Lee Fields & The Expressions

My World

Il Soul non ti chiede di essere innovativo, ti chiede solo di essere vero e di usare ciò che tutti hanno ed in pochi si ricordano di avere, l'anima appunto. 

Ed è così che un perfetto sconosciuto della North Carolina, cresciuto tra i vinili di Otis Redding e James Brown, arriva al primo vero disco alla veneranda età di cinquantanni e più, dopo fugaci apparizioni in ormai introvabili 45 giri. E che disco ragazzi, siamo tra il capolavoro ed il miracolo.La giovane etichetta Truth & Soul ci ha visto lungo nel supportare la sublime voce di Mr Lee con una macchina perfetta come gli Expressions (già con Amy Winehouse).

Si parte con la sensuale "Do you love me" dove la profondità vocale di Lee viene esaltata dai sapienti break melodici degli Expressions.  I toni si fanno più morbidi con la corale "Love comes and goes" tipica ballata funky dal ritornello killer. In un crescendo continuo si arriva alla bellissima "Honey dove" dotata di un pregevole riff di chitarra che pian piano viene affiancato da una ammaliante sezioni di fiati, mentre l'istrionica voce di Lee ricama in libertà. Dopo un tributo, ("Money is king") neanche troppo mascherato al grande James Brown, il disco prosegue con i ritmi latineggianti di "My world is empty without you" , con l'inquietudine e la malinconia di un brano come "My world" per arrivare alla fantastica "Ladies", dove Mr Lee gioca in un botta e risposta tra dolcezza e durezza dando il meglio di se stesso. 

Dopo tre notevoli strumentali degli Expressions ("Expressions theme", "These moments" e "Last ride") il disco si chiude con " The only one loving you", un perfetto brano in stile Motown che testimonia una volta ancora come non ci si possa improvvisare soulman senza un'anima sotto l'ugola. Se lo ricordino Ricky Fantè e tutte le major che progettano soulman in serie...