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R Recensione

9/10

Smashing Pumpkins

Mellon Collie & The Infinite Sadness

"Il mondo è un vampiro": lo sa bene Billy Corgan, lo descrive ugualmente bene, attraverso queste due ore di rock emozionanti. Due sono i sentimenti che traspaiono in questo disco: rabbia e tristezza, infinite, vivide, dolenti diversamente, che prendono forma musicale in questo doppio cd.

Emozionante. Ascoltarlo può far male. Può far male, può infastidire la voce nasale di Corgan che intona versi commoventi e reali, commoventi perchè reali. La sinfonica "Tonight tonight" è maestosamente presa per mano dai violini, condotta all'altare sacro della musica rock. Il tempo per l’ascoltatore di riprendersi da tale sfarzo musicale che le Zucche aggrediscono l'ascoltatore con una scarica di pura rabbiosa adrenalina. "Welcome to nowhere", questo l'inizio di "Jellybelly", che è solo la terza canzone del disco, ma subito ci accorgiamo di quanto sia bello il perdersi in questa magnifico triste niente.

E' il tempo di "Zero" e a questo punto capisci che le parole e le taglienti chitarre di Billy sono come schegge di vetro che si infilano nel cuore, che pungono l'anima, che annichiliscono e distruggono ogni ostacolo sulla strada dell’empatia tra te e lui. Tra distorsioni e riff imponenti si giunge a quello che può essere considerato il capolavoro dell'album: "Bullet with butterfly wings". La voce di Billy Corgan raggiunge livelli notevoli di espressività, tormenta e recide ogni nostra resistenza. Il basso e la batteria ci introducono in un vortice, in un'annichilente ruota per criceti, in un mondo vampiro, senza salvezza, senza alcuna certezza. Questa alternanza di stati d’animo, di acustico e distorto, di “rage” and “sadness”, è il leit motiv di questo bellissimo album curato nei minimi dettagli, anche a livello di artwork. La delicata "To forgive" fa capolino subito dopo "Bullet with butterfly wings": un Billy Corgan intimista e raccolto convoglia la sua rabbia in malinconia.

Rabbia devastante, distorta torna "An ode to no one": cambi di tempo repentini e chitarre che rombano e ruggiscono violente ed aggressive. Altri episodi degni di nota nel primo dei due dischi sono "Cupid de Locke", deliziosa ballata di clavicembalo e arpa, "Love", ricca di effetti applicati sia alla voce sia alle chitarre e la "psichedelica" "Porcelina of the vast oceans", lunga oltre i nove minuti, la maggior parte dei quali strumentali. Il secondo disco non è forse all'altezza del primo, ma anche qui non mancano le belle canzoni come "1979" e "Bodies". Proprio questo non mi permette di dare a Mellon Collie il massimo dei voti. Forse avrebbe giovato la riduzione ad un unico cd (si ha l'impressione di ascoltare alcuni riempitivi lungo l'intera opera, soprattutto nel secondo disco), ma si sarebbe anche distrutta, in questo modo, la struttura concettuale e antinomica dell’opera, che è come generata dall’opposizione di momenti disgreganti tra loro, un Pólemos vitale e fertile : ci troviamo di fronte ad un doppio dai toni : l'anima del poeta che si scinde e che racconta i suoi due volti, non opposti, ma complementari, non antagonisti, ma fondamentali l'uno per l'altro, il giorno e la notte, luce ed ombra, amore e morte.

L’impianto apparentemente fragile regge e calamita chiunque. Il disagio umano è difficile da raccontare senza cadere nella più bieca retorica. Billy Corgan è riuscito in questo intento. Piuttosto bene anche.

C Commenti

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Asidrec (ha votato 8 questo disco) alle 16:57 del 25 maggio 2007 ha scritto:

Prolisso, con alcune grandi canzoni.

Vikk (ha votato 10 questo disco) alle 1:07 del 29 maggio 2007 ha scritto:

disco mastodontico scritto al 99% dal solo Billy Corgan (senza parlare delle innumerevoli b-side e outtake); nessun'altra band negli anni 90 ha saputo fare un opera del genere, forse nel secondo CD ci sono un paio di momenti un po' meno riusciti (bhè anche la "Commedia" di Dante ha momenti di fiacca), ma l'opera nel complesso è stupefacente

AndyHood (ha votato 9 questo disco) alle 14:34 del 6 agosto 2007 ha scritto:

un album cosmico

Davvero penso che dai tempi del White Album non ci fosse stato un doppio album così ricco di grandi canzoni...

alla fine sono solo 3-4 i brani un pò sottotono, senza scendere in ogni caso sotto la sufficienza piena.

