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R Recensione

8/10

Arandel

In D

Come un misterioso eroe mascherato. Arandel, anonimo, imperscrutabile. La sua vera identità è rigorosamente celata al mondo, e la maschera di ferro con cui costruisce la propria immagine è la sua stessa musica. Compare praticamente dal nulla in questo 2010, consegna al mondo un'impronta profonda con su scritto "In D", e nel nulla ritorna, lasciando che i rumours intorno a questo album si moltiplichino incontrastati.

Disco difficile. Alieno, indefinito, fuori dal tempo, senza una precisa origine. Minimal solo ad un'occhiata superficiale, nasconde un substrato di stili ed effetti differenti che rendono impossibile qualsiasi categorizzazione, e trasformano il suo ascolto in un'esperienza non solo più interessante, ma anche più impegnativa. L'anonimato, la dimensione di vuoto insolubile era in effetti il terreno più fertile in cui partorire questa strana creatura, e diventa un fattore importante che ne plasma la forma.

Insondabile monolite kubrickiano, "In D" è un disco corposo, contaminato, (ri)pieno. Occorre pazienza. Come quella di Sergio Leone: inquadrature spalmate, primi piani in blocco statuario, cura dei dettagli; e infatti volano i cespugli all'ombra del Saloon, presagio di un duello imminente... ma fittizio, terminato ancor prima che si possa dire "a te la scelta dell'arma"; un western inghiottito in un ritmo soft-electronic impalpabile, fatto di samples ambient e drum machines, una intelligent music troppo orientata allo stimolo cerebrale perchè possa ancora considerarsi IDM, nonostante una morbida pulsazione ne accompagni volentieri l'incanto. E tutto questo è solo "#1", traccia di apertura, per intenderci.

Ma basta proseguire per perdere del tutto le coordinate spazio-temporali: si viaggia, è proprio il caso di dirlo, tra rimembranze dub e voci sospese, come fossimo dentro una bolla d'aria ("#5"), parentesi di mistico esoterismo teleguidato da arpe digitali, bastoni della pioggia sciamanici e voci degli spiriti terrestri ("#6") e attimi di space music minimalista dalla forte caratura emozionale ("#7").

L'uomo-non-uomo, la donna-non-donna, sì insomma Arandel, riesce a consacrare "finchè morte non li separi" melodia, rumore e beat; da perfetto geometra, fa quadrare piccole sessioni simil free-jazz tra battiti sospesi di batterie, brusche interruzioni ed evoluzioni glitch psicotrope tanto potenti da sconfinare nell'allucinazione ipnagogica ("#9").

Sempre più padrone del proscenio, questo Fantasma dell'Opera elettronica ci ammalia con classe muovendosi disinvolto sino ai tetti più alti dell'avanguardia, con la grazia di un felino francese e la consapevolezza di un veterano di pace: chitarre sature, pianoforte al cristallo, dolci urletti infantili, new age ipnotica... ("#10").

E così via, senza un solo momento di pausa, con strumenti di ogni tipo che si rincorrono tra loro e stratificazioni perfettamente cesellate, Arandel l'unknown maneggia con cura anche l'acqua, come fosse padrone di un waterworld plasmato a ogni tocco di xilofono ("#8"). Davvero un artista delizioso, che non esagera mai con effetti-sorpresa forzati nè esaspera il tono, il tiro o la portata della propria res musica; semplicemente lascia che questa fitta ragnatela di trip parli per sè.

A dire il vero, entrare in ogni singola sfumatura di "In D" è impresa tanto intricata quanto superflua. La chiave di volta dell'intero album, il suo basso profilo sonoro, si rivela affrontandolo nella sua compatta totalità: un viaggio tra prismi e rifrazioni, tonalità opache e riflessi abbaglianti di luce; capace come pochi altri di entrare nella soggettività dell'ascoltatore, ma ricco nello stesso tempo di stimoli neurali, laddove i giochi di scomposizione e ricomposizione dei pattern e delle trame melodiche non diventano altro che mirabili spettri radioattivi.

"In D" è un album ai limiti del narcotismo, da ascoltare a notte fonda, tra sensi annebbiati e difficoltà nel focalizzare l'attenzione, possibilmente a stretto contatto con la natura incontaminata.

E se la musica è in grado di innamorare, questo è il disco che può farlo.

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Voto degli utenti: 7,7/10 in media su 18 voti.

