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R Recensione

10/10

The Clash

London Calling

Il successo di pubblico e critica negli USA arrivò con London Calling, un album doppio pubblicato nel dicembre 1979, venduto al prezzo di un album singolo (su insistenza della band). A fianco del punk classico, presentava una serie di stili più ampia degli album precedenti, tra cui il rockabilly in stile americano e il reggae che risuonava assieme al movimento ska britannico.

Per la produzione dell'album i Clash si affidarono a Guy Stevens, noto per il grande talento nell' R&B, mentre per le prove e le registrazioni preliminari i Clash trovano una nuova base, i Vanilla Studios, un garage riadattato.

L'album è una pietra miliare, e canzoni come Train in Vain, Clampdown e London Calling si sentono con regolarità sulle stazioni radio di musica rock dei giorni nostri. Il tema politico è molto frequente (anche se non l'unico): Spanish Bombs rievoca la guerra civile spagnola; The Guns of Brixton la situazione incandescente del quartiere popolare londinese abitato da immigrati; Clampdown è al tempo stesso un ricordo dei crimini nazisti ed una critica al sistema capitalista; Koka Kola uno sguardo spietato sulla realtà americana; infine Revolution Rock è il vero manifesto politico della band.

Il titolo di London Calling evoca la frase pronunciata dall'annunciatore radiofonico statunitense Edward R. Murrow durante la seconda guerra mondiale, e la canzone che da il titolo all'album annuncia che "...war is declared and battle come down..." (la guerra è decisa e inizia la battaglia). Mette in guardia contro l'aspettativa di vederli come dei salvatori — "... now don't look to us / Phoney Beatlemania has bitten the dust..." (non rivolgetevi a noi / la sciocca Beatlemania ha morso la polvere) — ritrae un disegno disperato del periodo; "The ice age is coming, the sun's zooming in / Engines stop running, the wheat is growing thin" (L'era glaciale sta arrivando, il sole implode / i motori smettono di funzionare, il grano cresce rachitico) — ma chiama gli ascoltatori a uscire dal loro stupore drogato e a intraprendere la lotta senza guardare costantemente a Londra, o agli stessi Clash, per indicazioni — "Forget it, brother, we can go it alone... Quit holding out and draw another breath... I don't wanna shout / But while we were talking I saw you nodding out..." (Scordatelo fratello, possiamo fare da soli... smetti di resistere e fai un altro respiro... Non voglio urlare / ma mentre parlavamo ti ho visto fare un cenno...) — chiedendo alla fine, "After all this, won't you give me a smile?" (Dopo tutto questo, non vuoi rivolgermi un sorriso?). Da avere.

V Voti

Voto degli utenti: 9,1/10 in media su 74 voti.

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Marco_Biasio (ha votato 10 questo disco) alle 9:36 del 29 giugno 2007 ha scritto:

...

...

Grimble (ha votato 10 questo disco) alle 10:47 del 29 giugno 2007 ha scritto:

grandioso...

London calling è unn doppio album che non ha mai un calo di tensione, che non stanca e che soprattutto risulta vario e ben armonioso...

come dici te si spazia dal punk classico(che forse in questo disco non si avverte nemmeno)al rockabilly in stile americano, dal reggae allo ska...

fantastico.

DonJunio (ha votato 9 questo disco) alle 12:24 del 29 giugno 2007 ha scritto:

The ice age is coming...

pietra miliare certamente: la mia preferita è "guns of brixton", forse il miglior esempio di reggae bianco mai composto ( uscito alla penna del bassista simonon, lo stesso immortalato in copertina....)

Moon (ha votato 8 questo disco) alle 20:54 del 29 giugno 2007 ha scritto:

che ricordi..... bella rece complimenti!

boy_with_VU_tee (ha votato 10 questo disco) alle 17:24 del 10 aprile 2008 ha scritto:

London Calling

Uno dei capolavori di sempre del rock.

matteomac (ha votato 10 questo disco) alle 15:56 del 25 aprile 2008 ha scritto:

Un capolavoro che, spaziando attraverso generi e influenze musicali diverse, mantiene sempre una coerenza e una grandezza unica.

fabfabfab (ha votato 10 questo disco) alle 16:07 del 25 giugno 2008 ha scritto:

...

otherdaysothereyes (ha votato 10 questo disco) alle 15:21 del 23 novembre 2008 ha scritto:

All that phoney Beatlemania has bitten the dust!