Ho sentito parlare da più parti, anche qui Vikk li cita, di outtakes e b-sides splendide....dove è che posso trovarle??

grazie

Cas (ha votato 9 questo disco) alle 19:31 del 6 agosto 2007 ha scritto:

in Mellon Collie ce n'è davvero per tutti i gusti, un vero gioiello degli anni'90...quanto amo sto doppio!

Giuliano (ha votato 7 questo disco) alle 20:57 del 29 ottobre 2007 ha scritto:

In definitiva un buon album, tra i più rappresentativi e consistenti degli anni 90'. Ma non mi azzarderei ad assegnargli voti esagerati. C'è da considerare anche il fatto che trattandosi di un doppio disco paga un po' in quanto immediatezza e... pre-concetti diffusi. Secondo la mia opinione il doppio album è un po' un terno al lotto; suona particolare già di suo: tanti si aspettano (o si illudono) sempre qualcosina in più da un doppio. Per l'artista il rischio è quello di incappare nella spesso inutile trappola dell'esuberanza creativa: pensate a quanti pezzi evitabili e sostanzialmente inutili ci sono in Mellon Collie... Sia chiaro, questa che io definisco esuberanza creativa, se giustificata (ovvero se di qualità e originale) ben venga! Ma i Corganiani siparietti squisitamente intimi e introspettivi di MC per quanto caratteristici e atipici (almeno per quel che concerne un disco rock, o grunge se volete) sono a mio avviso tutt'altro che originali e lasciano un po' il tempo che trovano. Inutile poi soffermarsi su quanti doppi (o LP insolitamente lunghi - è lo stesso) hanno storicamente saputo dimostrare concreta originalità, del resto il rock ne ha avuti un gran numero, di buoni e di meno buoni. Per quel che mi riguarda, forse, troppe volte gli artisti sono incappati nella suddetta trappola, dettata più che altro da incomprensioni o diktat da produzione (vedi RHCP Stadium Arcadium) o, talvolta, da eccessi di zelo (o peggio vanità) da parte degli artisti stessi (vedi RHCP Stadium Arcadium). Ora, su MC nulla da ridire, il mio giudizio resta sicuramente positivo, ma un LP di dodici, tredici pezzi significativi sarebbe stato assai più digeribile. Quali pezzi? Domanda banale: le canzoni utili sono guardacaso proprio quelle più immediate e originali, chiaro: con questo non intendo tagliare fuori tutti i pezzi più lunghi dei soliti tre minuti e mezzo o che si dissociano dalla canonicità della formula verso-rit.-verso, del resto quello che secondo me rimane l'episodio migliore dell'album è Thru The Eyes Of Ruby... pezzo atipico e insolitamente lungo che io mi sono permesso di definire scherzosamente Prog-Grunge. Ma che resti tra noi!

Lux (ha votato 6 questo disco) alle 16:54 del 10 aprile 2008 ha scritto:

Come dire,,

Un disco zuccheroso.

Mr. Wave (ha votato 10 questo disco) alle 13:03 del 7 giugno 2008 ha scritto:

Pazzesco! Nulla di più completo

Un capolavoro assoluto capace di scardinare e ricreare le coordinate di un nuovo genere di rock: in qualche modo avvicinabile al movimento dello shoegazing, è un disco costruito su muri di chitarre saturissime oscillanti tra metal e noise, alternate a oasi di assoluta serenità melodica, su cui Corgan innesta nenie vocali sognanti e dolcissime. L'incontrollabile ego di Corgan viene lasciato finalmente libero di scorrazzare per ogni anfratto dell'universo musicale che gravita nei dintorni della parola "rock", anche laddove sia necessario forzare (e non poco) la mano per ritrovare i canoni tipici del genere: il risultato è una raccolta di ventotto canzoni, divise in due sezioni dai suggestivi titoli "Dawn To Dusk" e "Twilight To Starlight", quasi tutte stupende nella loro eccessiva, strabordante teatralità, e in grado di alternare con una noncuranza disarmante stili e generi tra i più disparati. Sublime mosaico musicale!

