R Recensione

7/10

Le Vibrazioni

Officine Meccaniche

Premessa: Ancor prima di addentrarsi nella lettura della recensione, consiglierei ai nostri cari amici-lettori di non avere pregiudizio alcuno su Le Vibrazioni (come,stupidamente e ignorantemente, purtroppo accade nel mondo musicale italiano), poiché, al dì la dei gusti personali, rappresentano degnamente e meritatamente in studio e in primis dal vivo, soprattutto per il percorso di evoluzione avuto nei precedenti 15 anni di dura gavetta alle spalle aprendo i concerti dei vari Afterhours, Bluvertigo, una delle migliori Band professionistiche del panorama Rock nostrano. Buona lettura.

 

Officine Meccaniche: il momento che precede l'ascolto dell'intero album è incentrato sul suo titolo; al dì la dell'omaggio reso agli studi di registrazione milanesi di Mauro Pagani (Le Officine Meccaniche appunto) in cui è avvenuta la produzione dell'opera, il suo nome rende, ad un primo e brusco impatto, l'idea di un duro e sporco lavoro, di un disco ricercato,elaborato, evoluto, sudato nel tempo...così appare e cosi è realmente.

Questo concept album, registrato interamente e magistralmente su nastro analogico, dimostra come il Rock degli anni 70 possa sì essere la fonte ispiratrice di una band ma proposto con elegante originalità senza compromessi e reso in una chiave di lettura moderna del Rock anche grazie all'unicità vocale di Francesco Sarcina.

La prima traccia dell'album, Fermi senza forma, è una intensa miscela acida,caleidoscopica di suoni martellanti e melodici al tempo stesso (splendido l'ipnotico basso che ritorna continuamente nel pezzo assieme all'inciso psichedelico delle chitarre) che rispecchiano al massimo la ruvida, cruda, critica realtà del testo.

La capacità di produrre ancora oggi un funky piacevole, spensierato e degno di nota è una delle caratteristiche rock, anche se non la principale, del gruppo milanese; Sai ne è la convincente prova nella sua esplosione di ritmi gioiosi, ballabili e percussivi che proiettano l'ascoltatore in un surrale party sulle note spiagge americane.

Il delizioso sensibile arpeggio iniziale di Se, manifesta quella che è la parte più melodica del quartetto, in cui ritornello e testo girano e rigirano in continuazione, come accade in tali casi, diventando il più classico dei singoli-tormentoni con cui vengono lanciato gli album.

Dimmi, ballad con emozionante scrittura rivolta al padre del cantante costretto sulla sedia a rotelle, delude invece da un punto di vista sonoro nella sua “dichiarata” e superficiale orecchiabilità, cadendo nello stesso errore de L'Altro giorno che verrà; queste 2 tracce rappresentano gli anelli deboli del disco, presentando una struttura musicale che non lascia il segno.

La psichedelia e la grandiosità inventiva risorge in Introduzione ad uno stato di distacco da reale, uno splendido e lisergico, sognante viaggio strumentale, in cui viene fuori la pregevole fattura tecnica dei 4 musicisti in una complessità di suoni magistrali e resi ancor più sapienti dalla presenza dell'orchestra, in un ampliamento totale della percezione ormai già avvenuto e che ci trasporta nella fredda e cupa Portami via, dark song coraggiosamente lanciata come secondo singolo, in cui è il theremin a farla da padrone nel suo sapiente e sensibile utilizzo; meraviglioso il melodico e tetro riff di chitarra che accompagna tutto il brano che si sfalda delicatamente nell'acuto finale del pezzo, in cui la voce di Sarcina si alza poderosamente e raggiunge la sua essenza più profonda.

L'inganno del potere è un interessante passaggio moderno ed evoluto del R 'n R in cui il finale merita un attenzione particolare dovuta ai riff decisamente caratteristici e goliardici ed alla geniale aggiunta a fine brano della voce del Sarcina bambino registrata in un esilarante momento in cui “canta in inglese” dimostrandone già la grande abilità innata.

