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R Recensione

7/10

SansPapier

Manuale d'Uso Per Giovani Inesperti

Dopo un primo e.p. pubblicato nel 2007, i SansPapier arrivano all’esordio sulla lunga distanza  con un cd registrato nello studio Ludnica Rec. di S. Teresa di Riva (ME) già utilizzato in passato dai Simple Minds (e distribuito anche in rete con licenza Creative Commons 2.0). Basato sull’interazione delle due voci di Valeria e di Giampiero Già (autori anche di tutti i testi, da soli o in coppia) e su una musica a cavallo tra pop e rock, ma con il requisito importante di non ripetersi brano dopo brano, il disco risulta fresco e divertente, con testi sempre molto interessanti. Spicca in questo senso In volo, un brano lento, con la voce di Valeria nell’intro, poi le due voci si alternano ad ogni strofa. È un rock dal passo deciso, con un’ottima atmosfera. Forse il brano più bello del disco, che indica la strada da seguire per i SansPapier. Altro brano interessante è Pelle di pollo, un rock tirato e duro che richiama alla mente le cose più cattive dei C.S.I.  cantato da Giampiero. Divertente il gioco di parole sul famoso scogli lingua, e ottima la costruzione del testo.

Coraggiosi questi SansPapier, quando in Vodka con ghiaccio, breve e intenso schiaffone rock con elettriche in cattività, non hanno paura d'urtare la blasfemia: "padre nostro che sei nei cieli restaci" è infatti la frase finale di questo brano che indaga sul vizio del bere. Anche le canzoni apparentemente più semplici nascondono in realtà una profondità inusitata, come Il sipario magico del Sé. Aperta da un intro elettro-pop cantato a due voci,  il testo (che cita una frase importante: se questo è un uomo di Primo Levi) nasconde risvolti di analisi psicologica  (così la descrivono nelle note: un equilibrio tra il Sé relazionale e il Sé spirituale).

Più leggere le canzoni che completano il disco, da La canzone d’amore, un  pop rock ritmato e veloce cantato a due voci, in cui ci si prende gioco di tutti i luoghi comuni delle canzoni d’amore,  a Pezzi di bambole di tutti i tipi, ancora un bel pop rock con un testo profondo, e uno scatenato finale quasi punk, o ancora Appunti di un potenziale omicida, un altro testo interessante che accompagna un brano ritmato, semplice ma efficace. Chiude il disco Cançao de ninar. Su un intro lento e d’atmosfera, il brano cantato a due voci è una ninna nanna, che si apre lentamente, con la voce di Valeria che dà il meglio nella parte centrale in italiano, dove la musica si elettrizza, per poi riprendere in chiusura con la filastrocca tradizionale in portoghese. Ottima chiusura.

Molto bella la confezione e particolarmente curato il libretto, con ogni testo introdotto da una frase che aiuta a comprenderne il significato o la fonte di ispirazione, (da Cesare Pavese a Lewis Carrol), e un simpatico glossario in cui tra citazioni di Kant e Wallace, scopriamo alla voce Amore la seguente definizione: Sostantivo maschile singolare. Tra le parole più abusate. Il suo uso allargato è come il prezzemolo, si mette dappertutto, e così se ne corrompe il suono ed il gusto, e non evoca più. Però, che bravi questi SansPapier!

 

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