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barkpsychosis

Utente di Storia della Musica dal 24 aprile 2007

Mi chiamo Nicolo', ho 23 anni e studio filosofia. Nel tempo libero o svolgo qualche mansione occasionale o ascolto dischi di ogni genere concepibile, dal jazz al pop, dal glam all'avanguardia, dall'inascoltabile all'etnico ecc ecc...Non ho artisti preferiti; amo i dischi, non gli artisti. Più che altro perchè la storia ci dice che, salvo rare eccezioni che si contano su due palmi di mano, è estremamente difficile che un artista o una band faccia più di due o tre dischi decenti, e aleno il 50% di OGNI artista, escluse le band che hanno realizzato pochissimi dischi, è spazzatura. Nel recensire un disco pongo come punti fermi le influenze che hanno portato al concepimento del lavoro e l'influenza che a sua volta il lavoro ha avuto su altri artisti. Sono fermamente convinto infatti che non basta spiegare che un disco è bello, bisogna porre lo sguardo anche alla sua importanza storica: la storia della musica contemporanea, e questo sito lo insegna, non ha nulla da invidiare alla storia di tutte le maggiori arti inclusa la classica perchè, checchè la pensi qualcuno, la musica popolare E' arte. Ha un background, ha uno sviluppo, ha una serie interminabile di artisti che hanno contribuito a realizzarla con le loro innovazioni e i loro studi, ha una fruizione non solo popolare ma anche e soprattutto elitaria, e per finire ha degli studiosi, tutti elementi questi che fanno di un'arte la sua storicità. Ecco perchè cercherò sempre in quello che scrivo di porre l'accento sul risalto cronotopico che un disco ha avuto. Se volete osservare più da vicino i miei gusti, basta che vi connettiate all'ormai famoso RYM. Sono l'utente "philosopho".