ThirdEye (ha votato 7 questo disco) alle 3:30 del primo ottobre 2008 ha scritto:

Decente, ma troppo lungo ed a tratti confusionario...Comunque l'ultimo sprazzo creativo di Corgan è quest'album...poi merda.....

loson (ha votato 10 questo disco) alle 8:11 del primo ottobre 2008 ha scritto:

Quoto alla lettera il commento di Sig. Wave.

REBBY (ha votato 9,5 questo disco) alle 8:26 del primo ottobre 2008 ha scritto:

A mio giudizio non c'è nulla da buttare in questo

doppio. Album bellissimo e fondamentale.

Dr.Paul alle 14:42 del 6 ottobre 2008 ha scritto:

sbagli loson

sbagli loson, hai quotato emiliano merlin di ondarock : http://www.ondarock.it/pietremiliari/smashingpumpkins_mellon.htm

rubens alle 14:59 del 6 ottobre 2008 ha scritto:

RE: sbagli loson

Ma belin ! Ma come si fanno a copia incollare i commenti ? Dove andremo a finire signora mia ...

fabfabfab alle 15:11 del 6 ottobre 2008 ha scritto:

RE: RE: sbagli loson

Non c'è limite ...

simone coacci alle 15:16 del 6 ottobre 2008 ha scritto:

...è tutta colpa delle Legge Merlin

Franko alle 16:01 del 6 ottobre 2008 ha scritto:

RE: è tutta colpa della Legge Merlin

buahahahaah

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 16:13 del 6 ottobre 2008 ha scritto:

Mr Wave...bella figura!

A meno che tu non sia l'alter ego del sig Merlin di Onda Rock, mio caro Angelo Borraccino da

Barletta, studente in ''Lettere'' con indirizzo in ''editoria e giornalismo'' che adori leggere, scrivere e soprattutto ascoltare tantissima musica, mi sa che hai toppato!

Quanto al disco che dire...tantissima carne al fuoco, ottime canzoni e straordinari musicisti. Nulla da dire. C'è solo un particolare...non ho mai sopportato la voce gracchiante di quel borioso predicatore stramontato di Corgan, per me veramente difficile da digerire. Con un altro cantante e tolta qualche ridondanza di troppo, oltre che alcuni riempitivi, sarebbe da cinquestelle secco.

Truffautwins (ha votato 10 questo disco) alle 1:29 del 3 dicembre 2008 ha scritto:

Tiè

La butto lì. Credo sia il miglior album degli anni '90. In alcuni casi anche la mole fa la differenza!

tramblogy (ha votato 10 questo disco) alle 10:27 del 5 marzo 2009 ha scritto:

bello veramente!!

DucaViola (ha votato 7 questo disco) alle 8:48 del 21 luglio 2009 ha scritto:

Ascoltando questo disco mi viene difficile considerare l'ultimo lavoro della band. Non lo amo nel totale, ma credo fermamente in alcuni suoi momenti di grande musica. Preferisco i loro brani più intimisti, meno tirati, nel rock energico perdono spesso la direzione annaspando tra chitarre distorte e prolisse e la voce quasi si perde in melodie irrisolte. malgrado ciò, "Mellon...", mantiene salda l'intenzione di non deludere. Perfetto per la notte di Halloween.

zanmat (ha votato 10 questo disco) alle 17:08 del 27 luglio 2009 ha scritto:

RE: RE: RE: quoto tutti i commenti positivi

...compreso il sig. Merlin . disco notevole, ancora oggi dopo tanti anni riesce a suscitarmi emozioni.

Shoegrezzo (ha votato 10 questo disco) alle 13:39 del 28 settembre 2009 ha scritto:

Detto senza alcun fanatismo e dopo quasi 15 anni di ascolto, è il miglior disco alt-rock dei '90 e uno degli migliori di tutti i tempi. p.s. Come si fa a dare solo un punto di differenza da Zeitgeist (3.5??)

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 15:22 del 28 settembre 2009 ha scritto:

Condivido shoe, uno dei miei dischi preferiti in assoluto.

Utente non più registrato alle 23:12 del 10 dicembre 2009 ha scritto:

Gli preferisco Adore. Divorato anch'esso durante l'adolescenza. Tonight tonight, 33, 1979, zero mi fanno venire ancora i brividi...

bart (ha votato 7 questo disco) alle 10:25 del 31 marzo 2010 ha scritto:

In questo disco ci sono ottimi pezzi, ma è troppo lungo.

luca.r (ha votato 10 questo disco) alle 17:55 del 21 aprile 2010 ha scritto:

uno dei (tanti) capolavori dei mai troppo rimpianti anni 90's. superfluo aggiungere altro.

