Land of Kush
The Big Mambo
Land Of Kush is a large orchestra assembled and directed by Montreal composer and musician Sam Shalabi, one of the citys most unique and prolific players over the past decade
dice il sito della Constellation, la pregiatissima label indipendente canadese che annovera, tra gli altri, nei suoi nutriti ranghi pure i Godspeed You! Black Emperor e Colin Stetson, quando introduce i Land of Kush. The Big Mambo è il terzo LP di questa abrasiva e talvolta oscura orchestra transculturale canadese di più di trenta elementi, che conferma in questo apprezzabile terzo episodio la sua quasi unica attitudine a fondere sapientemente un incedere spesso di matrice post rock, gorgheggi jazz e carezze della cultura musicale africana.
Lalbum alterna momenti dalla forte carica emotiva e dal sapore vagamente mistico e rituale (Faint Praise, Second Skin, Sharm el Bango) a slanci melodici ricchi di colore, tradizione, di fiati, in velocità e in spensieratezza (The Pit (Part 1) o la title track, il miglior momento dellintero album, che giunge però solo in coda). Altro momento di assoluto rilievo è Mobil Nil. Una voce femminile alla Joni Mitchell (no, non dirò alla Laura Marling) danza lenta sullincedere quasi marziale di percussioni nordafricane in un crescendo di suoni che verso la metà del brano e fino alla fine si veste di epicità.
Non saprei dire se è il loro migliore LP, i due precedenti, soprattutto il primo, Against the day, sono anchessi molto validi e vale comunque la pena di ascoltarli. E però, sicuramente, una delle cose più belle partorite dalla Contellation questanno. E poiché la Constellation, questanno, ha sfornato anche dei capolavori (vedere alla voce Stetson), direi che è un album che, con lavvicinarsi del Natale, potete regalare ad un vostro amico o conoscente, senza rischiare che lo stesso lo ricicli a persone a lui sgradite.
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