R Recensione

8/10

Damien*

Mart-Art

Non mi capita spesso, soprattutto ultimamente, di ascoltare un album e di rimanerne piacevolmente colpito dopo un semplice, veloce e fugace ascolto. Complimenti quindi ai Damien* per aver risvegliato il mio senso di patriottismo.

Si, vi sto parlando di un disco nato, cresciuto e prodotto nel bel paese, il che rende l'accaduto ancora più singolare.

Ma andiamo con ordine.

Chi sono i Damien*? Enrico Boccioletti, Ernesto Marchetti e Damiano Simoncini,giovane trio marchiggiano nato nel 2001, che dopo una gavetta lunga 7 anni tra Arezzo Wave, Primo Maggio, Rock Tv Tour, comparsate su alcune compilation e programmi per emergenti su radio nazionali, finalmente è arrivato al sudato disco di debutto. E che disco!

11 tracce condensate in poco più di mezz'ora, lasso di tempo più che sufficiente per capire che la sostanze c'è e che i nostri sembrano aver subito trovato la ricetta giusta per un ottimo...power-rock? power-pop? indie-rock'n roll? Boh, scegliete voi, io la definisco semplicemente ottima musica!

Canzoni come Bunburying non ti mettono solo allegria, ti fanno venir voglia di mettere sù un gruppo per poter regalare tre minuti di gioa ad un essere umano.

Melodie così semplici ma così contagiose che nemmeno te ne accorgi e le stai cantando sotto la doccia.

Ascoltando Mart/Art ciò che torna alla mente è quel vasto e mal definito universo indie rock di fine '90, Weezer, Graham Coxon, The Vines, per quelle chitarre che ruggiscono riff così puri e così carichi, ma anche nomi più attuali, perchè sono convinto che 80's Toons sarebbe potuta tranquillamente comparire nel debutto dei Pigeon Detective, così come sono certo che i Radio 4 avrebbero tanto voluto poter scrivere una canzone come Dames/Harlots. Tracce poi come Street Fighter 2 Turbo e Occasionally Tomboy sembrano uscite dal repertorio della versione 1.0 degli italianissimi Disco Drive, ovvero prima della sbandata per i Liars.

Ad ogni ascolto Mart/Art continua a trasudare spensieratezza rock'n roll, sarà forse per questo che i Damien* stessi ammettono di aver fatto quest'album con la speranza che la gente ne rimanga colpita o almeno incuriosità al punto da andarli a sentire/vedere dal vivo perchè, a loro avviso (e magari anche vostro), "il live segna lo spartiacque tra chi suona per (e con) passione e chi no".

Che dire, anche questa volta ci sono caduto dentro con tutte le braghe!

V Voti

Voto degli utenti: 5/10 in media su 2 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
REBBY 5/10

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.