Roberto Maniglio (ha votato 9 questo disco) alle 23:23 del 18 maggio 2010 ha scritto:

in sintonia con la recensione e con i commenti in basso

gigino (ha votato 10 questo disco) alle 14:41 del 9 giugno 2010 ha scritto:

se gli smashing pumpkins fossero nati negli anni '70

E' un pensiero fisso che ho... Se gli SP fossero vissuti (creativamente) negli anni settanta, oggi li avremmo celebrati alla pari dei led zeppelin o similia.

FIno ad Adore sono stati portatori di musica unica, di genere indefinibile. Genere "Smashing Pampkins" appunto, come oggi definiamo il genere dei Led Zeppelin "genere Led Zeppelin".

gigino (ha votato 10 questo disco) alle 14:41 del 9 giugno 2010 ha scritto:

RE: se gli smashing pumpkins fossero nati negli anni '70

Scusate, ho dimenticato il voto....

NathanAdler77 (ha votato 9 questo disco) alle 15:41 del 3 settembre 2010 ha scritto:

Un Ode Alle Zucche Meravigliose.

Disco monumentale, l'enciclopedismo rock degli anni Novanta secondo Billy Corgan & co. "Tonight Tonight", "1979", "Zero" e "Bullet With Butterfly Wings" inni generazionali. Indimenticabili "Galapogos", "Porcelina Of The Vast Oceans", "Thirty-Three" e quella meraviglia lunare di "By Starlight"...Semplicemente strepitoso l'epico spleen psichedelico di "Thru The Eyes Of Ruby".

Liuk Pottis (ha votato 9 questo disco) alle 20:56 del 20 novembre 2010 ha scritto:

Anche se moltoi gli preferiscono il precedente Siamese Dream resta il loro capolavoro...Un disco suggestivo e che nel suo essere musicalmente eterogeneo ha un suo filo conduttore in ogni singolo brano. I brani da citare sarebbero troppi.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 9 questo disco) alle 12:20 del 16 luglio 2011 ha scritto:

Superbo, uno dei migliori dischi rock anni 90. Mi piaciono le opere complete che in se riescono ad accogliere diversi stati d'animo, da quelli più intimi a quelli più rabbiosi. E questo è uno di quei dischi.

Alfredo Cota (ha votato 9 questo disco) alle 13:21 del 19 novembre 2011 ha scritto:

RE:

Quoto PetoMan, un capolavoro

Giuliano Frizzo (ha votato 7 questo disco) alle 19:03 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Gran disco, ma come ho avuto modo di constatare, considerato dai più prolisso. Troppo lungo, due dischi sono impegnativi sempre, che vi chiamiate Pink Floyd o Dream Theater o chicchessia, fare un disco diviso in due parti è sempre, e lo ripeto, una forzatura. Snellirlo sarebbe significato produrre un gioiello di album praticamente insuperabile. Qui invece ci troviamo di fronte ad un "opera" anche abbastanza insulsa se ci pensiamo bene. In ogni caso rimane un disco quasi fondamentale, da solo vale il prezzo del biglietto. Lo consiglio a chi non ha mai ascoltato questo gruppo prima, ne troverà senz'altro un sacco di canzoni memorabili, sempre che non si annoi nel papparsi anche i pezzi più soporiferi, quelli che sarebbero dovuti finire nei b-sides o in altre raccolte.

Dr.Paul alle 19:14 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

considerato dai più prolisso? ma chi lo dice? è un discone, ok qualche brano è so-so, ma il resto ripaga ampiamente eventuali manchevolezze!

loson (ha votato 10 questo disco) alle 21:28 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Non rinuncerei a un solo minuto di questa doppia delizia. In quel periodo Corgan non riusciva a scazzare nemmeno le b-side, che infatti sono tutte di buon livello quando non eccellenti (procacciarsi il confanetto "The Aeroplane Flies High" per rendersene conto!).

