R Recensione

9/10

Dinosaur Jr

Beyond

Il fantasma delle reunion si aggira ormai da anni nel mondo del rock, quasi a certificarne l’ormai totale subalternità alle spietate leggi del mercato, se non la conclamata morte creativa. Lo scempio perpetrato da Iggy Pop alla leggenda degli Stooges è l’ultimo esempio di una lunga catena di pugnalate inferte alla carcassa rockettara.

Non sono mancate per altro gradevoli eccezioni qualitative, dal discreto ( per quanto effimero) ritorno dei Jane’s Addiction alla stupefacente rentrée dei Wire, a testimonianza del fatto che si può avere ancora qualcosa da dire sul piano intrinsecamente musicale.

In quest’ ottica molti si sono sorpresi alla notizia del risveglio del Dinosauro, col ritorno del figliol prodigo Lou Barlow ad affiancare J Mascis e Murph in una formazione dotata di un curriculum immacolato. Acrimoniosamente sciolti nel 1989, di acqua ne era passata parecchia sotto i ponti fino al concerti del 2005 che ne hanno sancito il ricongiungimento. Conoscendo però i due, tra i più tormentati e puri talenti del rock americano negli ultimi 20 anni, in fondo non ci si stupisce più di tanto. Mascis da sempre combatte contro la noia, e riformare sotto le luci della ribalta deve essergli sembrato un ottimo antidoto, mentre a Barlow , cronicamente afflitto della “sindrome del bassista”, non sarà parso vero di poter ritornare in secondo piano.

Il frutto di ciò è “Beyond”. I primi due pezzi ( “Almost ready” e “Crumble”) evocano subito le stimmate del sound Dinosaur Jr: contorsioni di feedback e sferragliate melodiche vertiginose in osmotica unione. Ascoltare J, con il suo rifferama sgangherato ma mostruosamente conciso e la sua voce dinoccolata, è un po’ come ritrovare un vecchio amico dopo tanti anni, il compagno di banco alle medie complice di tanti scherzi ai professori o al primo della classe. Quando pensi che al massimo a “Beyond” potrai ascrivere un suadente effetto amarcord, arriva la traccia numero tre, “Pick me up”, di una magnificenza inaudita. Sei minuti spumeggianti, tranciati da un bridge sensazionale e rilanciati da brillanti divagazioni nel finale, con uno dei migliori Mascis di sempre.

Mentre inizi a chiederti cosa combina Barlow, ecco che spunta la sua voce nell’ autografa “Back to your heart”, sfolgorante cavalcata loser core degna dei primissimi Sebadoh.

A questo punto, ogni resistenza cade e ti lasci conquistare dal resto del disco: dalle litanie disincantate di ”This is all I came to do “, dagli stacchi sul baratro di un vulcano in esplosione di “Been there all the time”, dagli effluvi chitarristici, abrasivi e caustici come da younghiano copione in versione hardcore, di “ It’s me”. Assoli supersonici, volumi assordanti e un Murph che picchia come un ossesso dietro le pelli la fanno da padrone, ma poi Mascis rispolvera la sua evoluzione in songwriter di vaglia negli anni ‘90 nella filastrocca stralunata “We’re not alone” e soprattutto in “I got lost”, morbida e struggente gemma acustica, con falsetto volto a emulare zio Neil . Ancora Barlow rilancia la posta con la fulgida elegia elettrica “Lightning bulb”, mentre il Dinosauro si congeda con la dolce amara melodia di “If I knew” epitome dello stile del suo lunatico despota: ballad midtempo che si schianta in velocità tra deliranti assoli, per consegnarci uno degli album dell’anno.

Felice compromesso tra passato ingombrante, smagliante vena compositiva e ruggente potenza di esecuzione.

V Voti

Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 25 voti.

