A Whitesnake

Whitesnake

i Whitesnake sono la creatura di David Coverdale ex vocalist dei mitici Deep Purple con i quali scrisse pagine indimenticabili dell musica dei \'70 con capolavori quali Burn e Stormbringer. Dopo due assaggi di quello che sarà come "David Coverdale\'s Whitesnake" e "Northwinds" considerati come lavori solisti del cantante e caratterizzati da una forte impronta soul/blues è con SNAKEBITE che il nostro coadiuvato dalla prima formazione ufficiale del gruppo che vede Micky Moody e Bernie Marsden alle chitarre,Neil Murray al basso e Dave Dowle alla batteria inizia a dare la classica impronta hard blues alla sua musica che lo accompagnerà fino a metà degli anni 80.

il lavoro in questione pur non essendo ancora completamente maturo continene già alcune traccie significative come COME ON che sarà per anni l opener dei loro concerti ma soprattutto la cover di Bobby Bland AIN\'T NO LOVE IN THE HEART OF THE CITY diventata ormai un classico fino ai giorni nostri nonchè una delle canzoni preferite dai fans di tutto il mondo

Sarà tuttavia con i successivi TROUBLE e  LOVEHUNTER che i nostri inizieranno con il oro stile inconfodibile a fare la differenza complice anche l\' ingresso in formazione di Jon Lord alle tastiere che renderà ancora più Purple oriented il loro sound dell epoca,in quegli anni infatti si sprecavano i confronti con l ormai ex band di Coverdale.TAKE ME WITH YOU ,TROUBLE,LOVEHUNTER,WLAKING IN THE SHADOWS OF THE BLUES e la cover della beatlesiana DAY TRIPPER  contibuiscono a rendere ancora più incendiari i loro live show che confermano il buon David come uno dei più trascinanti e dotati frontman dell hard rock.L\' anno successivo il nostro riesce a portare in formazione nientemeno che Ian Paice alla batteria dai deep purple che si unisce cosi all ex collega Jon Lord.

Il risultato della formazione rinnovata è lo straordinario READY AN\' WILLING il quale ragala ai fans altri grandissimi pezzi e futuri classici come la title track,SWEET TALKER,BLINDMAN ripescata per l occasione dal primo album di Coverdale e la spettacolare  FOOL FOR YOUR LOVING  che fu scritta originariamente da Coverdale e Moody per il bluesman B.B. King .Il disco ha uno straordinario successo in inghilterra e ribadisce lo stato di grazia di una formazione ormai lanciata nell olimpo dei grandi.I successivi COME AN\' GET IN  e SAINTS AND SINNERS pur non presentando fondamentalmente nulla di nuovo rispetto al passato  arricchiscono il già notevole repertorio della band con nuovi classici come COME AN GET IN,DONT BREAK MY HEART AGAIN,HERE I GO AGAIN e CRYING IN THE RAIN

Siamo nel 1982 e il panorama musicale sta cambiando.in inghilterra esplode la New wave of british heavy metal con gruppi come Motorhead Judas priest e Iron maiden a mettere nuovi paletti e nuovi confini per quanto riguarda la scena hard.C è anche la reunion dei DEEP PURPLE  che lascia i Whitesnake orfani di un mostro sacro come Paice ,ma Coverdale è una vecchia volpe e sostituisce Paice con il mostruoso drummer ex Rainbow Cozy Powell

Sistemata cosi la line up con Powell appunto alla batteria la coppia Mick Moody e Mel Galley alle chitarre,Jon lord alle tastiere e Colin Hogdkinson al basso vede alla luce nel 1984 l\'ottimo SLIDE IT IN prodotto come gli ultimi dischi da Martin Birch.Pur rimanendo saldamente ancorato la vecchio hard blues caro a Coverdale il disco inizia a dare dei segnali di quella che sarà la svolta del suono del serpente bianco,si notano infatti tonalità più metalliche e la voce di dave inzia ad assumere quelle tonalità acute e planteggianti che esploderanno definitivamente nei lavori successivi; i pezzi sono tutti grandissimi con i picchi che prendono il nome di SLOW AND EASY,SLIDE IT IN E LOVE AINT NO STRANGER.

SLIDE IT IN vende molto bene in europa ma Coverdale non sembra pienamente soddisfatto,infatti cosi come i lavori precedenti il disco è accolto freddamente negli stati uniti..."Che l \'europa vada a farsi fottere,è l \'America che voglio!!!!" sembra pensare Dave.Le grandi manovre iniziano con il remix  e la ripubblicazione in USA di SLIDE IT IN  il quale viene affidato alle cure di quel mago di suoni cromati che è il produttore della Geffen Keith Olsen che dona al lavoro un sound più potente e "americano" ma non è l unica novità,infatti viene cambiata la scaletta rispetto all edizione europea ,le parti di basso cancellate e risunate del redivivo Neil Murray cosi come i soli di chitarra vengono ri-registrati dal giovane chiatarrista John Sykes ex Thin Lyzzy.La nuova versione di slide it in suona decisamente più moderna e potente della precedente e convince definitivamente Coverdale a dare l\'assalto agli states e alle classifiche.