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 21:32 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Io me lo procacciai originale E, tra l'altro, esteticamente è fighissimo!

loson (ha votato 10 questo disco) alle 21:38 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Anch'io! Il mio discaio dell'epoca me ne tenne uno da parte, e "gustarlo" fu uno dei momenti più belli della mia adolescenza. Incredibile come ogni singolo fosse in realtà un mini-album con tematiche e suono peculiari. Quello di "1979", con b-side superbe come "Cherry", "Set The Light To Jerry" o "The Boy", è un piccolo capolavoro nel (grande) capolavoro. Che momenti irripetibili e irrecuperabili, Sal... Adesso mi basta ascoltare "Thirty-Three" per avere il magone...

Cas (ha votato 9 questo disco) alle 21:41 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

averlo originale è d'obbligo. disco immenso, della vita e più (10, altro che 9)

DonJunio alle 21:45 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Presente! Comprato il giorno stesso dell'uscita. La vecchiaia ha i suoi vantaggi.... "the street heats the urgency of sound, as you see there's no one around.....". Thru the eyes of ruby e Porcelina of the vast oceans apici inarrivabili.

loson (ha votato 10 questo disco) alle 21:58 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Ahah, anche tu Don! Io l'ho dovuto ricomprare un paio di annetti fa perchè l'altra copia si era disintegrata a forza di ascolti, giornate passate nello zaino a scuola, nel lettore ciddì portatile, e poi l'avrò prestato agli amici non so quante volte (nel '96 il file sharing era materiale per Isaac Asimov). Una vita vissuta pericolosamente, la sua. Ribadisco: per me ogni pezzo ha un suo perchè e non oserei togliere nulla dalla scaletta, nemmeno "Beautiful" che m'incanta ancora adesso. Il Loson sedicenne, per quanto riesca a ricordare, cantava a squarciagola soprattutto "Muzzle". :**

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 22:03 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Con "thirty-three" viene il magone e con "1979" scendono le lacrime. Ma dico, come cazzo è possibile? Fatemi rivivere uno di quei giorni, anche in sogno va bene...

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 22:04 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

1979 la sto ascolando adesso. Che bello farsi del male, trallallì trallallà...

loson (ha votato 10 questo disco) alle 22:09 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Rettifico: mi è bastato soltanto PENSARE all'intro di "Thirty-Three" per avere il magone. Sai quando entra l'accompagnamento di chitarra con quell'effetto "centrifuga"... ecco. Anche i Loson piangono. Rivivere quei giorni? A chi devo vendere l'anima?

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 22:15 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

"Sai quando entra...." Sì, so... Per l'anima mi informo e ti faccio sapere... Magari ci fanno lo sconto famiglia e ne diamo solo una metà, ché l'altra potrebbe servirci più in là

Cas (ha votato 9 questo disco) alle 22:20 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

"ain't it funny how we pretend we're still a child / softly stolen under our blanket skies / and rescue me from me and all that i believe / i won't deny the pain / i won't deny the change /and should i fall from grace here with you / will you leave me too?"

va be' mi volete proprio distruggere sta sera...

loson (ha votato 10 questo disco) alle 22:25 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

La mia è bella che andata...Adesso gli do il colpo di grazia... tiè! Chamberlain era davvero uno dei più grandi batteristi del pianeta, sissignore.

DonJunio alle 22:43 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Vero, proprio l'altro giorno riascoltavo "Siamese Dream" ( il mio preferito delle zucche), fantastico il suo assolo di batteria alla fine di "Geek U.S.A".

loson (ha votato 10 questo disco) alle 22:56 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Ecco, adesso che hai citato il Sogno Siamese posso svanire nel nulla riascoltando "Soma"... Mi ero dimenticato che ci suona il piano Mike Mills degli R.E.M.!

DonJunio alle 23:01 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

o l'arpeggio iniziale di "Mayonaise"....

loson (ha votato 10 questo disco) alle 23:37 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

... con quell'assolo che avrò rifatto tipo diecimila volte anche solo per sfiorare la facilità con cui Corgan gestisce anche i bending più estremi. Un altro dei suoi assoli acustici indimenticabili è quello giusto a metà della cover "Landslide", il brano che mi ha fatto conoscere i Fleetwood Mac. Grazie anche di questo, Billy... :**

DonJunio alle 22:21 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

la più "da magone" per me è "galapogos"...."too late to turn back now, i'm running out of sound

and i am changing, changing

and if we died right now, this fool you love somehow

is here with you

i won't deny the pain

i won't deny the change

and should i fall from grace here with you

would you leave me too?"