C Commenti

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doopcircus (ha votato 8 questo disco) alle 13:21 del 27 aprile 2007 ha scritto:

Emozionante

Bellissima recensione. Che emozione risentire la voce irresistibilmente lamentosa di Mascis. Finalmente una rentreé degna di tal nome !

ozzy(d) (ha votato 9 questo disco) alle 19:54 del 27 aprile 2007 ha scritto:

almost ready? yessss

Bravo, recensione perfetta. Questa è la dimostrazione che i gtruppi dovrebbero riunirsi solo quando sanno di avere in mano un pacchetto di canzoni in grado di non tangere la loro fama. L'album mi sembra tutto eccellente a un primo ascolto, Mascis è furioso,indiavolato, strascicato e indolente come sempre in un colpo solo, "Pick me up", "what if i knew" e " I got lost" sono già dei classici per me, e anche Barlow tira fuori i suoi pezzi migliori da almeno 13 anni a questa parte...Un disco che non ha una sola caduta di tono, sembra fatto nell'epoca d'oro del grunge e dell'alternative senza suonare assolutamente fuori tempo. Ora e sempre, Mascis is God!

Asidrec (ha votato 7 questo disco) alle 17:37 del 25 maggio 2007 ha scritto:

Non capisco tanto entusiasmo. Fuori tempo massimo.

Mascis is doG! (un bel Border Collie, direi)

Alessandro Pascale (ha votato 8 questo disco) alle 17:00 del 15 agosto 2007 ha scritto:

ottimo ritorno

non mi sembrava vero quando l'ho ascoltato. Forse niente di originale (specie riguardo agli standard dei dinosauri) ma la qualità è davvero altissima e le canzoni ci sono eccome.

SteveRogers (ha votato 10 questo disco) alle 17:23 del 15 ottobre 2007 ha scritto:

Scusate l'ignoranza...

Io non conoscevo i Dinosaur Jr... confesso la mia ignoranza! E li ho conosciuti con questa bella recensione che mi ha spinto ad ascoltare questo disco. Beh, probabilmente proprio perché non ho mai ascoltato i loro dischi precedenti... mi sono sembrati meravigliosi. Questo, soprattutto per un neofita, è un disco che colpisce. "Pick me up" è splendida. E grazie a questo disco mi sono andato a prendere i loro dischi precedenti... oltre al disco in sé, anche il farsi conoscere da nuove orecchie è un motivo perché sia stata utile questa reunion.

Dani.violetta (ha votato 9 questo disco) alle 17:32 del 15 ottobre 2007 ha scritto:

Bellissimo

Un gran bel disco. Bello dall'inizio alla fine. Uno dei migliori di quest'anno. Erano da anni che non si esprimevano così.

Mboma (ha votato 10 questo disco) alle 8:54 del 19 ottobre 2007 ha scritto:

album perfetto

simone coacci (ha votato 8 questo disco) alle 17:23 del 24 ottobre 2007 ha scritto:

Non lo sapessi ma lo so...

Come diceva quell'invertebrato di Massimo Boldi...

Non avrei scommesso una lira (di quelle grandi come lenzuola, fuoricorso dagli anni 50 che ogni tanto uso per soffiarmi il naso)su questo disco, ma ritrovarli così adulti eppure così incoscienti è stata forse la più bella sopresa (musicale) del 2007. Rispetto al passato: un taglio all' auto-erotismo (leggi distorsione) e tanta melodia, ma nevrotica, sfuggente, ipnotica, ubriacante. Alla soglia (o magari oltre)la soglia dei quarant'anni, quella di J Mascis non è la "storia di un impiegato" ma ancora "gioia e rivoluzione". Un altro mondo è possibile (almeno musicalmente). Come direbbe il Sig. Burns: "Eccellente!".

Lux (ha votato 6 questo disco) alle 17:05 del 10 aprile 2008 ha scritto:

La solita, amabile, solfa

Ottimo modo per invecchiare.

gigino (ha votato 10 questo disco) alle 17:00 del 30 aprile 2010 ha scritto:

UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE

Suicida (ha votato 6 questo disco) alle 8:45 del 11 ottobre 2011 ha scritto:

Le reunion sono sempre "Cattive abitudini" soprattutto se dopo 20 anni non ti sei un minimo evoluto e continui ad essere il solito cazzoncello ingrigito.