C Capitolo 52 - Riot grrrls, corporate punk e garage punk - pagina 1 di 5

52 - Riot grrrls, corporate punk e garage punk (1/5)

Gli anni ’90 saranno ricordati dai posteri principalmente per l’inaspettato successo di massa del punk nelle classifiche americane: tuttavia ad aprire il decennio è un fenomeno più underground legato all’area di Olympia e ad un’etichetta come la Kill Rock Stars, per cui nel 1992 esce EP senza titolo prodotto da Ian Mac Kaye e firmato dalle Bikini Kill. È uno dei primi dischi a lanciare il movimento femminista delle ragazze riottose ( le riot grrrrls): il gruppo musicalmente fonde il punk-rock più grezzo delle Slits con la new wave dei Pretenders e di lì a poco rilancia con “Yeah Yeah Yeah Yeah”, split album equamente diviso con le albioniche Huggy bear, altre esponenti di spicco del movimento di cui fanno parte anche Bratmobile, 7 Year Bitch, mentre più marginalmente legate al fenomeno sono L7 e Babes in Toyland, musicalmente più vicine al metal ed al grunge che non al punk; tutti gruppi comunque accomunati dalla centralità nei testi di temi scottanti e strettamente legati alla sfera femminile quali lo stupro, la violenza domestica, la disparità sociale tra maschio e femmina

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