità sembrano ricordarci gli anni'80 e la new wave. Un brano stupendo, che ti rimane incollato nelle orecchie. Uno stacco totale arriva con Mutineer Blues, brano che ci riporta nelle tipiche atmosfere blues, con quella sua aria nostalgica da terre americane. Altro buon pezzo è invece You Can Stop Me Now, grazie alla sue tastiere cupe, il suo crescendo liberatorio ed un ritornello da cantare a squarciagola.
Nightmare Night riporta ritmo al disco, ma in modo fiacco, senza coinvolgere pienamente. Il disco si conclude con due brani lenti: Goodnight Again è una ninna nanna romantica, con sfondi malinconici, mentre Late September disarma con la sua dolcezza e quella sua coda tipica post rockiana.
In conclusione e a malincuore visto la stima che nutro verso il quintetto campano, “Midnight (R)Evolution” si rivela un lavoro non eccezionale, non del tutto riuscito. Un po' freddino e al di sotto delle grandi potenzialità cui gli A Toys Orchestra ci hanno oramai abituati. Speriamo nel prossimo capitolo.
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