Marcilo Agro e il duo Maravilha

Viva a Ilusao

Se volessimo fargli un torto potremmo ridefinirli per l’ennesima volta i Kings of Convenienceitaliani. Ma sbaglieremmo definizione, perché in realtà con Viva a Ilusao il terzetto novarese si dimostra maledettamente italiano.

È dai tempi di Cristina Donà , con l’album d’esordio ‘Tregua’, che non si sentivano atmosfere acustiche italiane efficaci da portare l’ascoltatore a capire che il cantato in italiano ha ancora un senso.

Un album che suona molto disco dell’amico immaginario, dove il senso ironico è sempre tenuto al limite, in meno di mezz’ora non si riesce a capire fino a che punto Marcilo ed i suoi vogliano farci sorridere oppure riflettere .

Così i brani scorrono via lisci “ pacati e minimali”, come direbbe qualcuno.

Da segnalare il simpatico inglese maccheronico di De vezze, l’intermezzo vocale di Again “Odio Nadia che mi da fastidio!”, unico difetto traspare da una canzone come la Zanzariera dove si avverte l’influenza troppo pesante dei Perturbazione.

Buona è l’idea di liricizzare (anche con canto lirico incluso) alcune recensioni fatte dai giornali in Tra l’altro, per la serie posso cantarti qualsiasi cosa anche la ricetta per la peperonata e comunque non ti deluderò. Alla faccia dei Kings of Convenience!