Epocale disco capace di coniugare tradizione e innovazione, continuità e rottura.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 22:09 del 26 marzo 2010 ha scritto:

Monumentale

mi rifiuto di scrivere una parola in più

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 11:49 del 28 marzo 2010 ha scritto:

Stiamo parlando di uno dei più grandi album dei 70.

4AS (ha votato 9 questo disco) alle 20:08 del 30 marzo 2010 ha scritto:

Credo che cercare di capire se i clash fossero veramente incazzati o lo facessero solo per moda non serva a molto. Forse la verità sta nel mezzo, cioè un pò ci credevano e un pò ci marciavano. Quello che rimane veramente in fin dei conti è sempre la musica. Con questo non voglio dire che i testi dei clash debbano essere trascurati, ovviamente penso sia giusto leggerli. Però è anche vero che nella storia della musica moltissimi gruppi (anche prima dei clash) hanno scritto testi "contro il sistema". Quindi il vero traguardo raggiunto dai clash non è stato quello di scrivere quei testi (tra l'altro alcuni mi sembrano un pò infantili) ma quello di riuscire a trasmetterli a un pubblico vasto.

4AS (ha votato 9 questo disco) alle 20:12 del 30 marzo 2010 ha scritto:

ho sbagliato recensione... sorry... cmq disco magnifico.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 20:31 del 6 maggio 2010 ha scritto:

Capolavoro?

Uno dei grandi misteri della vita: come fa un disco del genere ad essere definito fondamentale? Le canzoni non sono brutte, ma i veri capolavori sono altri. Per quanto riguarda la loro "rabbia contro il sistema", beh, meglio lasciare perdere.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 21:08 del 6 maggio 2010 ha scritto:

RE: Capolavoro?

beh dai... sono molti a definirlo una piccola gemma nel suo genere... basterebbe vedere quello che c'è scritto sotto il tuo commento. A me i led zeppelin ad esempio non fanno impazzire, ma non mi sognerei mai di dire che i loro album non valgono una mazza.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 22:19 del 6 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: Capolavoro?

Se questo disco l'avesse fatto un gruppo meno conosciuto, forse nessuno lo considererebbe una gemma, ma sarebbe stato già dimenticato da tempo. Spesso i grandi nomi influiscono sui giudizi che si danno ai dischi. Per qunto riguarda i Led Zeppelin, sei liberissimo di dire che i loro album non valgono una mazza.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 8:35 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: Capolavoro?

ma il punto non è gridare al mondo che i Led Zeppelin non valgono una mazza, è comprendere quanto questa cosa sia o no condizionata da fattori indipendenti dai Led Zeppelin. Per quanto riguarda i Clash credo sia la stessa cosa. Il discorso dell' "impegno politico" non regge, quando ascolto London Calling è l'ultimo mio pensiero. Sono invece convinto che un grande album non debba necessariamente "inventare", ma "parlare", "raccontare". Landon Calling è il manifesto di una generazione, o almeno di una parte di essa, quella no-progressive giunta alla fine degli anni 70. I "capolavori" non devono piacere a tutti, ma restano comunque capolavori.

Franco (ha votato 9 questo disco) alle 21:54 del 6 maggio 2010 ha scritto:

RE: Capolavoro?

Mamma mia Bart, i tuoi commenti fanno davvero cadere le braccia...ma come funziona, ogni dieci dischi fondamentali del rock che abbatti con le tue sciocchezze vinci qualcosa?

bart (ha votato 5 questo disco) alle 22:40 del 6 maggio 2010 ha scritto:

Franco non capisco perchè te la prendi così tanto per un disco. E che disco poi!

