R Recensione

7/10

Lorenzo Capello

Il partenzista

Originali ed interessanti le note jazz che arrivano da Riva Trigoso, piccolo paese della riviera ligure di Levante, dove vive ed opera il batterista Lorenzo Capello, già componente del gruppo pop rock Valerie Allagare, protagonista di  svariati progetti in ambito jazz e classico (i gruppi Istralia ed Alea ensemble di Paolo Damiani), attivo in campo teatrale e didattico, approdato ora al suo primo cd da leader .

Il Partenzista” (Orange home records) propone  otto composizioni originali, oltre a due riletture, “Burma Shave” di Tom Waits e “The auld triangle” dei Dubliners: scelte singolari, emblematica espressione della grande libertà che si respira all’interno del cd, nel quale le influenze e le suggestioni di Capello vengono utilizzate come spunti per originali esplorazioni nelle forme di un moderno e raffinato linguaggio jazz.

“Chi è il partenzista? è il contrario dell’arrivista. Lui vorrebbe, anche per una sola volta PARTIRE: cercare un lavoro, assemblare un automodello in scatola di montaggio, preparare un risotto, fare un disco: tutto potrebbe essere una partenza, verso chissà dove e fin chissà quando.“

E con questo manifesto d’intenti, il viaggio di Capello all’interno del proprio immaginario musicale può spaziare dai suggestivi ed  articolati temi di “Martin Mystere vd. Doctor alzheimer” e “Lo zucchero filato”, alle atmosfere circensi di “Il circo di fine anno”, fino ai richiami progressive di “Everybody’drug” con tanto di citazione dai Pink Floyd, o ad episodi vicini al free jazz, “E’arrivato il 26 del mese”, senza dimenticare una giusta dose di swing in “Passato prossimo futuro possibile”. Il tutto sapientemente orchestrato da un quintetto in cui i due fiati, i sax di Antonio Gallucci e il trombone di Francesco Di Giulio sono i principali protagonisti, sostenuti da una solida ritmica formata, oltre che dal leader, dal basso di Dino Cerruti e dalle tastiere di Lorenzo Paesani, che spicca nel pezzo in trio “Deseo temor”.

Anche il finale risulta  all’insegna della libertà espressiva, con il pezzo che intitola il disco, basato su una ermetica lirica del batterista recitata da Massimiliano Caretta su una danza percussiva, e chiuso dopo alcuni  minuti di silenzio da una ghost track “A Refreshment Stand”,  ispirata al rock psichedelico.

Più variegato di così non si poteva fare, insomma, e l’impressione, ascoltando i pezzi del cd, è che dal vivo le originali proposte di Capello possano trovare il terreno congeniale per suggestivi sviluppi: occasione per una verifica live del quintetto l’imminente concerto di Sabato 24 Marzo 2012  ore 21.30 al Count Basie jazzclub di Vico Tana.

Il partenzista” si può acquistare direttamente sul sito del musicista o scaricare da i tunes.

 

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