Man mano che l'album scorre nel suo ascolto, avverto una strana sensazione, qualcosa sta per avvenire...qualcosa di magico entra pian piano e da lontano, arriva al mio orecchio in modo strabiliante e distorto; è lo splendido organo introduttivo di Drammaturgia che rende già l'occhio lucido che sa di risate esilaranti...un'alcolica e inebriante visione di una serata eroticamente clownesca, trascorsa dal Sarcina ad un party dell'alta aristocrazia milanese. Il racconto reso fantasticamente fiabesco e burtiano dal cantante è musicalmente ineccepibile, i ritmi musicali seguono di pari passo quelli verbali, esplodendo nel ritornello in un fantastico Stoner che non ha nulla da invidiare agli amati QOTSA, in cui la schizofrenica e arrembante dissonanza ritmica (superbo Alessandro Deidda, che ne fa, alla batteria, uno dei migliori in Italia) gli azzardati ed ottimi contro-tempi (dovuta all'elegante tecnica del chitarrista/pianista Stefano Verderi) risaltano in modo egregio nel ritornello, in cui vengono messi in luce la teatralità e l'ambiguità del brano:

"Sale dentro me 

fa male ma 

a me piace così...così...così 

purchè non mi si tocchi!”.

L'assolo chitarristico nel finale di Francesco Sarcina è sicuramente il miglior modo di porre fine ad una (sur)Reale narrazione erotico-musicale.

La rabbia melodica e bramosa pervade l'immaginaria e sognante Eclettica, incantevole rock ballad di 8 min, in cui viene fuori la caratteristica improvvisativa del gruppo in un crescendo a tratti psichedelico, sperimentale ed essenzialmente strumentale che non facilita qualsiasi distacco dalla realtà.

Essere una Rock Band nel panorama italiano è estremamente difficile.

Appartenere ad una Major comporta scelte coraggiose.

Avere un proprio caratteristico Sound è qualcosa di speciale e proibitivo.

Evolversi e Sperimentare non è da tutti.

Suonare con tecnica e bravura dal vivo possono permetterselo in pochi.

Ragazzi, Le Vibrazioni sono tutto questo.

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REBBY 3/10
Zorba 1/10

C Commenti

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sarah alle 10:18 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

Mi hanno sempre fatto pensare ai Dik Dik 35 anni dopo eh eh.....

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 13:09 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

eh eh a parte le simpatiche e carine somiglianze con i Dik Dik (anche se non c entrano tanto...) Le Vibrazioni sono un vero gruppo Rock con le palle: dal vivo dei mostri di bravura, tecnica, performance, tenuta del palco impressionante...live rendono il triplo dell'album registrato sapientemente in studio su nastro analogico vorrei ricordare...Ragazzi vi consiglio vivamente di ascoltarli in primis e soprattutto se vi capita di vederli dal vivo perchè picchiano duro e sono spettacolari...io all'inizio della loro carriera(da Dedicato a Te) ero un pò ditubante ma vedendoli dal vivo sono diventati il mio gruppo preferito proprio perchè spaccano e sono bravi di brutto.

ozzy(d) alle 15:01 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

Sì, spaccano senza ombra di dubbio. I maroni.

simone coacci alle 15:44 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

A me è capitato di vederli dal vivo (era gratis, ero ubriaco, era una sagra di paese, per quanto mi riguarda potevano suonare anche i Be-Hive, avrei applaudito comunque, senza fare una piega). E sono effettivamente un gruppo vero, nel senso che sanno suonare in modo apprezzabile, con un anima hard/glam soffocata dall’infinità di porcherie sdolcinate che sono stati indotti a scrivere e a pubblicare per avere successo. Detto questo i superlativi tipo: spaccare e mostri di bravura li terrei in serbo per altre e più appropriate occasioni.