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 0:23 del 7 maggio 2010 ha scritto:

Londra chiama ed Elvis risponde: mitico!

bart (ha votato 5 questo disco) alle 0:43 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE:

I Clash ed Elvis: i più sopravvalutati di sempre (Beatles a parte, ovviamente).

bart (ha votato 5 questo disco) alle 11:46 del 7 maggio 2010 ha scritto:

Se London Calling è il manifesto di una generazione, allora sono molto preoccupato.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 11:57 del 7 maggio 2010 ha scritto:

E' il simbolo di una generazione che fa finta di avere degli ideali, e che non conosce nulla del sistema che si propone di combattere. La "lotta contro il sistema" è solo un alibi per giustificare atti di vandalismo e di pura delinquenza. Purtroppo questo è ancora molto attuale. Il mondo è pieno di giovani "ribelli", che a cosa si ribellano non lo sanno nemmeno loro.

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 12:12 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE:

veramente se poco info visto che i clash con la violenza di cui parli (atti di vandalismo ...)hanno NULLA da spartire: rock against racism, ti ricorda qualcosa? e se oggi quella merda di nick griffin l'ha preso nel culo non prendendo neanche un seggio,

laddove in italia la lega ci anzi vi governa, è perché quella legacy ha lasciato i suoi semi

bart (ha votato 5 questo disco) alle 12:23 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

Non mi riferisco alla violenza dei Clash, ma di chi ascolta dischi del genere. I fan più sfegatati del punk spesso sono giovani "inquieti".

Totalblamblam (ha votato 10 questo disco) alle 12:37 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

LOL è come dire i fan più sfegatati di robbie williams o madanna sono cocainomani...stai affastellando una serie di minchiate su minchiate da restare basiti

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 12:24 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE:

io a questo punto non riesco a comprendere... non capisci o fai finta... cioè ci sei o ci fai? Ma hai letto bene quello che ho scritto? Ho chiaramente espresso un giudizio musicale e non politico, ma continui a pressare sulla politica dei clash mentre io ho specificato che del loro orientamento politico, onesto o finto che fosse, non me può fregare un caiser. Musicalmente hanno contribuito ad arricchire una certa frangia del rock, del pop, del punk del chiamalo come ti pare. Questa parola... SOPRAVVALUTATO... ma che significa? Non vuol dire nulla... sopravvalutato in base a cosa? Cioè che 98 persone su 100 sopravvalutano i clash mentre 2 conoscono la verità? e quale sarebbe la verità della musica? Che revolver e sgt pepper e ok computer e aqualong e london colling e rain dogs etc, sono tutti tarocchi sopravvalutati e soltanto pochi eletti lo hanno compreso? Cioè... spiegami... illumina il cammino di noi povere pecore che diamo 4-5 stelle a sti discucci appena mediocri.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 12:41 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

Non te la prendere così tanto, sono solo delle mie personalissime opinioni. Io non sono un critico(che parola orrenda!), ma giudico un disco in base ai miei gusti personali. Gli album che hai citato tu non sono dei tarocchi, semplicemente non sono riusciti ad entusiasmarmi più di tanto. Poi non penso che voi siate delle povere pecore.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 12:58 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

adesso mi diventi uno con delle "personalissime impressioni", uno che odia i critici e che giudica in base a gusti personali quando non ho letto neanche una volta la frase "per me" o "a mio giudizio" o "per come la vedo io" o "a me non piace"... il tuo approccio è stao invece "uno dei grandi misteri della vita... come fa un disco del genere ad essere definito fondametale" e poi "i veri capolavori sono altri"... zac... bocciato... fine. Mi sei sembrato invece molto lapidale... le parole hanno un peso come dice Nanni Moretti... devi soltanto capire quali usare, e a seconda di quelle che userai avrai una reazione.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 13:09 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

Non è vero che odio i critici, non mi piace il termine "critico". Poi non è vero che nei miei commenti non metto mai: per me" o "a mio giudizio" o "per come la vedo io" o "a me non piace", ma evito di scriverli ogni volta, per evitare di essere troppo ripetitivo. Forse i miei giudizi a volte sono lapidari, ma è il mio modo di fare.

