R Recensione

8/10

Scisma

Rosemary Plexiglas

Mi è accaduto spesso di arrivare troppo tardi per vivere qualcosa in prima persona. Ho scoperto Andrea Pazienza poco prima che morisse. Ho sentito nominare Jeff Buckley per la prima volta quando quel genietto si è gettato nel fiume. Ho ascoltato per la prima volta Club Privè una settimana prima che i Massimo Volume si sciogliessero. Se ci riflettessi su, mi verrebbero in mente altri esempi illuminanti, ma credo di aver reso l'idea.

Torno in Italia dopo lunga permanenza all'estero, curioso di sapere come sta andando la scena musicale di casa nostra. E' il periodo dei primi Coldplay, il primo anno del nuovo secolo. Dopo aver assassinato qualcuno che mi ha raccomandato i Lunapop, un amico di nuovo corso mi dice "ma tu devi assolutamente ascoltare gli Scisma". Il nome mi evoca qualcosa di apocalittico, una versione biliosa dei CSI, il rumore di bulloni grattuggiati. "Ma ora si sono sciolti", aggiunge lui con nonchalance, come se annunciare la morte di una band possa essere paragonabile a chiedere la mortadella dal salumiere.

Così, alla cieca, mi impossesso di Rosemary Plexiglas, e di queste facce da new wave che suonano qualcosa di indefinibile. Ritmi tesi, tirati, a volte sbilenchi, una voce femminile da portarsi a letto, onde di chitarre precise e mai preponderanti, attimi di pura perfezione (L'Equilibrio, Negligenza) e soluzioni mai scontate, in un amalgama di rabbia e distensione coeso e perfettamente realizzato. Altissimo è il livello dei testi, come del resto ci si può aspettare dal talento di Paolo Benvegnù, che dimostra da subito una vena creativa destinata a marcare il suo percorso fino ai giorni nostri.

Il lavoro di produzione di Manuel Agnelli, che si occupa di questo lavoro nel periodo precedente Hai Paura Del Buio, esprime gli stessi istinti melodici d'insieme e riesce a raggiungere un ottimo equilibrio tra i diversi elementi del gruppo.

Un lavoro imprescindibile per farsi un'idea della scena musicale indipendente del Belpaese negli anni '90. Ascoltate gente, ascoltate.

V Voti

Voto degli utenti: 7,1/10 in media su 7 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Echo 8/10
george 8/10

C Commenti

Ci sono 7 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

Mr. Wave (ha votato 7 questo disco) alle 23:27 del 2 marzo 2009 ha scritto:

Un gioiellino misconosciuto del panorama 'indie' tricolore; diversi brani patiscono lievemente lo zampino di Manuel Agnelli, ma nonostante questo, l'album mantiene il suo potenziale intrinseco; come la voce femminile, eterea e limpida della bravissima Sara Mazo fusa al chitarrismo proteiforme e versatile di Paolo Benvegnù. Nel complesso, un disco molto buono, intervallato da episodi pregiati (Rosemary plexiglas, Completo

, Loop 43, L'equilibrio) ad altri un po' sottotono. Bravo Andrea [7.5]

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 23:38 del 2 marzo 2009 ha scritto:

Disco da inserire a margine della Storia del rock italiano, uscito quando sembrava fosse in corso una rivoluzione e che Arezzo Wave potesse diventare il nostro Lollapalooza. Da segnalare anche il precedente disco "Bombardando Cortina". Troppo bravi per essere amati.

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 23:40 del 4 marzo 2009 ha scritto:

Un album che ha fatto scuola in certi ambienti.

ozzy(d) (ha votato 7 questo disco) alle 14:20 del 16 marzo 2009 ha scritto:

Preferisco "armstrong", ma questo è comunque un piccolo classico indie tricolore. Peccato che Benvegnù da solista abbia fatto cagare giavellotti....

Roberto Maniglio (ha votato 8 questo disco) alle 23:01 del 16 marzo 2009 ha scritto:

Armstrong amplifica i pregi di Rosemary e segna la maturità della band. Non sò quanto abbia contribuito in questi due dischi Benvegnù (ha fatto tutto lui, come accade per altri leader di altre band?). Comunque da solista è solo "diverso", nè meglio nè peggio.

Echo (ha votato 8 questo disco) alle 18:07 del 25 marzo 2009 ha scritto:

è un bel disco, sicuramente meritava di essere registrato in modo migliore....

george (ha votato 8 questo disco) alle 21:46 del 21 aprile 2009 ha scritto:

Da riscoprire.....Benvegnù grande anche oggi!

Poi una grande persona. Con il gruppo con il quale suono abbiamo aperto un suo concerto ed è una delle persone più disponibili che io abbia mai conosciuto!! Ha guardato, tra il publico, tutto il nostro concerto e poi, nel camerino, su nostra richiesta ha suonato alcuni pezzi degli scisma chitarra e voce.......da volergli bene!!!!