Pixies
Doolittle
"Doolittle" dei Pixies, inciso nell'1989, è uno dei lavori più importanti degli anni 80, un fulgido esempio di convivenza acrobatica tra noise rock e pop, la band una delle più influenti per tutto il Rock a venire. Forse il precedente "Surfer Rosa", il vero debutto dei Folletti (dopo l'Ep Come on Pilgrim) è ancor più importante da un punto di vista prettamente storico e innovativo, ma io ritengo questo "Doolittle" il disco della consacrazione, il manifesto del Pixies-pensiero: l'anima pop che si fonde con l'irruenza del punk, in poche parole. Ma non solo.
Già, perchè qui troviamo di tutto, non solo Pop e Punk, ma anche Noise Rock, New Wave, Ska, Surf e Rock'n Roll. Rock'n Roll sguainato, urlato, epilettico, come la prima traccia "DeBaser", un semplice quanto espressivo giro di basso ci introduce alla follia totale di questo pezzo alla Stooges, Black Francis è più in forma che mai, e lo si avverte immediatamente. Poi le delizie si susseguono una dopo l'altra: la psicopatica e schizofrenica "Tame", il Power Pop di "Wave Of Mutilation",l' ipnotica e implicitamente alienata "I Bleed".Per non parlare della splendida ballata di matrice Velvet Underground "Monkey Gone to Heaven", della violenta e straziante "Dead", della dolce e amorevole"Here Comes Your Man". Si nota subito l'intento dei Folletti. In pratica non si assiste ad un abbandono della classica forma canzone, tutt'altro, i Pixies ci sguazzano dentro. I quattro però, grazie ad una destrutturazione e frammentazione della stessa, danno vita ad un garage rock eccentrico e caotico, con riff distorti e spastici, accessi noise e con un' alternanza delle due voci, quella di Francis e di Kim Deal, che completa l'opera allucinata.
Il risultato è un'implosione di svariate influenze (dagli Husker Du, ai Jesus and Mary Chain, ai Pere Ubu) destabilizzante che si estrinseca, in media, in un paio di minuti a canzone. E ancora troviamo, quindi, gag demenziali quali "Mr Grieves"( con contaminazioni Ska) e "La La Love You" ,di stampo New Wave. Senza dimenticare la sofferta nenia "Hey", la decisa e prorompente"Gouge Away" e la serena e sommessa "Silver". Un viaggio indimenticabile lungo un lavoro organico, affascinante, e sempre attuale.
I Nirvana faranno tesoro di questa lezione di Rock. Arriveranno addirittura ad eseguire un "copia-incolla" con il riff del refrain di "U-Mass" (dal disco " Trompe le Monde" del '91) e lo trasferiranno nell'inno generazionale per giovani alienati di "Smells Like Teen Spirits". Ma tutto il rock alternativo dei '90 ne sarà pesantemente influenzato e debitore.
Ora io non so se le scimmie giungeranno in paradiso come prospettato dai Folletti, certo è che, i Pixies, un posto nel paradiso del Rock se lo meritano
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