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 16:15 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

Ragazzi, purtroppo l'immagine iniziale di un gruppo ed i relativi singoli commerciali usciti non aiutano a far ricredere la gente...loro sono apprezzabili perchè hanno fatto un percorso di evoluzione vera e propria e contraria rispetto a quello che fanno oggi Negramaro e simili...Loro hanno iniziato in una maniera (per il successo) e stanno procedendo in un altra (per l'underground) ed infatti ci sn fatti che lo dimostrano: 1) andatevi a sentire in ordine di anno i loro 3 album, noterete per forza nell'ultimo un evoluzione ed un cambiamento deciso e voluto,come loro stessi hanno ammesso...2) i primi 2 album hanno venduto parecchio proprio perchè molto pop/rock, l'ultimo invece ha venduto poco meno ed ha comportato una perdita di fan importante (quelli legati al pop commerciale di Dedicato a te, Vieni da me...) e questo cosa loro l'hanno accolta cm una fortuna e liberazione...sono assolutamente convinti della strada che stanno intraprendendo che va verso la ricerca e l'underground...3) poi ci sarà pur un motivo per cui gruppi come Bluvertigo, Afterhours, Marlene Kuntz li chiamavano ad aprire i loro concerti e Piero Pelù li ha dichiarati come miglior band rock del panorama italiano...quindi ragazzi prima di giudicare, io dico sempre di informarsi su qualcosa, conoscerla, approfondirla e dopo dare giudizi e critiche senza basarsi però sui pregiudizi...createvi la vostra critica senza condizionamenti di base e poi mi fate sapere...altro che Baustelle (che dal vivo fanno CAGARE) ed altri gruppi come Fine Before You Came e simili che nn portano nulla di nuovo e sono cose già sentite e risentite...Come ho scritto nella recensione: i gruppi che suonano dal vivo egregiamente sono pochi e tra questi ci sn Le Vibrazioni che consiglio di vederli oltretutto senza ubriacature varie...Scusate ragazzi ma questa è una battaglia che conduco da anni e molta gente si è ricreduta perchè li hanno visti dal vivo...cazzo

simone coacci alle 16:19 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

Qui si conversa e ci si scambiano opionioni. Non esistono verità assolute. Le battaglie facciamole per cose serie, plis.

bargeld alle 16:33 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

beh, è vero, da più parti (parti autorevoli, intendo) ho sentito parlare in termini entusiastici di questo gruppo nella dimensione live. concordo anche sul fatto che i baustelle non sappiano assolutamente stare su un palco. però, sarà che un mio amico che suona rumorosissimo grind li ha sempre chiamati "i vibratori", io il coraggio di andare a vederli in concerto, o di acquistare o solo ascoltare un loro disco, non ce l'ho. sono il classico ascoltatore schizzinoso, e non ho le palle.

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 17:17 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

"battaglia" era per dire...ho il coraggio di prendere le posizioni di un gruppo di cui ho grande ammirazione e di pubblicizzarlo al massimo nell'ambiente undeground che io per certi aspetto ritengo abbia la puzza sotto il naso, cioè accetta solo realtà-musica riconducibile a determinati artisti o gruppi che fanno riferimenti ad altri più importanti nella scena...si da troppo importanza a gruppi che in realtà nn producono niente di nuovo e significativo e soprattutto nn hanno un loro sound caratteristico...mi riferisco all'esaltazione di gruppi come Fine Before You Came ecc...il pregiudizio ripeto è brutta cosa...

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 17:21 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

cmq anch io sono un ascoltatore schizzinoso e non ho le di comprare certi dischi tipo Il Teatro Degli Orrori, Marlene Kuntz ed altri della scena...anche se ammetto la loro bravura..però per fare i recensori bisogna "non essere ascoltatori schizzinosi" ma essere oggettivi ed obiettivi nel saper analizzare e criticare la musica in generale...

bargeld alle 17:25 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

RE: cmq anch io sono un ascoltatore schizzinoso e non ho le di comprare certi dischi

allora siamo uguali!

