The Helio Sequence

Negotiations

“Negotiations” è il secondo album per Sub Pop dei The Helio Sequence (il primo, “Keep Your Eyes Ahead”), e quinto full length dal 1997.

Prodotto e mixato in completa autonomia, e con stoica determinazione (le complicanze vocali del leader Brandon Summers; un’alluvione a devastare la sala di registrazione), il nuovo lavoro del duo di Portland si caratterizza come un indie rock sospeso tra aperture epiche ("One More Time", "October", "Downward Spiral") e intimismo astrale ("December", "Harvester of Souls", "The Measure"), dal taglio inglese (Doves, Keane; in certe rese new new wave, gli Editors) per rifiniture chitarristiche (“Open Letter”), ombre di riverberi e keyboard, quanto prossimo a certo (indie) pop rock americano (The Walkmen, Death Cab For Cutie) per consistenza e flavour proiettato. 

Le strutture ritmiche (Benjamin Weikel), cadenzate e dinamiche, sovente raddoppiano la carica di pathos dell'interpretazione vocale di Summers, modulata con emotività nelle espansioni cosmiche delle texture, magnetizzando senza eccessi - e con doratura melodica.

Innocui due momenti di rock potenzialmente radiofonico (in scia, in questo senso, dei Band of Horses o Nada Surf) come "When The Shadow Falls", summa compatta e pop dell'estetica degli Helio Sequence, e l'accumularsi lineare del climax (invero fragoroso e convincente) di “Hall of Mirrors”;  apatico, e affetto dalla stessa inconsistenza, il fingerpicking protratto di “Harverster of Souls”.

Meglio certe reiterazioni (per chitarra) e stratificazioni coperte di nera coltre (con effettaggio spacy e lieve tastiera vintage, nell'attacco di "Silence on Silence"), gli slanci astrali (in struggimenti) da malinconie per notti autunnali ("October"), e il raccoglimento cantautoriale (l'ancora fresca infatuazione dylaniana) in brani come "Dicember" (dal tratto scarno, nei suoi influssi da pop ballad stingiana)  e "The Measure" (But oh I don't want to be your insight, or your door or your key. I don't want to be the measure of your heart).

Un passo indietro per gli Helio Sequence, questo "Negotiations". Non, di certo, un disco sconsigliato.