Fulvio Buccafusco
A Short Story
Nonostante un lungo periodo trascorso a Londra e la dichiarata ispirazione alle sonorità del jazz europeo, questo nuovo disco del contrabbassista siciliano Fulvio Buccafusco è colmo di una vitalità tipicamente mediterranea, percepibile sia nei dinamici temi scritti dal leader che nella vena espressionista dei suoi compagni . Prendete liniziale Keep smiling: partenza senza preamboli con il sax di Stan Sulzmann che scandisce in modo diretto la parte tematica, con la ritmica a fornire adeguata base, quindi una sezione dominata dallo swingante pianoforte, e per finire una serie di energici breaks della batteria. Il lavoro continua con le seguenti sette composizioni originali di Buccafusco, elegantemente costruite su un terreno stilistico post bop ed alternate fra ballads (The love of a fat man, la conclusiva , toccante, Per te) , narrazioni più estese, come la felpata Where should i go?, introdotta da un lungo solo del titolare, o la sospesa title track dominata dal pianoforte, e cadenze lievemente più movimentate (Il giardino dei tarocchi, House of spice, entrambe con ampi solo di Solzmann). Il tutto con una naturalezza che colpisce al primo ascolto e riflette levidente stato di grazia dei musicisti, per due quarti un piccolo gotha del jazz britannico, insieme ai due italiani, il leader al contrabbasso ed Ettore Fioraventi, membro stabile del quintetto di Paolo Fresu, alla batteria . Stan Sulzmann è protagonista della scena jazz fin dagli anni settanta , dallesordio con la Clarke Boland Big band fino alle collaborazioni con John Taylor, Kenny Wheeler ed in seguito le orchestre di Gil Evans , la NDR Big Band e la London Jazz . Esperienze in parte condivise con la pianista Nikki Iles, membro stabile del quartetto di Stulzmann e della Creative Jazz Orchestra. Lamalgama, cementato lungo il soggiorno londinese di Buccafusco , viaggia su evidenti affinità espressive . Ho sempre amato condividere la mia musica con artisti che hanno voglia di raccontarsi quando suonano spiega Buccafusco- : da qui è nata lidea di coinvolgere Stan e Nikki , mentre Ettore Fioravanti ha completato splendidamente la band contribuendo a creare un sound molto personale.
Nonostante larghe parti del lavoro vedano protagonista il sax di Stulzman, non si ha limpressione di un gruppo con un leader, ma di un collettivo affiatato e coeso nel tentativo di produrre musica che abbia uno spessore e rifletta lemozione dellistante creativo . Ho voluto registrare tutto in una sola sessione, senza prove - dice il contrabbassista - lasciando libertà totale ai musicisti, perché amo la spontaneità, e il rischio che ci possano essere errori o imperfezioni non mi ha mai preoccupato. Ritengo più importante lemozione che si vive nel momento stesso in cui si suona insieme e penso che in questo modo sia molto più facile arrivare al cuore di chi ascolta.
Con A short story si può dire che il bersaglio è stato centrato.
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