DonJunio alle 22:22 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

ahahah telepatia con Cas....

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 22:29 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

oddio ho paura... ok, basta... buonanotte... tanti cari saluti!

loson (ha votato 10 questo disco) alle 22:35 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Miii, dopo questa ci possiamo tranquillamente rivedere nelle nostre prossime vite.

DonJunio alle 0:15 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

splendida questa versione live

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 21:26 del 5 dicembre 2012 ha scritto:

Superbo! Raramente ho trovato, in un solo album, una serie così sublime di schiaffi e carezze...

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 11:04 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

Ok, lo riprendo anch'io, troppa nostalgia maledetti! I don't need your love to disconnect!

nebraska82 (ha votato 9 questo disco) alle 0:27 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

la mia preferita è "to forgive", disco imponente.

kida alle 9:13 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

ce l'ho da mesi e ancora fatico a digerirlo. Sono d'accordo con chi l'ha definito prolisso, è un disco con diverse grandi canzoni ma anche pezzi che mi dicono ben poco. Probabilmente è un mio limite ma i lavori troppo ampi (c'è gente che con 28 pezzi ci fa 3 album) finiscono sempre per sembrarmi dispersivi. Proverò a riascoltarlo con calma prima di dargli un voto.

4AS alle 14:12 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

Beati voi, io non riesco proprio ad ascoltarli. Corgan quando canta mi ricorda un'anatra, poi la loro musica non mi ha mai detto granché, e non la trovo nemmeno originale (non che debba esserlo per forza!). Seviziatemi o curatemi, vedete voi. Anzi, la miglior cosa: ignoratemi.

loson (ha votato 10 questo disco) alle 14:38 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

No ma tranqui, le sevizie vanno benissimo, eheh Si scherza, ovviamente. E' meraviglioso come lo stesso disco possa dire tutto o niente, a seconda di chi lo ascolta. L'ascoltatore - e quindi tu, io e chiunque altro - è il vero sovrano.

nebraska82 (ha votato 9 questo disco) alle 14:52 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

la voce di corgan, dal vivo soprattutto, non era granchè in effetti, ma ci si passa sopra di fronte a certe canzoni....

borgian alle 20:30 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

THE WALL degli anni 90. CAPOLAVORO!!!!

borgian alle 20:30 del 6 dicembre 2012 ha scritto:

THE WALL degli anni 90. CAPOLAVORO!!!!

poser (ha votato 9,5 questo disco) alle 0:13 del 5 settembre 2013 ha scritto:

Un'opera gigantesca. Ben 28 tracce, eppure così definite e così diverse fra di loro, tanto che ognuna è un'universo a se stante. In questa pietra miliare troviamo molti generi diversi, dal Grange allo Slowcore, la creatività compositiva di Corgan raggiunge livelli stratosferici in questo album.

poser (ha votato 9,5 questo disco) alle 2:09 del 5 settembre 2013 ha scritto:

Grunge, non grange.

Simone Giorgio (ha votato 9 questo disco) alle 21:53 del 8 novembre 2013 ha scritto:

dritto sul podio dei '90 assieme a OK Computer e Nevermind

Mattia Linea (ha votato 8 questo disco) alle 11:48 del 15 agosto 2014 ha scritto:

Album a tratti geniale. Ci sono tutte le loro sfumature qui dentro: dal metal al grunge, dalla psichedelia al dark per finire con grandissime ballate acustiche. Il primo album, personalmente, risulta superiore al secondo. Ci sono delle gemme di rarissima bellezza: "Tonight, Tonight", "Jellybelly", "Zero", "Here Is No Why", "Bullet With Butterfly Wings", "Galapagos", "Muzzle", "Bodies" e la magnifica "1979". Jimmy Chamberlin mastodontico alla batteria, energico e "groovoso"; James Iha alla chitarra è massacrante, ma è Billy Corgan a cui vanno tributati una marea di applausi. Secondo il mio modesto parere, l'album perde un po' a causa della lunghezza eccessiva e (alla lunga) un po' estenuante. E' un QUASI capolavoro.

baronedeki (ha votato 9,5 questo disco) alle 20:39 del 8 aprile 2017 ha scritto:

Album che poteva essere il capolavoro assoluto degli anni 90 ma per colpa della megalomania di Corgan nel dimostrare di essere il migliore fissandosi nel concepire un doppio Cd della durata di oltre 120 minuti quando era evidente che troppi erano i pezzi cosidetti riempitivi compreso il lungo sbadiglio della tanta osannata Porcelina . Lo so che col senno di poi è facile ma bastava poco un po' meno ambizione. Con l'acerbo e sottovalutato Gish si erano fatti conoscere con Siamese Dream avevano dimostrato di non essere secondi a nessuno approfittando delle mode del momento Grunge e Shoegaze (che meraviglia Mayonnaise) e con Mellon che questi erano veramente dei fuoriclasse peccato per non avere scelto l'opzione Cd singolo e non doppio .

