Amycanbe
Amycanbe
Immaginate una domenica mattina di primavera.
Da sotto le lenzuola vi accorgete che il sole è già alto e qualcuno ha messo su il caffè.
Lo stereo suona note dolci e intime e vi vien voglia di sorridere.
La musica dei ravennati Amycanbe è esattamente quel tipo di musica che farebbe piacere sentire in una situazione del genere.
Adorabili melodie pop costruite su delicate chitarre e tastiere, e talvolta giocattoli e trascinanti assoli di tromba, profumano le composizioni di una leggerezza che ricorda vividamente le atmosfere morbide e rilassate di Emiliana Torrini, insieme con un brio unico del suo genere, quello del pop d'autore, che richiama alla mente Belle & Sebastian e Sodastream.
Il pensiero vaga tra ricordi d'infanzia, amori perduti e giornate di un'estate fa.
Ma ciò che impreziosisce veramente l'ep (oltre allo straordinario packaging!), è la voce di Francesa Amati, che profonda si insinua in ogni piega armonica, ci gioca e la lavora, carezzando le orecchie dell'ascoltatore come solo le voci originali e uniche sanno fare.
I ritornelli, inutile dirlo, si scolpiscono nella testa (provate ad ascoltare "Matthew & Mark" per più di due volte, e poi vedrete.)
E' un pop raffinato, malinconico, con la giusta dose di infantile noncuranza, e cosa più importante di tutte, coinvolgente.
Un gruppo appena nato (all'attivo solo un ep.) e cresciuto in cantine e freddi pomeriggi romagnoli, ma che sta facendo passi da gigante conquistando tutti i veri intenditori.
Per dirla con le parole di qualcun'altro, gli Amycanbe "non possono non piacere".
Da tenere d'occhio.
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