Dr.Paul alle 15:48 del 7 maggio 2010 ha scritto:

bart però sei urticante, non hai in simpatia i critici ma poi ti atteggi a critico con la tua lunghiiiissima sfliza di "SOPRAVVALUTATO" ecc ecc ecc, ma siamo sicuri che siano sopravvalutati tutti i dischi (e le band) da te citati o sei tu che non li sai valutare con la dovuta perizia e/o equilibrio?

anche perchè molto spesso dalle tue parole traspare (vedi ultimo giudizio sui clash) una scarsa conoscenza della materia in questione, tutti questi dischi/band sono materia di approfondimento ragionato, fortunatamente dopo tutti questi anni sono molte le fonti da cui attingere per inquadrare un disco, una band, il contesto e una miriade di altri fattori, sono decine ormai nelle librerie i testi su clash, elvis, beatles, bowie, genesis.... insomma non ci si può limitare solo ad un paio di ascolti (ma neanche 5/6) per giudicare serenamente dischi cosi importanti azzo, questi sono artisti/dischi per i quali il processo di assorbimento è lungo, bisogna penetrarli, trovare la chiave giusta per scardinarne le insidie, e ce ne sono di insidie nonostante sia tutto pop, boh io per capire veramante cosa tentava di fare gabriel solista ci ho messo anni, forse sono mezzo ritardato io ehehe

REBBY (ha votato 8,5 questo disco) alle 16:14 del 7 maggio 2010 ha scritto:

Mah! Toglimi una curiosità Bart: ma quanti anni avevi nel 79? E cos'è sta storia che molti di

quelli che apprezzavano in diretta i dischi dei

Clash era violento? Io avevo 18/19 anni quando li sentii in Piazza Maggiore a Bologna (concerto gratuito sic) e gli unici scassa minchia che ho

visto coi miei occhi in quell'occasione avevano si

le creste, ma li contestarono ferocemente! Io

penso che le info che tu hai siano errate... Poi

se non ti piacciono musicalmente quello è un altro

discorso. Ma il resto credimi son menate.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 16:28 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Non ero ancora nato, sono dell'82. Poi non ho detto che tutti i fans dei Clash fossero violenti, ma solo alcuni di loro; con questo non voglio dare la colpa ai Clash, s'intende. Dal punto di vista musicale, invece, preferisco il primo album. Sandinista devo ancora ascoltarlo.

REBBY (ha votato 8,5 questo disco) alle 16:47 del 7 maggio 2010 ha scritto:

OK andiamo già meglio (qualcuno è diverso da spesso). Ma guarda che anche qualcuno dei fan

dei Pere Ubu (anch'io adoro come te The modern dance eh) sarà stato violento (o di qualsiasi

altro gruppo...). E poi in quegli anni spesso chi

apprezzava i Pere Ubu (ah... uno dei concerti che

ricordo con maggior trasporto della mia vita)

aveva anche dischi dei Clash ... Occhio alle

generalizzazioni (e alle banalizzazioni)!

bart (ha votato 5 questo disco) alle 17:01 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE:

E'vero, si può essere fan sia dei Clash che dei Pere Ubu, ma non mischiamo il sacro col profano. I Pere Ubu (specialmente quelli di The Modern Dance) sono di un altro pianeta!

REBBY (ha votato 8,5 questo disco) alle 17:09 del 7 maggio 2010 ha scritto:

Vabbè se fossi costretto ad una scelta opterei

anch'io per The modern dance. Ma prima non si stava discutendo semplicemente di gusti personali eh.

Dr.Paul alle 19:34 del 7 maggio 2010 ha scritto:

E'vero, si può essere fan sia dei Clash che dei Pere Ubu, ma non mischiamo il sacro col profano. I Pere Ubu (specialmente quelli di The Modern Dance) sono di un altro pianeta!

ancora? e sono due: ti stanno sulle scatole i critici ma di sentenze frou frou ne spari anche tu eh!?

bart (ha votato 5 questo disco) alle 19:48 del 7 maggio 2010 ha scritto:

RE: E'vero, si può essere fan sia dei Clash che dei Pere Ubu, ma non mischiamo il sacro col profano. I Pere Ubu (specialmente quelli di The Modern Dance) sono di un altro pianeta!

