R Recensione

6/10

Les Italiens

Verdeluna Dancing Hall

Les Italiens è un’orchestra fondata da Alessandro Di Puccio nel 1998 e costituita da 11 elementi. Oltre ad Alessandro Di Puccio (leader della band, nonché compositore, arrangiatore e responsabile di vibrafono e percussioni), la formazione è composta da Francesca Taranto (voce e basso e alla voce), Jacopo Martini (chitarra acustica), Stefano Onorati (pianoforte), Alessandro Fabbri (batteria), Emanuele Parrini (violino), Luca Gelli (chitarra elettrica e acustica), Dario Cecchini (sax baritono e soprano), Luca Marianini (tromba), Simone Santini (sax alto e sopranino), Marco Bini (sax tenore) e Franco Pinzauti (paroliere).

Si passa dai ritmi più veloci (“Rock And Go”, “Un Giorno Me Ne Andrò”) a quelli più lenti (“Anne”, “Potevi Dirlo Subito”, “Un Soire D’Avril”), attraverso una varietà di stili, dal boogie di “Rock And Go” al merengue di “Verdeluna” o al foxtrot di “Un Giorno Me Ne Andrò”, tanto per citarne alcuni.

Rispetto al primo disco della band, ispirato al panorama della world music, “Verdeluna Dancing Hall” fa riferimento alla musica da ballo, e, più precisamente, allo swing. Partendo da un retroterra jazz e con l’obiettivo esplicitamente dichiarato di revival, lo sforzo dei Les Italiens è quello di (ri)mettere in scena le atmosfere danzanti degli anni cinquanta. Il risultato sono dieci brani brillanti che permettono a tutti i componenti dell’orchestra di esibire le proprie tecniche di composizione, arrangiamento ed esecuzione.

Nel complesso un risultato più che sufficiente, ma che paga l’eccessiva e rigida aderenza ad un virtuosismo troppo formale a discapito di originalità e fantasia. “Verdeluna Dancing Hall” risulta un disco ottimamente suonato, considerata anche la caratura dei musicisti, tuttavia prigioniero delle tecniche di scrittura e di esecuzione, troppo attento a sfoggiare virtuosismi e a seguire rigidamente un copione.

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