Stan Getz - Joào Gilberto
Getz/Gilberto
Nei primi anni ’60 Stan Getz è già uno dei più quotati tenorsassofonisti della corrente cool jazz da almeno un decennio, le sue prime manovre di avvicinamento alla musica brasiliana risalgono al 1962 quando, insieme al chitarrista Charlie Byrd, dà alle stampe Jazz Samba, album best-seller che darà origine alla fascinazione dell’emisfero nord per il sound e beat carioca.
Il lavoro è seguito a breve distanza da altre "sperimentazioni" a tema, l’album con arrangiamento per big band e una collaborazione con Luiz Bonfà in ogni caso non riusciranno ad eguagliarne i fasti stilistici pur mantenendo un eccellente standard qualitativo. Per il nuovo lavoro Getz punta dritto alla variante stilistica del samba, una modificazione melodico/ritmica priva di slanci danzerecci, dall’incipt minimale, soffuso, di respiro elitario, quella che il produttore Creed Taylor battezzerà "la raffinata persuasione del jazz-samba", la bossa nova; capiscuola della nuova corrente sono il poeta Vinicius de Moraes, il compositore Antonio Carlos Jobim, la chitarra e la voce di Joào Gilberto.
Le sedute di registrazione per Getz/Gilberto hanno luogo presso gli A&R Studios di New York il 18 e 19 marzo ’63, Getz al sax, Joào Gilberto voce e chitarra e Antonio Carlos Jobim (autore di quasi tutti i brani in scaletta) al piano, per il basso la scelta cade su Tommy Williams, mentre la lettura metrica del battito è affidata al batterista Milton Banana, volato da Rio a New York su espressa direttiva di Jobim.
Difficile immaginare che impressione possa aver suscitato ad un primo ascolto una voce femminile piatta e incolore come quella di Astrud Gilberto (moglie di Joào) nei primi anni ’60, sì perchè in ambito jazz era consentito presentarsi davanti un microfono solo ai talenti puri, basta pensare alle figure femminili dominanti di quei giorni: Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Anita O’Day, stesso discorso per il pop, il soul (Dionne Warwick, Aretha Franklin), Astrud Gilberto può essere considerata, ad ogni buon conto, una sorta di prototipo delle indie-popper di oggi.
Il brano che apre l’album è The Girl From Ipanema, una sinuosa melodia cantata in portoghese da Joào Gilberto fino al minuto 1.20… quando subentra l’instabile voce di Astrud in un inglese stentato…assolutamente irresistibile, di chi sia stata l’intuizione di far esordire la "casalinga" dagli occhioni scuri non è ancora dato sapere con certezza, la stessa Astrud nel corso degli anni si è adoperata faticosamente, per la verità con blande argomentazioni, nel precisare quanto lei non fosse una housewife tout court eccetera, non è importante, il brano diventerà un singolo mondiale, grazie anche alla sensibilità del sassofono di Getz e la sua congenita adesione a certi ideali estetici, il soffio leggiadro ed un virtuosismo stilistico sempre al servizio del contesto penetrano l’album nella sua totalità.
Desafinado, in inglese Off Key, in italiano "Stonato", diventerà uno standard bossa e pop sui generis, beffardo il testo riguardante un cantante stonato che giustifica la sua inadeguatezza con arguti giochi di parole, mentre il pizzicato chitarrismo verdeoro di Joào Gilberto funge da elemento caratterizzante essenziale, come in Doralice o Sò Danco Samba…ennesima mega-hit coverizzata da più parti. La voce di Astrud riconquista il centro della scena in Corcovado (nome del colle di Rio dal quale svetta la famosa statua del Cristo Redentore), il brano, un altro lume spirituale bossa, è tradotto anche in inglese come Quiet Night of Quiet Stars, convincenti versioni alternative nel corso degli anni saranno offerte, tra gli altri, da Frank Sinatra e Miles Davis.
Per alcune fonti l’album jazz più venduto di tutti i tempi, Getz/Gilberto mette d'accordo senza indugio cultura popolare e snobismi jazzofili, splendida sintesi di esperienza artistica e culturale che costituirà un inevitabile modello stilistico.
D’ora in poi il cammino dei protagonisti principali della "raffinata persuasione" non sarà più lo stesso: Getz, da poco uscito da un periodo nero di tossicodipendenza, anche grazie a questo lavoro troverà nuova linfa creativa per il futuro, Joào Gilberto diviene l’immagine sacra scolpita su tavola della bossa nova, Astrud dopo qualche mese in tour con la band di Stan Getz è pronta per una carriera solista di pregevole virtù creativa e grande riscontro popolare, e Antonio Carlos Jobim? Diciamo solo che a lui verrà dedicato il principale aeroporto internazionale di Rio de Janeiro, detto questo...detto tutto!
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