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 10:38 del 9 aprile 2017 ha scritto:

"porcelina" è il loro tentativo di rifare "three days" ( come silverfuck nel disco precedente), corgan era grande ammiratore dei jane's addiction, come noto...concordo con te sulle eccessive lungaggini, comunque piaccia o no questo è un compendio perfetto del rock anni 90.

baronedeki (ha votato 9,5 questo disco) alle 18:07 del 9 aprile 2017 ha scritto:

E per questo ho votato 9,5 . I piccoli difetti di lungaggine e la mezz'oretta superflua se paragonate al resto sono poca cosa . I dieci minuti di perfezione di Three Days sono inarrivabili per Corgan e soci Silverfuck la trovo tremenda e Porcelina non doveva superare i cinque minuti per non dire quattro forse con thru the eyes of ruby riescono ad avvicinarsi. Corgan non doveva allontanare o fare scappare i componenti originali della band (specialmente James Iha) così facendo si è danneggiato da solo perché la sua genialita innegabile non è stata più la stessa . La stessa cosa è succassa ai Pixies col quasi allontanamento di Kim Deal in Bossanova ad opera di Frank Black di Bob Mould senza Grant Hart e di tanti altri. Puoi essere geniale quanto vuoi ma da soli difficilmente si arriva lontano.

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 19:12 del 9 aprile 2017 ha scritto:

beh siamese dream lo ha registrato da solo ( a parte jimmy alla batteria), tutte le parti di chitarra e basso sono sue, visto che il giappo e la fatalona erano usciti temporaneamente dal gruppo...insomma, Corgan non era un mostro di simpatia, pero' davvero era il deus ex machina delle Zucche senza discussione, il contributo degli altri non era fondamentale. Quel discorso lo puoi fare proprio per i Jane's Addiction, la cui genialità era data dalla somma di personalità artistiche geniali e divergenti ( Farrell, Navarro, Avery..). Il problema di Corgan è che da Mellon Collie in poi ha proprio smesso di scrivere grandi canzoni ( a parte sporadiche eccezioni ).

baronedeki (ha votato 9,5 questo disco) alle 20:23 del 9 aprile 2017 ha scritto:

Ho sempre pensato che questa fosse una leggenda metropolitana per far accrescere il valore di Corgan ma se così non fosse ? Le canzoni erano pronte e lui le ha solamente registrate oppure se le è inventate di sana pianta durante quelle registrazioni . Lo so' che Corgan = Smashing Pumpkins ma dal momento in cui lui da leader assoluto è diventato unico padrone i fallimenti sono diventati imbarazzanti e all'ordine del giorno. Questo è il mio pensiero (che non è infallibile). O magari è come dici tu che il giappo e la fatalona non c'entrano niente col suo declino solo coincidenza e che le ultime cartucce a disposizione le abbia sparate con Adore e che niente sarebbe cambiato anche se avesse avuto loro al suo fianco.

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 13:04 del 10 aprile 2017 ha scritto:

No, l'aneddoto corrisponde al vero. Il punto pero' è un altro, a mio avviso. Corgan ha sempre scritto quasi tutto il materiale, basta controllare i credits. Le idee sulla musica da suonare erano le sue e corrispondevano alle sue passioni ( l'odio per il punk e l'amore per l'AOR e il prog ad esempio), i produttori li ha sempre scelti lui (da Butch Vig a Moulder e Flood). Le zucche erano tutta farina del suo sacco in sostanza: nelle interviste dell'epoca la sua logorrea era risaputa, spiegava per filo e per segno tutto cio' che intendeva fare. Gli altri tre erano ottimi musicisti ( Chamberlain in particolare, e la sua assenza su Adore si nota infatti), ma non erano particolarmente coinvolti nel processo creativo. Non che gli altri non sapessero scrivere canzoni ( di James Iha è molto bello il disco solista "Let it come down" del 1998, dal sapore country-rock), ma non avevano sbocchi. Quindi direi che il calo qualitativo dei Pumpkins sia solo da imputare a una minore vena compositiva di Coccia Pelata.