Non è vero che mi stanno sulle scatole i critici, l'ho già detto: è la definizione di critico che non mi piace.

Dr.Paul alle 20:11 del 7 maggio 2010 ha scritto:

è uguale, approfondisci meglio invece di sparare in fretta sentenze campate per aria sulla sopravvalutazione!

bart (ha votato 5 questo disco) alle 1:17 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Le mie non sono sentenze, sono solo modestissime opinioni. Non credo di commettere un crimine se dico che un disco, secondo me, è sopravvalutato. Persino la Bibbia è stata criticata, figuriamoci se non si può criticare London Calling.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 14:10 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

non è che commetti un crimine nel dire sopravvalutato, è proprio la parola SOPRAVVALUTATO senza una vera argomentazione se non un gusto personale a rendere il tutto privo di fondamenta. Sopravvalutato in base a cosa... a chi. London Calling fondeva reminescenze punk, passando per il rockabilly e il reggae, usci dalla trappola sex pistols consacrando i Clash a vero gruppo rock riconoscibile ad uno stile e nella splendida e dissonante voce di Joe Strummer. Questo disco ha influenzato band come Blur, Green Day, Jam, XTC, Police etc. due generazioni di band.

A me ad esempio non piacciono i Genesis, non fanno parte del mio dna... ma non vado in giro per il forum dicendo che sono sopravvalutati e stop. E oltre tutto dei Genesis ho tutti gli album e li ho ascoltati per almeno 30 anni, compreso "from the genesis to revelation" del 1969 inciso con la decca.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 14:24 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

Questo disco ha influenzato band come Blur, Green Day, Jam, XTC, Police. Ognuno ha le sue colpe.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 14:38 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

ah beh... bella rispostina. Continui a sparare a raffica senza argomenti... forse perché gli argomenti non li hai e in un sol colpo hai buttato al secchio Paul Weller, i Police, Andy Partrige, metà della new wave... spettacolo.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 14:44 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE:

La mia era solo una battuta, non te la prendere così tanto. Il mio artista preferito è Tim Buckley, ma se qualcuno ne parla male non mi arrabbio con lui.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 14:48 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: RE:

sì ma se qualcuno dice che è sopravvalutato senza spiegarti il motivo, dice che i suoi fan sono quasi tutti dei perati di eroina e che la sua canzone più famosa è una cover magari vorrai saperne di più...

bart (ha votato 5 questo disco) alle 15:13 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE:

Sopravvalutato è il termine che si usa quando qualcuno o qualcosa viene ritenuto migliore di quello che in realtà è. Questo, secondo me, è London Calling:un disco normale ritenuto da molti un capolavoro. E ripeto, se l'avesse fatto un altro gruppo non se lo filerebbe nessuno.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 15:51 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE: RE:

si ma non avevo chiesto il significato di sopravvalutato... lo so cosa significa... quello che mi avrebbe fatto piacere capire ( e lo specifico in mille modi) è: perché?!!! In base a che?!!!

poi che vuol dire "se quest'album l'avesse fatto un altro gruppo non se lo sarebbe filato nessuno"? E' OVVIO!!! E' PALESE!!! loro erano i Clash, una band con un trascorso... che significa. Mi sembra tu abbia scritto la stessa cosa di Sgt Pepper... ma è ovvio che se Sgt Pepper l'avesse fatto pinco pallino non avrebbe avuto lo stesso successo... quelli erano i Beatles. Il successo aiuta a far sì che la gente conosca le tue opere... e se dopo 30-40-50 anni la gente ancora parla di te... forse... quel successo te lo sei anche meritato. Perché tu pensi davvero che se "grace" di Jeff Buckley l'avessi scritto io staresti a farmi le poste sotto il terrazzo di casa?

Dr.Paul alle 1:37 del 8 maggio 2010 ha scritto:

ti avevo fatto una domanda tre mesaggi fa ma vedo che giochi a nascondino....

Dr.Paul alle 1:37 del 8 maggio 2010 ha scritto:

s

bart (ha votato 5 questo disco) alle 1:50 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Qual'era la domanda,scusa.

