Guignol
Abile labile
I Guignol sono una band milanese formata da quattro elementi. Nati nel 1999, sono presto diventati leggenda negli ambienti cupi del blues meno sentimentale, nei boudoir delle signorine punk, nelle caverne buie dellunderground più cólto ed esigente. Pier Adduce (voce e chitarra), Stefano Fascioli (basso), Enrico Berton (batteria) e Davide Scarpato (chitarre e violino elettrico) la sanno lunga: dopo cinque dischi, pubblicati tra il 2005 e il 2014, ne propongono uno nuovo, con una indiscutibile qualità musicale. Sono certo che Abile labile sia uno di quei dischi destinati a goder di fama postuma, e qualcuna delle sue canzoni finirà in preziose playlist dellanno 2046 incentrate sullindie italiano degli anni 10.
Ma occupiamoci delloggi. In questo nuovo lavoro i Guignol seppelliscono questItalia sotto un labile strato di poesia. Prova ne sia Salvatore tuttofare, un fantozziano Gesucristo che rappresenta noi tutti, trenta-quarantenni alle prese con lavori saltuari, instabili, fluidi, geograficamente nomadi. Prova ne sia Il cielo su Milano, piombo antracite sulle nostre vite e famiglie sfibrate, usate, logorate come i gomiti dun maglione vecchio di scarsa fattura. Prova ne sia Sora Gemma e il crocifisso, storia di puttane e clienti abituali e ragazzini di primo pelo, e di come dietro la torba vi sia uno spiraglio di luce, un angolo diperuranio, apostrofo di Dio. Prova ne sia La coscienza di Ivano, italiano medio smunto e bonaccione, superficiale ma non ignorante, in balia dun ridicolo destino. Prova ne sia Il merlo, ricacciata a mo di reperto archeologico dal canzoniere di Piero Ciampi, il genio più maledettamente svogliato e scialacquatore della musica italiana, innalzato qui a simbolo dellimmaginario guignolesco.
Abile labile è un disco musicalmente eterogeneo: alle sbandate prog (La coscienza di Ivano) i Guignol alternano momenti di vero punk (Luomo senza qualità) e ballate più o meno rockeggianti (Polvere rossa, labbra nere); alle blande percussioni (Langolo) accostano organi e sviolinate dOltreoceano (Luci e sirene), e riff memorabili (Rifugio dei peccatori), e schitarrate assassine (Piccolo demone). Classici nell impostazione, originali nei contenuti, i Guignol si rivelano selvaggiamente urbani, figli dellunica vera metropoli multietnica italiana, e, al pari dellomonimo pupazzo francese, destinati alla mitologia.
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