baronedeki (ha votato 9,5 questo disco) alle 15:31 del 10 aprile 2017 ha scritto:

Una in collaborazione su Gish due sempre in collaborazione su Siamese Dream (Soma e Mayonnaise) una da solo e una con Corgan in Pisces Iscariot e lo stesso su Mellon . Pensavo e ricordavo un apporto maggiore di James Iha. Vero l'album lo ha registrato tutto lui con l'aiuto di Butch V. e Chamberlain partecipo' solo un paio di giorni per problemi di droga invece gli altri due alle prese col fallimento della propria relazione mal sopportavano la tirannia di Corgan con le sue 16-18 ore al giorno di lavoro in sala registrazione. Su Adore sono d'accordo . Devo procurarmi quest'album di James Iha del 98 non sei primo che me ne parla bene.

baronedeki (ha votato 9,5 questo disco) alle 14:46 del 13 aprile 2017 ha scritto:

Ascoltare l'album d'esordio di James Iha non ha fatto altro che rafforzare il tuo punto di vista troppa la differenza di scrittura con Corgan per avere più spazio nel progetto Smashing Pumpkins. Uno solare normale James e l'altro triste malinconico ma geniale. Let It Come Down mi è piaciuto non farà la storia della musica ma del resto nemmeno gli album solista di Corgan la faranno. Non capisco il 4,9 di Pitchfork o le due stelle di Rolling Stone capisco di più le quattro stelle di allmusic anche se il mio voto si aggira sul 7 discreto buono ma non eccezionale. .

LucaJoker19_ (ha votato 10 questo disco) alle 16:10 del 28 ottobre 2017 ha scritto:

ho iniziato ad ascoltare le zucche da quest'estate , e devo dire che pur non essendo il mio genere , questo mellon collie spacca davvero una cifra ! non oso immaginare cosa doveva essere ai tempi . finora ho ascoltato siamese , questo e adesso sto ascoltando gish .. siamese per ora quello che mi ha convinto di piu .. spero che il resto della discografia sia a questi livelli ..

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 11:32 del 3 novembre 2017 ha scritto:

sarai deluso, secondo me di "adore" e "machina" si salvano pochi brani ( anche se il primo vanta molti estimatori, soprattutto malati di post punk e wavettari), il resto proprio dispensabile.

shadowplay72 alle 3:11 del 25 novembre 2017 ha scritto:

A me adore piace tanto invece.certo non è siamese dream ma non è un brutto album!

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 20:05 del 26 novembre 2017 ha scritto:

mi piacciono 3-4 brani di "adore", tipo l'intensa ed evocativa "martha" e la garynumaniana "Pug". Pero si sente che manca Jimmy Chamberlain.

shadowplay72 alle 3:09 del 25 novembre 2017 ha scritto:

Grande album degli smashing.uno dei migliori!

LucaJoker19_ (ha votato 10 questo disco) alle 17:22 del 8 ottobre 2020 ha scritto:

a distanza di 3 anni da quando l'ho ascoltato , penso davvero che questo sia il doppio più bello che abbia mai ascoltato in tutta la mia vita . non solo il mio disco preferito degli SP. avevo detto di siamese che confermo è capolavoro assoluto anche lui , ma questo proprio un altro livello .a me dispiace che all'epoca ero un bambino e avevo 5 anni nel 1995 .. che peccato davvero . mi piacerebbe davvero che qualcuno di voi che all'epoca l'ha sentito , mi possa spiegare l'impatto che ebbe , doveva essere qualcosa di trascendentale .. pure adesso dopo 25 anni , a me non sembra neanche un album degli anni '90...

LucaJoker19_ (ha votato 10 questo disco) alle 17:26 del 8 ottobre 2020 ha scritto:

ogni volta che sento thru the eyes of ruby e by starlight mi partono sempre le lacrime . una cosa allucinante

FrancescoB alle 17:31 del 8 ottobre 2020 ha scritto:

Con il passare degli anni gli Smashing sono passati nel personale dimenticatoio, questo però rimane un lavoro da applausi.