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 14:52 del 8 maggio 2010 ha scritto:

... ma poi alla fine stica. Volevo solo capire cosa c'era dietro il tuo sottovalutato... non l'ho capito ma sopravviverò so stesso. Sei ancora molto giovane...

PetoMan 2.0 evolution alle 15:05 del 8 maggio 2010 ha scritto:

Scusa Bart, ma a me pare che ti contraddici. Prima dici che i fanatici del punk sono inquieti e propensi alla violenza. Poi dici che il disco dei Clash che preferisci è il primo, che è di fatto il loro unico vero disco punk. Dopo quello sono stati anche altro, soprattutto altro, quasi impossibili da confinare in un solo genere.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 15:22 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Non solo i fanatici del punk, ma i fanatici in generale sono inquieti e propensi alla violenza. Mancano di obiettività, sono privi di senso critico e sono disposti a fare di tutto o quasi per i loro idoli. Per quanto riguarda i Clash, preferisco il loro album d'esordio perchè è più spontaneo ed energico, ma non sono un fanatico del punk.

simone coacci alle 16:04 del 8 maggio 2010 ha scritto:

Infatti, bart, poichè il fanatismo spesso consiste anche nel fare di valutazioni soggettive e personali verità assolute e inconfutabili - è questo che fanno la maggior parte delle religioni secolari e delle ideologie totalitarie - e tu, ce lo hai appena spergiurato in tutte le salse, non sei un fanatico, allora spiegaci anche perchè questo disco, secondo te, merita di essere liquidato. Ma che siano motivazioni musicali non il fatto che i ragazzini con la cresta sfasciano le vetrine, perchè di quello i Clash non hanno certo colpa. Altrimenti dì semplicemente: a me non piace, non lo posso soffrire, preferisco il primo, ma riconosco la sua importanza in quanto capostipite di molto post-punk e new-wave a venire.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 16:46 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Questo disco non merita di essere liquidato, ma non merita neanche tutte queste considerazioni, secondo me. Quando l'ho ascoltato mi sembrava un disco adatto da mettere ad una festa, nulla di più; sarà anche il capostipite di molto post-punk e new-wave, ma non è in base a questo che giudico un disco. Tu sicuramente sei più competente di me in materia, io sono solo un appassionato che si diverte a scrivere quello che pensa sui dischi in questione. Voi state dando troppa importanza a un mio giudizio personale.

simone coacci alle 17:23 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

Figurati, anch'io sono un semplice appassionato. E come tale mi pongo. Il punto non è stabilire chi ha torto o chi ha ragione. Ma dialogare in serenità e cercare di capire le motivazioni di chi la pensa diversamente da te. Ora, ad esempio, grazie a questa tua puntualizzazione ho capito che questo disco non rientra nelle tue preferenze perchè, correggimi se sbaglio, lo ritieni troppo easy listening, sempliciotto, magari un po' ruffiano, diciamo così da cazzeggio, nonostante l'aria impegnata. E già mi sembra una critica, che si può condividere o meno, più a fuoco dal punto di vista musicale.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 17:49 del 8 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

Hai centrato in pieno: è un disco da cazzeggio, nonostante l'aria impegnata; è per questo che lo considero mediocre, non tanto per le canzoni, che prese singolarmente sono anche carine.

4AS (ha votato 9 questo disco) alle 17:34 del 8 maggio 2010 ha scritto:

bart, se non lo consideri un capolavoro fai bene ad esprimerlo, poi può essere pure un disco storico, o influente, o quello che sia...Ma il giudizio deve essere obiettivo. Io ad esempio non ho mai amato particolarmente il "IV" dei Led Zeppelin e "Daydream nation" dei Sonic Youth. Sono entrambi considerati fondamentali nella storia del rock, ma io proprio non ci riesco a considerarli capolavori, per me sono 2 dischi normali: saranno storicamente importanti, ma alla fine non mi fanno impazzire e quindi non potrei dargli il massimo dei voti. Meglio dare il massimo dei voti a un disco che piace ma non è influente piuttosto che a un disco influente ma che non piace troppo.