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 17:49 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

meglio così allora

Emash alle 19:31 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

li ho sentiti dal vivo anche io, andiamoci piano, "spaccano di brutto".. semplicemente sanno suonare, e ci mancherebbe altro, dovrebbe essere scontato questo vista la posizione in cui sono. Poi non è che puoi parlare di pregiudizi se due album su tre sono pappa per ragazzine insomma ci hanno sguazzato un bel po' prima di decidere di darsi all'underground, a questo punto con l'aggravante che sputare così nel piatto dove si è mangiato, rinnegando un certo tipo di pubblico che poi è quello che ti ha dato i soldi, è quantomeno un atteggiamento maleducato, il che è ancor più irritante considerando quanto Sarcina si atteggi esteticamente da intellettuale montato. Per finire, un gruppo che esordisce con il Sussidiario non può lontanamente essere accostato a un gruppo che esordisce trasformando stairway to heaven in un tormentone per quindicenni. Anche perchè la dimensione live (mi tocca concordare però con quanto dici sul noto problema baustelle in questo senso) è un'altra cosa rispetto al disco..

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 21:09 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

ragazzi spaccano e spaccano veramente...cmq non è che hanno rinnegato "Dedicato a te" ed il loro pubblico da "popular music", hanno semplicemente (per modo di dire visto che hanno un contratto con la Sony Music che è una bella gatta da pelare) acquisito il completo potere decisionale su se stessi (infatti si autogestiscono praticamente in tutto) ed hanno deciso di attuare un percorso di evoluzione che un gruppo ambizioso fa "normalmente" (e nn sempre succede, vedi il caso negramaro che hanno fatto schifosamente il contrario) avvisando il loro pubblico: noi proseguiamo per la nostra strada sposando pienamente la nostra natura Rock, chi ci vuol seguire siamo contenti altrimenti perderemo fans senza problemi cmq a gennaio uscirà il quarto album e lì vedremo se la svolta sarà definitiva o ancora di passaggio come l'ultimo disco ed a noi l'ardua sentenza

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 21:12 del 4 dicembre 2009 ha scritto:

e poi ragazzi: quanti gruppi possono permettersi si registrare su nastro analogico che è tanto costoso e non permette errori se non sai suonare perfettamente? loro l'hanno fatto proprio perchè possono farlo con la tecnica che c hanno...

Lezabeth Scott alle 0:09 del 5 dicembre 2009 ha scritto:

Drammaturgo, dai un taglio a 'sto monologo, lo dico nel tuo interesse. Io non so quanti gruppi hai ascoltato in vita tua. Ma ti assicuro che i mostri di bravura sono altri.

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 19:12 del 6 dicembre 2009 ha scritto:

MONOLOGO MONOLOGO MONOLOGO...nn m interessa, anzi volevo aggiungere un' altra notizia: l'album è stato prodotto da Marco Trentacoste (Deasonika e Rezophonic)

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 15:06 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

PRIMO SINGOLO DEL NUOVO ALBUM

Per tutti gli scettici: é in rotazione in radio "Respiro", primo estratto del nuovo album "Le strade del tempo" in uscita a gennaio. Aspetti vostri commenti se avrete modo di ascoltare la song. ciao ciao e grazie per l'attenzione

Dr.Paul alle 15:15 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

in altri tempi per le tue ultime sei righe di recensione (assurde, surreali) avrei scatenato una guerra, oggi sono cresciuto, non lo faccio piu )))

band pessima sotto tutti i punti di vista (che sappiano suonare è il minimo)

SamJack alle 16:53 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

Dr. Paul, qua andiamo d'accordo........

