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R Recensione

6/10

Divano

Rimedi per ulcere in bocca, piaghe nelle gambe, rogna, magrezza, stitichezza e malinconia

Francesco Pizzinelli, dopo dodici anni alla guida del progetto Jocelyn Pulsar (con ben cinque dischi all’attivo), ha deciso di cominciare una nuova avventura sotto lo pseudonimo Divano: comodo di sicuro, anche se troppo appetibile per gli acari. “Rimedi per ulcere in bocca, piaghe nelle gambe, rogna, magrezza, stitichezza e malinconia” ruba il titolo dai consulti redatti dal medico seicentesco Francesco Redi; dove questi prescriveva mercurio, decotti, salsapariglia e biscotti, Divano intende invece curare la solitudine con la sua musica, ironica e spietata, certamente ben scritta, sebbene con eccessivi scivoloni vocali.

Il primo album del nuovo moniker consta di otto brani divertiti e/o divertenti, dove Divano si rende conto che non è più un giovincello (quantomai emblematico il pezzo “Smashing Pumpkins”); è altrettanto provocatorio quando si finge yuppie in “Canzone di quando va tutto bene” o quando s’accorge dell’involgarimento italiano in “Premiato Cinema Sorriso”; ha inoltre un pensiero gentile per la controfigura di Totò in “Dino Valdi” ed uno compassionevole per la sorella di Leopardi in “Don Paolo”. Infine si prende gioco di tutto e tutti ne “Il pezzo è bello se lo canta mia nonna”, con particolare riferimento agli artisti e al pubblico indie. Divano canta infatti: «La musica commerciale vuole un pubblico giovane. / La musica da discoteca vuole un pubblico giovane. / Anche la musica rock vuole un pubblico giovane. / Anche la musica pop vuole un pubblico giovane. / La musica indipendente fa come Benjamin Button, / è nata che era già vecchia e muore sempre più giovane».

Morto l’indie ancor prima di nascere e, pur non considerandomi un fan del bel canto, devo altresì precisare che la voce di Divano è poco coinvolgente. Molto probabilmente Pizzinelli non si prende troppo sul serio in questo disco – e i testi beffardi lo dimostrano – ma un po’ più d’attenzione al cantato ci voleva. Da parte sua «[il disco] rifugge da qualsiasi idea imposta sulla presunta qualità audio che un disco oggi deve avere». Amen.

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