R Recensione

4/10

Louis XIV

Slick Dogs and Ponies

Seconda prova per la band californiana dei Louis XIVdopo un discreto esordio dal sapore (new) garage/rock e una manciata di singoli azzeccati.

Il nuovo lavoro “Slick Dogs and Ponies“ sembra voler cambiare registro, affidandosi a contorsioni di testi e ritmiche che spaziano dal garage al glam/rock, che solo raramente trovano buon seguito(“Guilt By Association “, “There's A Traitor In This Room “) ma per lo più vanno a scopiazzare le chitarre alla Ac-Dc miscelandole al garage dei Black Rebel Motorcycle Club, con un risultato troppo pasticciato e fuori fuoco.

Un vero peccato, se consideriamo le buone carte che aveva sfoderato la band al suo esordio e se le raffrontiamo a questa seconda prova, che sembra perdersi in brani del tutto banali, privi di anima, nerbo e personalità: anche la sfrontatezza si ritmica e vocale sembrano svaporate nelle sonorità di un disco molto confuso; e anche quando i Louis XIV cercano di avvicinarsi al terreno del blues in “Free Won't Be What It Used To Be”, l’esperimento fallisce miseramente.

Un lavoro acerbo e privo dei buoni spunti del primo, di gran lunga superiore, debutto: se questa doveva essere la prova della maturità si consiglia di ritornare per il prossimo esame.

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