FrancescoB (ha votato 10 questo disco) alle 17:45 del 8 maggio 2010 ha scritto:

Secondo me sono legittime anche le considerazioni storiche, purchè si tratti per l'appunto di considerazioni e non di accuse un pò superficiale e che trasudano supponenza, tendenti insomma a sminuire o svilire chi invece apprezza il disco.

Per dire, io non amo tropo "The Dark Side of the Moon", e lo reputo meno bello e significativo di altri nella discografia dei Floyd: ma non mi sogno di etichettare in qualche modo e/o di sminuire chi lo ama, ci mancherebbe!

Ah, ovviamente LC è capolavoro nei secoli dei secoli, mi accodo a chi ha scritto che è fra i pochissimi doppi che non annoia mai.

FrancescoB (ha votato 10 questo disco) alle 17:53 del 8 maggio 2010 ha scritto:

Ok Bart, ma secondo me l'immediatezza e la fruibilità non sono un difetto: anzi, se accompagnano la sostanza sono un pregio, e di quelli rari. Cioè, combinare ricerca musicale ed impatto a suo modo "facile" non è per nulla semplice.

L'"impegno" poi in questo caso deriva anche se non soprattutto dai testi, che sono lì da leggere ed interpretare, e va quindi oltre le semplici sensazioni suscitate dall'ascolto.

loson alle 20:12 del 8 maggio 2010 ha scritto:

M'intrometto solo per far notare al signor Bart che sputare in un sol colpo su Patridge, Weller e Albarn, oltre ad integrare gli estremi per il reato di vilipendio alla bandiera inglese, costituisce una palese violazione del Trattato di Ginevra. Si penta!!! XD

modulo_c (ha votato 10 questo disco) alle 8:33 del 9 maggio 2010 ha scritto:

play again.

quante volte l'ho ascoltato? milioni? miliardi? che disco. sempre attuale.

alfredjarry (ha votato 9 questo disco) alle 9:35 del 9 maggio 2010 ha scritto:

stelle e giudizi

Colgo l'occasione per discutere sui giudizi espressi dai recensori, che vengono riassunti attraverso un numero di stelle. Nella scala della redazione trovo all'apice (5 stelle) il termine "capolavoro". A parte la definizione "artigianale", per capolavoro si intende generalmente l'opera maggiore di un autore. Credo debba esistere nella nostra scala di valore un termine superiore che, secondo un'idea di canone, ponga la singola opera come riferimento (nel nostro caso riferimento nell'ambito musicale del rock, pop ed elettronica). Un'opera epocale, memorabile, influente ed innovativa, capace di esemplificare da sola un'idea di "bello artistico" e non solo di "bello estetico". Propongo quindi la seguente scaletta:

fondamentale (5 stelle)

capolavoro (4 stelle e mezzo)

ottimo (4 stelle)

buono (3 stelle e mezzo)

sufficiente (3 stelle)

Sulle insufficienze non mi dilungo.

Personalmente ho dato il voto massimo solo a tre dischi, vale a dire:

Trout Mask Replica di Captain Beefheart

Velvet Undergruond&Nico dei Velvet Underground

Rock Bottom di Robert Wyatt

Sono tutt'ora incerto su altre opere, ma certamente non potranno essere numerose... Quindi, nel caso di London Calling non lo considererei fondamentale (dotato com'e'di un bello estetico piuttosto che artistico) ma nemmeno buono (e' comunque l'opera maggiore di un importante gruppo rock): quindi 4 o 4 e mezzo.

simone coacci alle 12:26 del 9 maggio 2010 ha scritto:

RE: stelle e giudizi

Infatti, in teoria, 5 stelle oggi sarebbe "patrimonio dell'umanità". 4 e mezzo capolavoro. La valutazione è stata aggiornata nella scala dei recensori ma non ancora in quella dei commenti, purtroppo.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 13:30 del 9 maggio 2010 ha scritto:

RE: stelle e giudizi

Sono d'accordo con alfredjarry per quanto riguarda le valutazioni. Forse dovrei riguardare un pò i miei giudizi, credo di aver dato 5 stelle a troppi dischi.

