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R Recensione

6/10

A Place To Bury Strangers

Transfixiation

Quarto disco per gli A Place To Bury Strangers, che continuano a non muoversi di un millimetro dalla propria formula di noise rock erede del post punk più nero e però stravolto da distorsioni sonore aliene. L’impressione è che “Transfixiation”, come già il precedente “Worship” (2012), faccia sentire molto, più che l’acciaio delle corde, quello della gabbia dentro cui Oliver Ackermann e compagni si sono reclusi.

Qua i pezzi sono spesso schegge istantanee, dal minutaggio decisamente più breve rispetto al passato, per una specie di concentrazione ad altissima densità del rumore che crea, in effetti, momenti di abrasione insuperabile (“Love High”, scorticamento post punk sotto i due minuti; “What We Don’t See”, apice melodico, come un’immersione nella pece noise di un pezzo C86; la furia di “I Will Die”; “I’m So Clean”, quasi in stile Suicide), mentre stancano un po’, nell’ipnosi delle linee di basso e nel martellamento del cantato, le più strascicate “We’ve Come So Far” e “Fill The Void”.

Gli effetti sono concentrati sul suono delle chitarre, orrorifici quanto mai (“Straight”), ma, molto più che nel passato, anche sulla batteria, sferragliante e industriale per tutta la durata del disco. Fa eccezione l’inserto strumentale, con tastiere, di “Lower Zone”, che mostra possibili vie di fuga, tra psichedelia e post rock in acido, piuttosto interessanti. Dove i ritmi rallentano e la voce di Ackermann si fa catacombale, in compenso, il riverbero dei beat fa tremare le viscere (“Deeper”), per effetti che devono essere distruttivi in sede live.

Ecco, il fatto è che gli A Place To Bury Strangers sono sempre più una band da godersi dal vivo, lasciando girare in casa o nelle cuffie i primi due dischi, ben più meritevoli del paio successivo.

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Cas alle 10:47 del 19 febbraio 2015 ha scritto:

una proposta sempre più affine a quella -debitamente estremizzata- di gente come Blank Dog e Soft Moon. la personalità che aveva reso tanto affascinante un album come Exploding Head (dove le ibridazioni tra wave oscura, noise e shoegaze erano ben più sordide ed intricate) sembra sfumare nel tempo... sono ai primi ascolti ma le impressioni su questo Transfixiation sono molto simili alle tue, fra..