C Commenti

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bill_carson (ha votato 9 questo disco) alle 0:15 del 20 settembre 2010 ha scritto:

meraviglioso...

tra i dischi dell'anno.

tarantula (ha votato 7 questo disco) alle 7:58 del 20 settembre 2010 ha scritto:

Parte benissimo con #1, perde incisività con le successive ma rialza la china ala grande con #7. Poi confonde di nuovo le carte con #9, #10 e #8 ma non riesce ad emozionare. Il cuore torna a battere alla grande con #3 (forse il migliore del lotto!) e si chiude, dolcemente, con #Epilogue.

Grande disco, da ascoltare nella sua interezza perché vive di singoli ma di un unica marea sonora che si gonfia e s'acquieta trasportando cuore e cervello nel suo fluire.

modulo_c (ha votato 9 questo disco) alle 13:53 del 20 settembre 2010 ha scritto:

nuovo classico

sicuramento sfrecciato ai piani alti della top 10 2010. per me e' un nuovo classico, ridefinisce l'ambient. Ci trovo un po' di Murcof. Dalla prima battuta si capisce che non si sta ascoltando un dischetto del cavolo. Mi riusciro' mai a procurare il disco fisicamente? Per ora l'ho solo scaricato dal sito.

synth_charmer, autore, alle 13:59 del 20 settembre 2010 ha scritto:

RE: nuovo classico

boh! Anch'io non sono sicuro di come acquistare una copia materiale di questo disco. Nemmeno il sito dell'etichetta discografica sembra aiutare, mi pare faccia solo acquistare il download. Che peccato, staremo a vedere..

Filippo Maradei, autore, alle 14:03 del 20 settembre 2010 ha scritto:

RE: Nemmeno il sito dell'etichetta discografica sembra aiutare, mi pare faccia solo acquistare il download.

Si confermo, niente copie fisiche per il momento: gran peccato, ma vabbè...

gull (ha votato 7 questo disco) alle 22:09 del 20 settembre 2010 ha scritto:

Anche a me è piaciuto. Ha un "qualcosa" di particolare. Bravi voi due a recensirlo.

bill_carson (ha votato 9 questo disco) alle 9:36 del 21 settembre 2010 ha scritto:

vero, non si trova...

l'avevo messo in lista. vorrei comprarlo!

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 15:27 del 2 marzo 2011 ha scritto:

Una favola sto mp3 (Ueh Infinè, se butti fuori il vinile giuro che lo compro eheh), sembra una jam session tra i giovani Popol vuh e Tangerine dream (di Klaus Shulze), roba da leccarsi i baffi, soprattutto col volume dello stereo sparato alto, a rischio di lite coi vicini.

modulo_c (ha votato 9 questo disco) alle 22:50 del 20 aprile 2011 ha scritto:

l'oggetto, finalmente

stavo acquistando on-line l'ottimo (secondo me) "space is only noise", dopo averlo cercato invano in alcuni negozi a Milano, quando mi sono accorto che anche "In-D" era disponibile in CD. Finalmente!!!! Sembra che riusciro' a possedere fisicamente questa perla di album...

synth_charmer, autore, alle 22:53 del 20 aprile 2011 ha scritto:

RE: l'oggetto, finalmente

sicuro? L'etichetta continua a fare la gnorri. Link please?

modulo_c (ha votato 9 questo disco) alle 23:01 del 20 aprile 2011 ha scritto:

RE: RE: l'oggetto, finalmente

non ci credero' neanche io fin quando non lo scartero', ma per il momento l'ho ordinato, vediamo cosa m'arriva. https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85Z%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Dpopular&field-keywords=arandel&x=0&y=0

synth_charmer, autore, alle 23:07 del 20 aprile 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: l'oggetto, finalmente

Uh! Agoria sarà stato un flop allora quasi quasi..

modulo_c (ha votato 9 questo disco) alle 21:01 del 27 aprile 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: l'oggetto, finalmente

Caro Synth, il disco e' arrivato. E' lui. Confezione minimalista (c'era da aspettarselo...) di cartone. L'incisione mi sembra buona. Finalmente le Aliante diffondono tutti le voci, i suoni ed i rumori al posto giusto. Ed il viaggio e' ulteriormente migliorato...

synth_charmer, autore, alle 21:51 del 27 aprile 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: l'oggetto, finalmente

ho paura che passerò ad Amazon anch'io. Da quando mi son trasferito non mi arriva più nulla da Play.com

bill_carson (ha votato 9 questo disco) alle 13:44 del 16 dicembre 2012 ha scritto:

riascoltato ieri. che gran disco. ma quando torna?

cnmarcy (ha votato 7 questo disco) alle 21:14 del 7 marzo 2013 ha scritto:

gran bel disco, ma non tutti i brani sono dello stesso livello. Grandi #7 e #3.