Placebo
Loud Like Love
O si amano o si odiano, non ci sono mezzi termini. I Placebo sono così.
Dopo sei album, l'inconfondibile voce di Brian Molko continua imperterrita a costruire buone melodie sulle solite armonie minori che confluiscono in ritornelli aperti e orecchiabili.
Chi ama le certezze nella musica può comprare o scaricare da iTunes il disco, senza il rischio di trovarsi deluso; chi si è stancato della formula Placebo, si tenga alla larga da Loud Like Love.
Dimentichiamo il periodo di Sleeping With Ghost o di Without You I'm Nothing e rassegnamoci ad ascoltare ottimi esercizi di stile, spesso privi di urgenza.
La formula ormai consolidata non si sposta di un millimetro, quindi l'unico modo per poter capire il valore di questo lavoro è scoprire quali canzoni funzionano meglio e quali, invece, proprio non girano.
Il primo singolo Too Many Friends ha tutte le caratteristiche per rimanere in testa fin dal primo ascolto; un brano furbo, con un testo che colpisce sin dalla prima frase e una struttura vincente per le playlist radiofoniche. Non c'è che dire, è scritto bene e prometteva buone prospettive anche sulla tenuta dell'intero disco... e invece già nelle prime tracce della scaletta, si cade in risoluzioni scontate e già sentite altrove (Scene Of Crime, Hold On To Me).
I pezzi più tirati come Rob The Bank o Purify suonano sempre alla grande, ma si fermano lì, sulla linea di confine tra l'autocompiacimento e la noia.
Exit Wounds è uno dei brani più riusciti dell'intera scaletta: siamo sempre sulle solite strutture pop - rock, ma qui tutto gira come si deve e il ritornello funziona perfettamente.
Piccole tracce di rinnovamento si possono cercare verso la fine del disco, in Begin The End, un brano coinvolgente, che, pur mantenendo intatte le caratteristiche base della band, si sviluppa in un lungo crescendo emotivo e sonoro che si stacca un po' dal classico schema strofa-ritornello.
Troppo poco per una band che ha avuto grandi momenti di scrittura e che torna in pompa magna dopo 4 anni di assenza.
"Forti (o rumorosi?) come l'amore"... sì, come quegli amori adolescenziali estivi, emotivamente "forti" ma brevi: tempo un mese e te ne sei già dimenticato.
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