C Capitolo 32 - Il post punk inglese dal goth rock al p funk - pagina 5 di 6

32 - Il post punk inglese dal goth rock al p funk (5/6)

 

Se il goth è il movimento di massa del post punk c’è un altro filone che comincia a serpeggiare nei primi anni ’80 e che si rivelerà altrettanto influente sui posteri: il p-funk, suono che vive tra le due sponde dell’oceano e coinvolge prima di tutto la solita New York, nello specifico la Grande Mela della no wave e dei Contortions di James Chance che con Buy sono tra i primi ad avvicinarsi alle sonorità del funk.

Da loro discendono i Bush Tetras di “Rituals” (1981), formati dall’ex del gruppo Pat Place, autori un ibrido punk-funk spettrale e raggelante: incidono per la seminale 99 Records, label che produce anche Liquid Liquid ed Esg. Questi ultimi fanno da ponte ideale tra dance e funk e tra Stati Uniti e Regno Unito: i loro pezzi sono regolarmente suonati al Paradise Garage di Larry Levan mentre loro si ritrovano più volte ad aprire i concerti di Pil e A Certain Ratio , rispettivamente pionieri e massimi esponenti del suono p-funk anglosassone.

I primi, col già menzionato “Metal Box”, oltre a segnare simbolicamente il passaggio dal punk al post punk e ispirare il suono spettrale del goth-rock, si rivelano pionieristici per l’inserimento di elementi funk (e disco) nella propria musica.

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