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 19:30 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

pessima sotto tutti i punti di vista non credo proprio...cmq questa frase "che sappiano suonare è il minimo" è raccapricciante...si da tutto per scontato e la scontatezza porta al pregiudizio...ma nessuno ricorda che conoscere un qualcosa e cambiare idea, opinione è una cosa bellissima e intelligente...poi se è una questione di "gusto musicale" allora pace

simone coacci alle 20:09 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

La questione, caro drammaturgo, è che tu non sei un profeta e i “Vibratori” non sono il verbo. Qualche dischetto, nelle nostre misere vite, l’abbiamo ascoltato anche noi. E se un gruppo è buono o mediocre ce ne accorgiamo da soli. Quindi piantala co’ sta tiritera da piazzista perché non devi convincere nessuno. E la nostra pazienza è tanta, ma non infinita. E tu sei già a buon punto...

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 23:17 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

ahahahahah yauuuuhhhh, quanti dischetti hai ascoltato, scommetto tutti di artisti stranieri, giusto? ahahah

ps: mi fai ridere....mah ahahah ahahahah e tu 6 mediocre...

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 23:19 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

e porta rispetto alla musica e ai musicisti, please...ed io sbraito in piazza...e poi ascoltate i dischetti...ma quelli seri...ciao ciao

simone coacci alle 23:30 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

Madonna, la maturità della tua replica mi ha letteralmente scioccato. Ma tutti qui vengono??? Ma che è luna piena?

loson alle 23:33 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

Ce lo vuoi dire quali sono i dischetti seri da ascoltare, una buona volta? Così ci mettiamo in pari con i semidei e forse (forse...) raggiungiamo i tuoi livelli di conoscenza.

bargeld alle 23:36 del 14 dicembre 2009 ha scritto:

RE: raggiungiamo i tuoi livelli di conoscenza.

magari!

SamJack alle 8:03 del 15 dicembre 2009 ha scritto:

Perchè Simone "tutti qui vengono"?

drammaturgo, autore, (ha votato 7 questo disco) alle 20:05 del 15 dicembre 2009 ha scritto:

la mia risposta merita lo stesso stile delle tue affermazioni...di uno che ha la puzza sotto il naso, come te caro Coacci

simone coacci alle 20:33 del 15 dicembre 2009 ha scritto:

Veramente tu non hai risposto niente. Hai solo fatto pubblicità occulta ai Vibratori. Ti abbiamo anche chiesto, per bocca di Loson, altro ignorante peggio di me: gentilmente facci sapere quali sono questi dischetti italiani che meritano così potremo dissipare una volta per tutte il pregiudizio che ci ottenebra. Ma tu in dieci interventi a pioggia non ci hai ancora spiegato nulla.

GOP alle 17:07 del 16 dicembre 2009 ha scritto:

Sarà...sarà che dal vivo siano superbi...sarà apprezzabile il tentativo di cambiare rotta dopo quei primi pezzi raccapriccianti...sarà che ora fanno musica di qualità...ma al massimo sono passati dall'essere una possibile meteora ad un affermato gruppo mediocre. le sonorità non sono nuove, la voce non è particolare ed i testi sono sempre quelli. quelli dal lessico ad effetto...siamo oscuri e dannati, e allo stesso tempo sofferenti e fragili. comincia ad essere un po' irritante.

dal disprezzo iniziale provato con "immensamente giulia" o quello che è, mi sono ricreduto anche solo con "vieni da me" per la qualità dal vivo al concerto del primo maggio...ma mediocri sono diventati e mediocri rimarranno. ripensando ai grandi gruppi italiani che hanno lasciato un segno, mi rivolta il solo pensiero di accostargli le Vibrazioni. e il fatto che ora come ora siano il meglio sulla piazza, dimostra solo il declino del rock italiano. nulla di più delle decine di gruppi rimasti in secondo piano anche nel panorama underground...e non cambierà neanche dopo Respiro. ma un piccolo sforzo per fare qualcosa di originale?