PetoMan 2.0 evolution alle 20:58 del 11 maggio 2010 ha scritto:

RE: stelle e giudizi

cavolo alfred, quante stupidate in un solo post. Qui siamo alla Matematica Pura applicata all'ascolto di musica...masturbazione al potere

DucaViola (ha votato 9 questo disco) alle 9:51 del 12 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: stelle e giudizi

beh... un po' come il grafico della poesia nell'attimo fuggente...

PetoMan 2.0 evolution alle 13:52 del 12 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: stelle e giudizi

esatto duca, riferimento più che calzante

loson alle 9:50 del 9 maggio 2010 ha scritto:

Trout Mask Replica di Captain Beefheart Velvet Undergruond&Nico dei Velvet Underground Rock Bottom di Robert Wyatt

Non so perchè ma me le aspettavo, queste scelte.

Cas (ha votato 8 questo disco) alle 12:04 del 9 maggio 2010 ha scritto:

ancora non ho commentato?

disco epocale, nel senso che ha condensato in sé i sentori di un'epoca. disco antologia, nel senso che fornisce una summa, un ABC, dei generi di fine anni '70 riprogrammandoli per la loro fruibilità futura. disco pop nel senso che scorre che è un piacere.

giusto per inserirmi nella discussione: le prime volte che ascoltai questo disco non ne compresi la portata...canzoni carine ma niente alla Pere Ubu per intenderci. Poi però ho contestualizzato, approfondito e ho capito.

(nota sociologica: andate a parlare di questo disco con chi l'ha vissuto...il significato di un'opera musicale sta anche lì)

REBBY (ha votato 8,5 questo disco) alle 16:36 del 12 maggio 2010 ha scritto:

Quello che dice Cas poco sotto è perfetto anche per me, perchè sprecare fiato, quindi eheh

Hexenductionhour (ha votato 10 questo disco) alle 22:06 del 19 gennaio 2011 ha scritto:

Storia della musica.

Storia della musica.

dalvans (ha votato 6 questo disco) alle 16:02 del 23 settembre 2011 ha scritto:

sufficiente

alla lunga stucchevole

Noi! (ha votato 9 questo disco) alle 14:40 del 4 giugno 2012 ha scritto:

Disco della vita. O è London Calling? Bo...

D10S (ha votato 10 questo disco) alle 14:35 del 23 aprile 2014 ha scritto:

Questo disco è un pò l'Exile on Main St. degli anni '80, un pilastro imprescindibile.

Mattia Linea (ha votato 10 questo disco) alle 12:31 del 14 agosto 2014 ha scritto:

Ogni musicista e/o cantautore che si definisce tale DEVE avere quest'album nella propria raccolta. Da fare ascoltare alle future schiere di pargoli per fargli capire cos'era il vero spirito punk. Rivoluzione, cuore, rabbia. In più, ottimi musicisti.

Utente non più registrato alle 13:24 del 26 ottobre 2015 ha scritto:

...phoney beatlemania has bitten the dust...sarà!!!???...

la cassettina che all'epoca registrai da un disco usato ha almeno 35 anni di polvere......

Dr.Paul alle 14:22 del 26 ottobre 2015 ha scritto:

pensa te.....

braian-ino (ha votato 10 questo disco) alle 21:07 del 29 gennaio 2016 ha scritto:

Guns Of Brixton da sola vale un 10.

Disco fondamentale.

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 18:01 del 14 dicembre 2019 ha scritto:

bello leggere in questi giorni tante analisi retrospettive su un disco che davvero merita ogni singola lode che viene spesa.

FrancescoB (ha votato 10 questo disco) alle 10:41 del 15 dicembre 2019 ha scritto:

Quoto. Disco che annebbia le mie facoltà di giudizio, provocandomi quella stretta al cuore/ culo che è il vero motivo - stringi stringi - per cui ascolto musica. "Lost in the Supermarket" indie-pop ante-litteram che dà due giri di pista a quasi tutti gli epigoni che verranno, per quanto mi riguarda. Con il tempo sono peraltro arrivato a credere che, se questo disco è un 10 di default, "Sandinista" è almeno un 8,5.