Per l ennesima volta la formazione viene completamente rivoluzionata e Coverdale assembla i nuovi Whitesnake intorno al talento cristallino di Sykes al quale vengono affiancati il confermato Murray al basso e Anysley Dumbar (ex Journey )alla batteria.Il lavoro e la pressione per la realizzazione del nuovo disco erano enormi cosi come il budget messo a disposizione dalla casa discografica,Coverdale aveva la consapevolezza che non poteva sbagliare...e non sbagliò

Oltre dieci milioni di copie vendute,il secondo posto nella classifica di Billboard,i videoclip in heavy rotation su Mtv questi furono gli straordinari risultati di 1987 a detta di chi scrive il capolavoro assoluto della band.Il vecchio hard blues era scomparso facendo spazio ad un heavy metallizzato dai suoni enormi e pomposi songwriting zeppeliniano che ha il suo culmine in Still of the night , la più straordinaria reinterpretazione(non furono pochi a parlare di plagio)in chiave metallica del riff di Black dog degli Zeppelin.Coverdale ci regala anche grandi rifacimenti di due vecchi successi come "Crying in the rain" e " Here i go again" entrambi presi da Saints and Sinners,proprio in questi pezzi è da ricercare la nuova strada intrapresa della band che ha trasformato due canzoni hard blues con base quasi soul in roboanti anthem metallici da stadio.Non tutti apprezzarono il nuovo corso degli Snakes specialmente i vecchi fans di lunga data ma i numeri ,le vendite,e diciamolo anche la qualità del nuovo prodotto erano talmente strabilianti che i malumori furono letteralmente seppelliti dalla valanga di copie vendute

Ma non fu tutto rose e fiori...la realizzazione di 1987 portò a galla parecchie tensioni tra i membri della band(chi ha detto troppi galli nel pollaio?) e Coverdale si vide quasi costretto all ennesima rivoluzione della line up che vedeva ora Vivian Campbell e Adrian Vandenberg alle chitarre Rudy Sarzo al basso e Tommy Aldridge alla batteria fu qesta la formazione che partì per il lunghissimo tour di supporto a 1987 conclusosi il quale la band entrò in studio per dare un degno successore a 1987.le condizioni non potevano essere peggiori,Campell aveva abbandonato la nave intascando i lauti compensi dei tour ma non fu l unica tegola perchè l altro chitarrista Adrian Vandenberg si infortunò ad una mano che gli impedì di fatto di suonare e incidere il materiale che era già stato scritto.La situazione era disastrosa e la Geffen aveva precise scadenze per far uscire l album il cui titolo era  SLIP OF THE TONGUE .Coverdale non si dette per vinto e cercò un rimpiazzo,uno che riuscisse ad incidere tanto materiale in poco tempo e possibilmente in modo da non far rimpiangere l \'illustre predecessore,ma chi?chi poteva riuscire in una vera e proprio impresa come questa?c era bisogno di autentico genio di un fuoriclasse assoluto e questo fuoriclasse aveva un nome e un cognome...STEVE VAI

l \'album usci nel 1989 e seppur non riuscendo a toccare le vette di 1987 a livello di vendite non si poteva certo dire che qualitativamente era inferiore, forse ai fans non piaque l\' eccessiva ricerca della perfezione in questo disco che poteva risultare quasi freddo ma il livello tecnico e compositivo resta altissimo,pezzi come Wings of the strom,Now you are gone la title track e l \'incredibile Sailing ships non potevano lasciare indifferenti,ma nonostante questo ,la relativa freddezza con la quale era stato accolto il disco e  il grunge alle porte convinsero il vecchio Dave a mettere momentaneamente in soffitta il serpente bianco non prima di aver regalato ai fans un greatest hits nel 1994

il nome Whitesnake ricomparve in sordina nel 1996 quando venne pubblicato RESTLESS HEART  ma nonostante il moniker prestigioso si trattava fondamentalmente del disco solista di Coverdale infatti dei vecchi Snakes non c \'era più traccia trattandosi di un disco improntato su un rock blues che ricordava molto i primi lavori solisti del cantante,le canzoni di buona qualità rendevano il prodotto abbastanza valido ma l \'atmosfera degli anni d\'oro sembrava definitivamente scomparsa.

La storia sembrava essersi conclusa così ma dopo una clamorosa reunion nel 2005 con tanto di tour mondiale e pubblicazione di materiale live d annata(ottimo il doppio live LIVE IN THE SHADOWS OF THE BLUES del 2006) i nuovi whitesnake che sono ora formati oltre dall intramontabile david naturalmente dalla coppia d asce Reb Beach e Doug Aldricht,Uriah Duffy al basso,Chris Frazier alla batteria e Timothy Drury alle tastiere rientrano in studio per dare alle stampe nella primavera del 2008 il bellissimo GOOD TO BE BAD,il classico disco che non ti aspetti da un quasi sessantenne che riporta per la gioia dei suon fans i Whitesnake alla magia degli anni d oro,di 1987 SLIDE IT IN E SLIP OF THE TONGUE sperando che sia un nuovo inizio per una seconda increbile nuova giovinezza.

Diavolo di un Dave....ce l \'ha fatta di nuovo....