R Recensioni Klezmer (pagina 2 di 3)
8/10David Krakauer
Grand Guignol, 1991, con i Naked City (fra le prime se non la prima e sicuramente la più completa destrutturazione del frammentato linguaggio atonale free...5/10Shanir Ezra Blumenkranz
Usciti galvanizzati e tonificati dallascolto di Pruflas, quasi a rafforzare la diceria che non basti un grande compositore a rendere grande un intero gruppo...6/10Luca Bassanese
Il limite che mi impedisce di apprezzare in pieno La Rivoluzione e che, sono sicuro, sarà la spada di Damocle sulla testa di molti altri ascoltatori ha...6,5/10John Zorn
Sin qui, il dispiegamento massiccio di forze. Ma come indirizzare, cosa consigliare ad un completo neofita, che mai ha sentito parlare di John Zorn in vita sua...7/10John Zorn
Una decade fa potevamo filosofeggiare, giustamente, sul fatto che un disco di Zorn al giorno togliesse il medico di torno (niente mele di mezzo, portano sfiga...7/10Orchestra In-Stabile Dis-Accordo
Fitzcarraldo, in Italia, è sinonimo di libera creatività associata, dalla scelta dei packaging in cartoncino assemblati senza l’utilizzo di colle...8/10John Zorn
In gergo si direbbe, semplicemente, che il ragazzo ci ha preso gusto. Il ragazzo, ovviamente, è John Zorn. E ci ha preso gusto, ne consegue, condividendo questo...6/10The Dreamers
Non appena cerco di deviare leggermente la mia strada da quella di John Zorn, subito la coscienza morale mi dà dei leggeri colpettini e mi richiama al dovere...8/10Die Anarchistische Abendunterhaltung
Con un nome come Die Anarchistische Abendunterhaltung (“il divertimento della sera anarchica”, citazione da “Steppenwolf” di Herman Hesse) questi belgi...7/10John Zorn
Peculiarità distintiva dellultimo biennio di uscite a nome John Zorn, generalmente agevoli ed appetibili anche al pubblico più insofferente agli spinti (non...10/10John Zorn
Parlare di certi argomenti è difficile. Farlo senza scadere nella retorica, specialmente in un paese dove la santificazione arriva, postuma, sotto una pioggia...